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Rimini, Comune degli sprechi: spesi 400.000 euro per l’affitto di telecamere ZTL spente da 6 anni !
 
 

 21/03/2025

Il 25 febbraio scorso, il Comune di Rimini ha comunicato, di avere affidato la gestione della video sorveglianza dei 13 varchi della Zona a Traffico Limitato (ZTL), alla società Engine Spa, a seguito di una gara pubblica.

L’appalto, del valore di 260.000 euro, suddiviso in più annualità, fino al 2030, comprende la fornitura, l’installazione, la manutenzione e il noleggio dei sistemi di controllo automatizzato degli accessi veicolari, nelle zone a traffico limitato (ZTL) del Centro Storico e Borgo San Giuliano.

Ricordo che:

-La Giunta Comunale aveva deliberato il 07/08/2018, l’ampliamento della Zona a Traffico Limitato (ZTL) e comunicava la conclusione dell’installazione dei varchi elettronici nel Marzo 2019, ad opera della società di gestione Traffic Tecnology srl, aggiudicataria dell’appalto.

-Il Comune di Rimini chiedeva, il 27/01/2023, al Ministero delle Infrastrutture l’autorizzazione all’installazione dei sistemi di controllo degli accessi alla ZTL del Centro Storico, rilasciata, su interessamento del sottoscritto, il 12 ottobre 2023.

-Successivamente a tale autorizzazione, l’Amministrazione Comunale, rinviava al 2024 l’entrata in funzione della video-sorveglianza della ZTL, dichiarando che ”dovevano essere ancora apportate modifiche ad alcuni varchi e alla cartellonistica”.  

Preso atto, di questa interminabile telenovela, che perdura dal 2019, riguardante la mancata entrata in funzione della nuova video sorveglianza ZTL, ho presentato interrogazione, ieri sera, al Sindaco e ritengo opportuno rendere pubblico che:

1)    L’Amministrazione non ha fornito ragioni che motivino adeguatamente la mancata entrata in funzione del nuovo sistema di video-sorveglianza di 13 varchi elettronici per l’ampliata ZTL (10 nel Centro Storico e 3 nel Borgo San Giuliano) installata nel marzo 2019 dalla Società Traffic Tecnology srl, sostituita ora dalla società Engine Spa, nella gestione della video sorveglianza (con un costo di 260.000 euro fino al 2030, ripartito annualmente);
2)    Le telecamere della video sorveglianza ZTL nei 13 varchi del Centro Storico e Borgo San Giuliano, rimaste spente da 6 anni, hanno comportato una spesa, a perdere, per il Comune di circa 400.000 euro, per il costo di affitto annuo di 53.497 euro l’anno+IVA, corrisposto all’installatore Traffic Tecnology;
3)    Ai suddetti costi, per l’affitto delle telecamere spente, sostenuti dal Comune, vanno aggiunti i mancati introiti dalle sanzioni per l’assenza dei video controlli ai varchi della ZTL, con un danno economico complessivo al Comune, meritevole di richiamare l’attenzione della Corte dei Conti;
4)    Il mancato funzionamento della video sorveglianza, inoltre, ha consentito agli autoveicoli di violare gli accessi delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) (Centro Storico e Borgo San Giuliano), invadendo le vie e piazze a scapito dei residenti, dei pedoni e della qualità ambientale;  
5)    L’Amministrazione, ancor oggi, non è in grado di affermare quando sarà previsto l’avvio del pre-esercizio e quello effettivo della video sorveglianza ZTL nei 13 varchi del Centro Storico e Borgo San Giuliano;
6)    L’unica risposta positiva fornita dall’Amministrazione è la disponibilità di accogliere la nostra reiterata richiesta di ampliare l’orario della ZTL sul varco Corso d’Augusto-Via Ducale (attualmente vigente 20,30-7,30) di almeno 4 ore, durante il giorno, per ridurre il carico di traffico sul Rione Clodio. Anche per tale varco però non è noto sapere quando sarà possibile attivare la telecamera.

 
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Ampliare il Parco Don Tonino Bello con l’acquisizione dell’adiacente area agricola per mitigare l’impatto della nuova Piscina Comunale.
 
 

 12/03/2025

La costruzione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello a Viserba, conferma le criticità e lo snaturamento del parco, come da noi sollevato in Consiglio Comunale, fin dall’approvazione del progetto nel Dicembre 2020.

Sottolineiamo che la superficie del verde effettivo del Parco di 26.000 mq, viene ridotta e dimezzata a 13.000 mq, in una zona Peep densamente popolata, usufruita dai residenti, dall’adiacente Scuola d’Infanzia “Acquamarina”, dai bambini, dagli anziani.

Siamo infatti a conoscenza che: la piscina comunale occupa la superficie di 3.730 mq (con l’altezza da 6 a 8 metri), i parcheggi   si estendono per 4.770 mq, la vasca di laminazione esistente di 3.500 mq, interrata, in cemento armato, non consente la piantumazione degli alberi, il percorso ciclo-pedonale di 300 metri, il campo da basket e da calcio a 5, l’area fitness di 100 mq, l’area giochi di 350 mq, complessivamente assommano a non meno di 13.000 mq.

Inoltre, per l’accesso alla Nuova Piscina Comunale, da tutta la città, sono previste 700/1.000 auto al giorno, con l’intasamento delle strade circostanti (via Sacramora, via Baroni, via Cenci), e conseguente impatto rilevante sul Parco e sulle abitazioni vicine.

Ricordo che per ovviare a tali criticità, salvaguardare il verde del Parco Don Tonino Bello e la vivibilità del quartiere, avevo personalmente proposto che la realizzazione della nuova Piscina Comunale avvenisse nella vasta area del Polo Sportivo di Rivabella. Un luogo accessibile dall’intera città, con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi e una superficie compatibile per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, per ospitare gare nazionali e internazionali. Purtroppo l’Amministrazione non ha ascoltato la nostra proposta e la città si dovrà accontentare di una nuova piscina, priva di tali caratteristiche.

Preso atto dello snaturamento del Parco Don Tonino Bello, con interrogazione consigliare, chiedo al Sindaco, l’acquisizione dell’adiacente area agricola di 6.000 mq, al fine di mitigare l’impatto della Piscina Comunale, preservare il verde, la fruizione e  vivibilità del parco.


 
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Riqualificare e valorizzare l’area storica dell’Arco di Augusto.
 
 
 06/03/2025
L’Arco di Augusto è monumento tra i più importanti della città, eretto nel 27 a.C., dedicato all’imperatore Augusto, che realizzò le grandi strade d’Italia, tra cui, in particolare, la Via Flaminia, che inizia da Ponte Milvio a Roma e termina proprio all’Arco di Augusto di Rimini.

L’Arco di Augusto non è solo un monumento onorario, ma storicamente tra le principali porte d’ingresso di Rimini.

L’area attorno all’Arco di Augusto, dopo l’intervento di riqualificazione effettuato nel 2000, venticinque anni fa, con la sistemazione a verde delle aree circostanti, risulta, da tempo, sempre più trascurata, a scapito della sua valorizzazione storica.

Per questo, con la presentazione dell’interrogazione consigliare di questa sera, chiedo al Sindaco:   

Il rifacimento della pavimentazione di Largo Giulio Cesare, dinnanzi all’Arco, comprendente la strada e i parcheggi, sostituendo l’asfalto deteriorato, con la pietra, utilizzata in Corso d’Augusto.

La realizzazione di un impianto di illuminazione dell’Arco di Augusto e di Largo Giulio Cesare compatibile con l’area storica e monumentale, eliminando gli attuali “pali”, più adatti ad una Circonvallazione.  

L’installazione di panchine classiche con schienale di forma uniforme, adatte al contesto, al posto di quelle esistenti, scomode, di tre tipi diversi (a forma concava in legno, a “barchetta” in vetroresina, e in pietra).

Lo spostamento dell’antennone della telefonia mobile, che posto sopra il Palazzo delle Poste, da oltre 25 anni, sovrasta l’Arco di Augusto, deturpando la vista e valorizzazione del monumento.

Il trasferimento delle bancarelle del Mercato ambulante attualmente poste su Corso d’Augusto, che impattano sulla visuale dell’Arco, funzionale anche a migliorare il transito pedonale e veicolare dell’area.

I controlli della Polizia locale sul rispetto del divieto di sosta permanente degli autoveicoli, lungo il marciapiede di Largo Giulio Cesare, dinnanzi all’Arco, che spesso non viene rispettato.

La razionalizzazione dei parcheggi di auto, moto, cicli sui due piazzali davanti all’Arco di Augusto, al fine di porre ordine, all’attuale confuso e intasato assetto.   

La vigilanza della Polizia Locale in Largo Giulio Cesare, nelle serate di fine settimana (venerdì, sabato, domenica), per garantire l’ordine pubblico.  


 
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Dopo 16 anni l’attesa apertura a mare della Stazione di Rimini.
 
 
 27/02/2025

Il 19.3.2009 era stata approvata la   Mozione inerente “Apertura a mare del sottopasso della Stazione di Rimini sul Piazzale Carso”, proposta dal sottoscritto e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale.

Il dispositivo impegnava l’Amministrazione  Comunale a “intraprendere le trattative con Rete ferroviaria Italiana (RFI), per prolungare il sottopassaggio della Stazione con l’apertura a mare su Piazzale Carso, che avrebbe consentito agli utenti ferroviari di raggiungere direttamente la Marina  Centro e ai cittadini della zona mare di arrivare nel Centro Storico, evitando il sottopasso del Grattacielo”.

Ringraziamo RFI per la realizzazione di questo progetto, che ha comportato la spesa di 6 milioni di euro e che valorizza l’immagine della nostra Stazione.

L’importanza di tale opera è confermata dalle stime di RFI, che prevedono il transito del 30% degli utenti ferroviari, tramite l’apertura a mare.

Tale occasione, ha costretto l’Amministrazione Comunale a dar seguito alla riqualificazione di Piazzale Carso e del Giardino Vittime delle Foibe (più volte richiesta dal sottoscritto e dai residenti), con una spesa di 250.000 euro. Il Giardino si trova da decenni in una situazione di degrado e abbandono con gli alberi, la vegetazione cresciuti spontaneamente e scarsa illuminazione.  Ricordo che il Giardino è stato intitolato alle Vittime delle Foibe nel 2004, grazie all’approvazione dell’Ordine del Giorno del sottoscritto, ma ci sono voluti 4 anni, fino al 2008, per l’installazione della targa con la sua denominazione.

Con l’apertura a mare della Stazione, l’area considerata oggi residuale, diventerà strategica per gli utenti in arrivo e partenza dalla Stazione.

Avremo una nuova Porta della Città, un importante collegamento tra il Centro Città e la Marina.

Il progetto prevede all’uscita del sottopasso, incrocio tra Via Monfalcone e Viale Trieste, la concentrazione dei servizi della Stazione: sosta breve, taxi, il deflusso della viabilità su Viale P. Amedeo, con la salvaguardia del verde del Giardino di 4.200 mq.   

Considerato che il problema della Sicurezza riguarda molto spesso le Stazioni, abbiamo chiesto rassicurazioni che l’illuminazione e la video sorveglianza siano adeguate e realizzate subito con la riqualificazione del Giardino e del Piazzale.

Ci sono voluti ben 16 anni, finalmente Rimini, capitale balneare del turismo, avrà l’apertura a mare della stazione.

 
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In ritardo i lavori e l’apertura del “sottopassaggio Grattacielo”, con disagi per i cittadini e turisti.
 
 

 21/02/2025

E’ trascorso un anno dall’inizio lavori di rifacimento delle rampe di accesso, lato mare e monte, al Sottopassaggio pedonale Grattacielo di Viale Prinicipe Amedeo, ad opera di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), con costo di 4 milioni di euro.

Un intervento necessario, da noi richiesto in Consiglio Comunale, con ripetute interrogazioni dal 2000 al 2020, fino alla promozione di una petizione popolare, sottoscritta da 2.494 cittadini, per l’urgente riqualificazione funzionale del sottopassaggio, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, utilizzato ogni giorno da migliaia di cittadini e turisti, che collega il Centro Storico alla Marina Centro.

Teniamo presente che il 2 Dicembre 2024, per la prosecuzione dei lavori (iniziati a Febbraio 2024), è avvenuta la chiusura totale del sottopasso, con la deviazione obbligata del percorso dei pedoni, per un tratto di circa 400 metri, lungo via Graziani, sottopasso della ferrovia, viale Rodi. La riapertura del sottopassaggio, era stata quindi annunciata, per il 18 Aprile 2025, a completamento dei lavori.

Constatiamo, a tutt’oggi, purtroppo, che i lavori sono in grave ritardo:

•    Lato mare, dopo le opere funzionali allo scavo, sono ancora da realizzare: le due rampe di scale per l’accesso pedonale in via Monfalcone, viale Rodi e la rampa dedicata al transito di persone con disabilità e ciclisti;

•    Lato monte, non è neppure stata avviata la realizzazione della rampa continua di raccordo con il marciapiede di Piazzale Cesare Battisti, angolo Corso Giovanni XXIII;

•    Risulterebbe ultimata l’infrastruttura sotterranea che attraversa il fascio binari, dal lato città al lato mare, ma senza l’inserimento dei sottoservizi, cavi telefonici e fibra ottica.

Con l’interrogazione consigliare di ieri sera, ho chiesto di sollecitare i lavori, per evitare il protrarsi di disagi, per altri mesi, a cittadini e turisti, costretti ad allungare, di circa 400 metri il proprio percorso a piedi, per raggiungere il Centro Storico o la Marina, sui marciapiedi di via Graziani, viale Rodi, stretti, sconnessi, e insicuri per la poca illuminazione nelle ore notturne.

A fronte della nostra richiesta, vista la prossimità della stagione estiva, è stata confermata la riapertura, anche se solo parziale, del sottopassaggio del Grattacielo per il 18 aprile 2025, in assenza delle rifiniture delle pareti, della pavimentazione, dell’adeguamento rampe per l’accesso.
 

Da evidenziare che l’implementazione dell’infrastruttura sotterranea, con i cavi telefonici e la fibra ottica, è prevista non prima di 6 mesi, per le ragioni operative della società di servizio. 

Solo dopo avere completato il suddetto intervento tecnologico sarà  possibile realizzare la rampa a mare, per il transito delle persone con disabilità e ciclisti nel sottopassaggio.

Per l’ultimazione dei lavori e la riapertura del sottopassaggio Gratacielo, bisognerà attendere la primavera del 2026, oltre un anno in più rispetto a quanto originariamente annunciato e previsto!


 
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