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Passeggiata sul Canale tombinato dell’Ausa, tratto spiaggia (tra il bagno 28 e il “Nettuno”): la pavimentazione rifatta, due volte. Chi paga?
15/4/2022
La pavimentazione del tratto di spiaggia, sul tombinato canale Ausa (tra il bagno 28 e il “Nettuno”), era stata eseguita nel maggio 2016 dalla Società Hera, in calcestruzzo architettonico, per la passeggiata “dinamica” verso il mare e in ecolegno, per gli “ambiti di sosta e seduta”.
Nel maggio 2019, dopo appena tre anni dalla realizzazione, la pavimentazione in “ecolegno”, a livello dell’arenile, sconnessa e ammalorata, è stata rimossa e sostituita con la pavimentazione in calcestruzzo architettonico per garantire il decoro del percorso pedonale, la sicurezza dei passanti, con una spesa di almeno 50.000 euro.
Eppure, l’Amministrazione Comunale, nella risposta alla nostra interrogazione del 30/05/2019, enfatizzava le qualità dell’ecolegno, la durabilità, la resistenza all’invecchiamento, agli agenti atmosferici, gli elevati standard di sicurezza,il ridotto livello di manutenzione,e indicavala rampa in ecolegno,dal lungomare al camminamento, “in perfetto stato di conservazione e non oggetto di intervento“.
Come non detto, ora, nell’Aprile 2022, anche la pavimentazione della suddetta rampa è stata completamente smantellata e rifatta, ex novo, sempre in ecolegno, con un costo di 36.000 euro.
Da ricordare che la Giunta Comunale aveva approvato il 24/11/2015 il progetto esecutivo di Hera, con l’onere finanziario reperito dal gestore, sulla tariffa del servizio idrico a carico degli utenti riminesi.
Tuttavia, dinnanzi alla realizzazione nel 2016 della pavimentazione in ecolegno sul canale Ausa, (spesa iniziale 145.000 euro), i maggiori oneri per gli interventi di sostituzione della suddetta pavimentazione effettuati, solo dopo tre anni, nel 2019 (spesa 50.000 euro) e, dopo 6 anni, nel 2022 (spesa 36.000 euro), sono discutibili e incomprensibili.
Per queste ragioni,chiediamo trasparenza all’Amministrazione Comunale sulle responsabilità di Hera in merito alla progettazione ed esecuzione lavori, e che le spese sul rifacimento delle opere, non siano a carico dei cittadini.
La maggioranza Sadegholvaad contro le nostre proposte per la legalità e sicurezza a Rimini.
28/03/2022
Nel Consiglio Comunale tematico ”Legalità e Sicurezza”, dello scorso giovedì 24/03/22, ho sostenuto che a Rimini servono consapevolezza e responsabilità.
Non basta lamentarsi della classifica nazionale dei reati che, da anni, vede Rimini in testa, tra le 106 Province italiane, al terzo posto nel 2020 (dopo Milano e Bologna), con 15.642 reati (ricordiamo che altre città turistiche italiane vengono dopo di noi).
E’ chiaro che l’illegalità e l’insicurezza non sono compatibili con una economia turistica, come la nostra, che conta 2.200 strutture ricettive, di cui oltre la metà nel Comune capoluogo, e 14 milioni di presenze nel 2021. Per questo, ho presentato una Mozione Consigliare con la proposta di provvedimenti per legalità e sicurezza a Rimini.
A cominciare dal presidio del territorio per la prevenzione dei reati con l’adeguamento dell’organico della Polizia Locale agli standard regionali e delle Forze di Polizia con personale permanente e non aggregato temporaneamente, oltre la rinnovata richiesta di elevazione della Questura di Rimini, dalla fascia C alla fascia B.
Visto il “Patto per la sicurezza avanzata nella Provincia di Rimini” sottoscritto il 9 Febbraio 2022 dal Prefetto e dai Sindaci della Provincia che ha aggiornato il precedente del 2017; ho sottolineato, dopo 20 anni di impegni non mantenuti, che non sono stati definiti i tempi certi e reperiti i finanziamenti per la realizzazione della “Cittadella della Sicurezza” nell’ex Caserma Giulio Cesare, destinata ad accogliere la Prefettura, la Questura, Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della Sezione della Polizia Stradale.
Pertanto, ricordiamo al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, di dare seguito concretamente all’impegno espresso a Rimini nel settembre 2021: ”dobbiamo trovare assolutamente 40 milioni di euro” per la ristrutturazione della Caserma Giulio Cesare, tenuto conto che il “Patto” del 2017 prevedeva già la realizzazione della Cittadella della Sicurezza.
Teniamo presente che fra i reati di Rimini, 9.000 sono i furti in generale che la classificano al 2° posto in Italia, sulla base delle sole denunce presentate, a fronte dei quali è più che mai necessaria la vigilanza, adeguata anche di notte, per la sicurezza dei cittadini, delle abitazioni e attività.
Così, vanno potenziate la videosorveglianza nei punti critici del territorio contro lo spaccio della droga e i furti, nei sottopassi, e l’illuminazione pubblica per la sicurezza urbana e stradale.
E’ ora di liberare Miramare, Rivazzurra, Marebello, Bellariva, dai malavitosi, dalla prostituzione di donne e “trans” sui viali della marina e dagli spacciatori di droga!
Occorrono controlli coordinati inter-forze (Polizia Locale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato), in particolare a Rimini Sud, sui cambi di proprietà, delle gestioni delle strutture ricettive, dei pubblici esercizi per impedire le infiltrazioni mafiose, e sui “residence” che ospitano “irregolari”.
Ho, inoltre, proposto:
l’istituzione di un Presidio della Polizia Locale nel nuovo Piazzale della Stazione, attraversato quotidianamente da migliaia di persone, per garantire legalità, sicurezza e decoro, nella principale porta d’ingresso della città;
la costituzione di un apposito Nucleo Antidroga della Polizia Locale (come realizzato con successo, per l’abusivismo commerciale), coadiuvato dalle Unità Cinofile, per contrastare il preoccupante e diffuso spaccio della droga nella città (in particolare Rimini Sud, Borgo Marina, Stazione);
la promozione di campagne d’informazione sui danni irreversibili provocati dal consumo di droga, alla salute delle persone, con relativi costi sociali;
Il controllo del rispetto delle normative comunitarie riguardanti la merce in vendita nei negozi gestiti da extra comunitari e il regolare pagamento delle tasse e dei tributi (Tari e Cosap) per impedire ogni forma di concorrenza sleale e a tutela della sicurezza del commercio locale;
la creazione di un Ufficio Sicurezza, al quale i cittadini possano telefonare o inviare e-mail, per segnalare situazioni di illegalità, disordine sociale, degrado.
I consiglieri della maggioranza consigliare, incuranti dei problemi di legalità e sicurezza a Rimini, hanno votato contro ai provvedimenti da noi indicati, senza presentare alcuna proposta.
Continua la paralisi della mobilità veicolare dopo la chiusura del Ponte di Tiberio, tra incertezze, contraddizioni e poca trasparenza sui provvedimenti adottati
01/04/2022
L’Amministrazione Comunale ha istituito, da Febbraio a fine Marzo 2022, il “fila a destra” dalla rotatoria Valturio verso il Borgo Mazzini, Circonvallazione Meridionale, Largo Unità d’Italia, Via Bastioni Orientali, Via Roma, per completare la pista ciclabile verso il Ponte di Tiberio e realizzare la nuova rotatoria in fondo a Via d’Azeglio.
Il suddetto provvedimento, non temporaneo, ma continuativo con segnaletiche “monumentali”, era stato deliberato fin dall’ottobre 2019 dall’allora Giunta del Sindaco Gnassi (l’Assessore alla mobilità era Frisoni, ancor oggi in carica), insieme agli altri provvedimenti per la chiusura del Ponte di Tiberio, quali: l’inversione del senso di marcia mare-monte sulla via Bastioni Settentrionali, l’attraversamento monte-mare del Quartiere Fiorani sulla via Italo Flori e del Rione Clodio, con percorrenza in Corso d’Augusto e Via Ducale.
E’ sotto gli occhi di tutti, come la “deviazione a destra” del traffico veicolare monte-mare dalla rotatoria Valturio verso Piazza Mazzini-Via Roma abbia penalizzato la mobilità e la vita dei cittadini, congestionato questo percorso, allungato di 2 Km, negli orari di accessi al lavoro e ritorno, nei giorni di mercato, durante le fiere e i congressi, con lunghe colonne di auto, ferme o che procedono lentamente, con relativo inquinamento ambientale.
Ora, l’Amministrazione Comunale, rispondendo a nostra interrogazione consigliare, ha annunciato che, al termine dei lavori per la realizzazione della ciclabile e della nuova rotonda, in Via Circonvallazione Occidentale, verrà riattivato il doppio senso di traffico, con la mobilità monte-mare veicolato in Corso d’Augusto e Via Ducale, nonostante l’impatto ambientale e acustico subito per due anni dai residenti.
Non si conosce la data in cui verrà attivata la ZTL su Corso d’Augusto, l’Amministrazione, tramite l’Assessore Frisoni, si è limitata a dichiarare che non è disponibile ad ampliare la ZTL dalle 8 ore previste di notte, nonostante le richieste dei residenti di avere anche 8 ore la ZTL durante il giorno, alla luce del carico di inquinamento acustico e atmosferico da sopportare; una decisione incomprensibile, tenuto conto che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore.
Inoltre, nonostante le nostre ripetute richieste, non abbiamo potuto ancora conoscere l’esito dei risultati delle rilevazioni effettuate da ARPAE in Via Ducale su flussi di traffico, inquinamento ambientale e acustico.
Infine, dinnanzi alla nostra domanda sullo stato attuale di progettazione del Ponte alternativo al Ponte di Tiberio, l’Amministrazione Comunale ha smentito l’ipotesi di un ponte di collegamento tra la via Tonale-Via Bagli con la Via Rossa, dietro l’OBI (come era apparso sulla stampa in data 10/02/22), senza peraltro riuscire ad indicare lo stato progettuale, dove, come, quando, verrà eventualmente realizzato. Al di là degli annunci compiuti, da parte del Sindaco Sadegholvaad, nello scorso luglio 2021, alla vigilia della campagna elettorale, non è ancora disponibile alcun progetto su tale ponte alternativo!
Purtroppo, dobbiamo riscontrare, ancora una volta, da parte dell’Amministrazione Comunale approssimazione, mancato ascolto dei residenti e poca trasparenza, nel porre le scelte in essere, senza definire prima soluzioni alternative, il tutto a danno della mobilità e della vivibilità collettive.
Il Cantiere senza fine di Porta Galliana e il mancato restauro e valorizzazione delle Mura “federiciane”.
2/3/2022
Il cantiere di recupero di Porta Galliana avviato nel 2018, dopo 4 anni, e il “fermo” completo dell’attività negli ultimi 5 mesi, non ha visto ancora la conclusione dei lavori prevista nel mazzo 2021.
Nella risposta alla nostra interrogazione consigliare di giovedi sera, l’Ass. ai Lavori Pubblici, Mattia Morolli, ha risposto che i ritardi sono dovuti al contenzioso risolto con l’appaltatore e che con la realizzazione di una “passerella”, avremo la “ fine lavori” entro 50 giorni.
Non ha risposto a quanto ammontano i costi fino ad ora sostenuti per il progetto di recupero di Porta Galliana, con una spesa prevista all’inizio di 850.000.= euro.
Nel contesto, ho richiesto per la terza volta dal 2018, che il restauro e la valorizzociane di Porta Galliana deve riguardare anche le Mura federiciane superstiti per un centinaio di metri lungo la Via Bastioni Settentrionali, dalla Porta Galliana a Corso Giovanni XXIII°.
La Porta Galliana faceva parte di questa cinta muraria, costruita per volere dell’imperatore Federico II di Svevia nel 1200 per difendere la città sul fronte mare.
Nonostante l’importanza storica, le Mura si trovano in uno stato di abbandono e degrado, rovinate dai crolli e da osceni rattoppi, oltre ad essere in parte demolite ad opera di rozze Amministrazioni Comunali per creare posti auto.
Per questo continuo a chiedere:
1) il consolidamento e restauro delle Mura “federiciane” di Via Bastioni Settentrionali;
2) la realizzazione di una minima fascia di rispetto a verde per le suddette mura e la loro visibilità;
3) Il rifacimento della pavimentazione di questo piccolo tratto di Via Bastioni Settentrionali in “armonia” con le antiche Mura della città;
4) la sostituzione dei banali pali della illuminazione pubblica con lampioni adeguati alla storicità del luogo.
5) l’eliminazione della dismessa centrale elettrica di Via Bastioni Settentrionali, per migliorare l’immagine della strada e dell’ambiente circostante.
Invece, l’unico intervento effettuato dalla Amministrazione Comunale in queste settimane è stata l’asfaltatura pesante di Via Bastioni Settentrionali, senza rispetto per le Mura storiche sovrastanti.
L’Amministrazione Comunale non ha risposto sul Giardino Vittime delle Foibe dimenticato!
15/2/2022
Con l’interrogazione consigliare, giovedi scorso, ho chiesto per quali ragioni l’Amministrazione Comunale, nella commemorazione del Giorno del Ricordo, ha ignorato il Giardino Vittime delle Foibe e non ha deposto neanche una corona di alloro sulla targa così intitolata.
Il Vice Sindaco Bellini e l’Ass. Bragagni, non hanno risposto né in Consiglio, nè per iscritto, alla domanda chiara e semplice.
E’ un dovere morale dell’Amministrazione Comunale, a nome della Città di Rimini, onorare senza riserve, le migliaia di Vittime delle Foibe, a cui è intitolato il Giardino, che non può essere dimenticato, proprio nel Giorno del Ricordo.
Dovrebbe essere “naturale” la presenza della Amministrazione Comunale nel Giardino intitolato alle Vittime delle Foibe per ricordare le migliaia di Italiani, eliminati dall’odio politico ed etnico, dopo 60 anni di negazionismo e di provocatorio giustificazionismo,
Basta con le reticenze e l’ipocrisia, continuiamo a chiedere all’Amministrazione Comunale, nel Giorno del Ricordo, di deporre una corona di alloro, a nome della città di Rimini, sulla targa del Giardino Vittime delle Foibe, da rispettare come memoria delle migliaia di Italiani Martiri.
10 Febbraio - Giorno del Ricordo: l’Amministrazione Comunale, non dimentichi, ancora una volta, il Giardino intitolato alle Vittime delle Foibe.
07/02/2022
Il 10 Febbraio, si commemora il “Giorno del Ricordo in memoria delle Vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”, nell’anniversario del vergognoso trattato di Pace (10/02/1947) che impose all’Italia di cedere alla Yugoslavia le terre d’Istria, Fiume, e parte della Dalmazia, dalle quali “esodarono” 350.000 Italiani.
Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la Legge del 30/03/2004 e prevede iniziative delle Istituzioni e delle Scuole per fare conoscere, dopo 60 anni di silenzio, di negazionismo, di giustificazionismo, questa pagina tragica della nostra storia nazionale.
La verità nascosta sugli eccidi di circa 20.000 Italiani tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1947 attuati dai partigiani comunisti del maresciallo Tito per eliminare tutti coloro che si potevano opporre al disegno di annessione di quelle terre italiane alla Yugoslavia.
Migliaia di persone, colpevoli solo di essere Italiani, furono gettate nelle Foibe che da naturali inghiottitoi carsici, si trasformarono in profonde fosse comuni.
L’Amministrazione Comunale commemora il Giorno del Ricordo, alla Biblioteca di Pietra, sul Molo di Rimini, ma continua ad ignorare il Giardino, intitolato alle Vittime delle Foibe (ex Piazzale Carso), con approvazione dell’Ordine del Giorno, presentato dal sottoscritto, nel Consiglio Comunale del 25/11/2004.
Chiedo, pertanto, all’Amministrazione Comunale di deporre, nel Giorno del Ricordo, una corona di alloro sulla targa del Giardino Vittime delle Foibe, che non può essere considerata solo una semplice indicazione stradale.
E’ compito delle Istituzioni e dell’Amministrazione Comunale di Rimini, onorare il ricordo di migliaia di Italiani Martiri delle Foibe, per troppo tempo dimenticati, con la presenza nel giardino a loro intitolato.
8 proposte per la città respinte dall’Amministrazione Comunale.
23/12/2021
Per completezza d’informazione, non fornita dall’Ufficio Stampa del Comune, ho presentato 8 emendamenti, al Bilancio di Previsione del Comune di Rimini 2022-2024 e al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2022-2024, respinti, in via pregiudiziale, dall’Amministrazione Comunale e dalla sua maggioranza.
1° Realizzare il Parcheggio Fellini con l’accensione di un Mutuo di 8.000.000 di euro.
Considerato che il Parcheggio sotterraneo in Piazzale Fellini, previsto nel Piano Investimenti 2022 con la procedura del progetto di finanza non può essere realizzato, per la mancanza di un operatore economico privato interessato, ho proposto di ricorrere urgentemente ad un mutuo per consentire l’avvio dell’opera.
Dopo la perdita di 164 posti auto, nel nuovo tratto di lungomare Fellini-Kennedy, è necessario e urgente la realizzazione di tale parcheggio, annunciato dall’Amministrazione Comunale dal 2020, con un piano interrato e 400 posti auto, di cui, fra l’altro, non abbiamo mai visto neanche il progetto.
2° Abbattere le rette delle Scuole d’infanzia 3-6 anni come per gli asili nido.
Con decorrenza dalla prossima annualità scolastica, ho chiesto di abbattere le rette delle Scuole dell’Infanzia 3-6 anni, a sostegno delle famiglie, come approvato per gli asili nido comunali con esenzione totale fino al Reddito Isee di 26.000 euro.
3° Prolungare il Metromare dalla Stazione di Rimini alla Fiera, con percorrenza adiacente alla linea ferroviaria (senza occupare/ridurre le sedi stradali);
In alternativa al progetto avventato, dell’Amministrazione Comunale, che vedrebbe il Metromare correre lungo le strade della città, Via Cesare Battisti, Via Ravegnani, Via Savonarola, Via Matteotti, Via XXIII Settembre, Via Emilia, il porto canale, il deviatore del Marecchia (da demolire e ricostruire), e sottopassi da definire.
Per evitare la paralisi della mobilità con la riduzione delle sezioni stradali, i tempi lunghi di realizzazione dell’opera, e gli alti costi da sostenere, dopo l’esperienza, non certo felice, del TRC.
4° Realizzare il Nuovo Mercato Coperto San Francesco nell’area di Piazza Gramsci,
circondata da 4 strade, che lo rendono accessibile, con parcheggi interrati o sopraelevati per autoveicoli, a servizio dei clienti e di coloro che accedono al Centro Storico.
Invece della prevista demolizione del fabbricato esistente del Mercato Centrale Coperto con la ricostruzione nella stessa area, riscontrato che risulterebbe costoso e problematico lo spostamento temporaneo degli operatori, per almeno 2-3 anni, nell’area del cinema Settebello.
5°: Spostare il CEIS, dopo 75 anni, per la valorizzazione dell’Anfiteatro romano
e consentire la ripresa degli scavi, riportare alla luce la parte interrata dell’Anfiteatro e valorizzare il Monumento, che avrebbe un forte richiamo turistico e di immagine per la città.
L’Amministrazione Comunale continua ad ignorare da decenni l’esistenza dell’Anfiteatro Romano (neppure citato nel DUP), un Bene culturale mortificato.
6° Recuperare l’ex Convento di San Francesco risalente al 1257, nel quale si insediò nel 1400 la prima Biblioteca pubblica d’Italia, ad opera della famiglia Malatesta,
anche per rimuovere, dopo oltre 70 anni, le rovine dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che degradano l’immagine di Via IV Novembre, di fianco al Tempio Malatestiano, capolavoro del Rinascimento.
7° Restaurare e valorizzazione delle Mura Federiciane,
la valorizzazione e restauro di Porta Galliana deve riguardare anche le sue Mura adiacenti, con i seguenti interventi: 1) Il consolidamento e restauro delle Mura Federiciane; 2) La realizzazione di una fascia di rispetto a verde; 3) Il rifacimento della illuminazione pubblica e della pavimentazione; 4) L’eliminazione della dismessa centrale elettrica di Via Bastioni Settentrionali.
8° Ripensare la realizzazione della Nuova Piscina Comunale,
individuando un luogo di realizzazione più adatto rispetto al Parco Don Tonino Bello e ridefinire il progetto dell’impianto con almeno una vasca di 50metri.
La telenovela “senza fine” della videosorveglianza della ZTL nel Centro Storico.
11/12/2021
L’Amministrazione Comunale aveva comunicato il 14.8.2018 l’ampliamento della Zona a Traffico Limitato tra le mura cittadine lato Sud( lungo i Bastioni) e l’asse Cavalieri -Oberdan -Aponia lato Nord, con i seguenti interventi:
a) Lo spostamento di tre impianti elettronici per il controllo degli accessi, da Via Garibaldi a Via Molini, da Via IV Novembre a Via Dante Alighieri e da Via Quintino Sella a Via 22 Giugno;
b) La sostituzione dei tre impianti di controllo già installati nei seguenti varchi: Via Bertani, Corso Giovanni XXIII e Via Marecchia all’intersezione con Via Matteotti;
c) L’installazione di altri nuovi sette impianti per il controllo degli accessi in corrispondenza di Via Trai, Corso d’Augusto, Via Luigi Tonini,Via Castelfidardo,Via Michele Rosa,Via Ortaggio e Via Marecchia intersezione con Via Matteotti.
La stessa Amministrazione Comunale il 14 Febbraio 2019 comunicava la conclusione dell’installazione dei tredici varchi elettronici entro il mese di marzo 2019 e che la nuova Zona a Traffico Limitato, sarebbe entrata in funzione entro la fine della primavera 2019.
L’ass. Frisoni, il 4.9.2020, dichiarava alla stampa ;”è vero che le telecamere sono spente da tanti mesi, ma è altrettanto vero che solo con un sistema di video camere capillare riusciremo a fare un presidio efficace”.
Aggiungeva: “alla fine di via D’azeglio, altezza Via Olivieri, abbiamo studiato il posizionamento di una nuova rotatoria e la nuova telecamera sarà accesa lì anziché all’ingresso di Corso d’Augusto”.
Successivamente, il 28.6.2021, l’Amministrazione Comunale comunicava :” E’ previsto infine il ripristino del perimetro della Zona a Traffico limitato del Centro Storico all’inizio di Corso d’Augusto. Non sarà dunque possibile transitare in Via Ducale negli orari in cui la zona ZTL è attiva, omogeneamente agli altri varchi presenti lungo il perimetro urbano (cioè dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20)”.
Infine, l’Amministrazione Comunale, il 25 Novembre 2021, tramite gli Assessori Roberta Frisoni (mobilità) e Mattia Morolli (lavori pubblici), dopo l’incontro con i residenti del Rione Clodio, annunciava, “diversamente”, un varco video controllato ZTL, solo di notte per ridurre il traffico in via Ducale, che sarà attivato entro marzo, a seguito della realizzazione della nuova rotatoria nel prossimo mese di Gennaio.
Questa la telenovela triennale, dal 2018 ad oggi, della videosorveglianza della ZTL nel Centro Storico, caratterizzata da annunci senza seguito, ritardi, incertezze, contraddizioni, della Amministrazione Comunale.
Per questo, con l’ultima interrogazione consigliare, abbiamo chiesto:
1) quando entrerà in funzione la nuova Zona a Traffico limitato, con il nuovo sistema di videocontrollo per la salvaguardia del Centro Storico, dopo tre anni di telecamere spente e i falsi annunci dal 2019.
2) Di conoscere le ragioni “vere” che impediscono l’attivazione del sistema di video controllo della ZTL del nostro Centro Storico;
3) Quanto è costato al Comune di Rimini il nuovo sistema di video sorveglianza con 13 varchi elettronici della ZTL del Centro Storico, prevedibile oltre i 100.000 euro, vista una delibera di Giunta del 2019;
4) a quanto ammonta la stima dei mancati introiti per il Comune a causa delle telecamere spente da almeno tre anni (2019-2020-2021) che potrebbero richiamare l’attenzione della Corte dei Conti;
5) di conoscere se sono stati approvati e quali sono gli orari previsti dei 13 varchi elettronici alla ZTL nel Centro Sorico ;
6) di ampliare per la tutela coerente del Centro Storico il varco elettronico della ZTL su Corso d’Augusto e Via Ducale, dalle previste sole ore notturne ad almeno 16 ore( diurne e notturne), come chiesto dai residenti, alla luce del carico di traffico, ricordando che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore (come in Via IV Novembre e in Via Garibaldi)
L’Ass. Frisoni non ha risposto a queste domande, che hanno a cuore la valorizzazione e tutela del Centro Storico, ma ha cercato di divagare come al solito, con fumosi comunicati stampa.
L’Amministrazione Comunale sospenda la progettazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello.
L’Amministrazione Comunale, procede senza ascoltare nessuno (né i residenti, né i Consiglieri di minoranza), con la progettazione definitiva ed esecutiva della Nuova Piscina Comunale che sacrifica un’ampia area verde del Parco Don Tonino Bello a Viserba e stanzia 7,5 milioni di euro dei cittadini per la copertura della spesa .
La superficie del verde effettivo del Parco viene ridotta da 26.000 mq. a 12.000 mq: l’impianto natatorio insiste su un sedime di 3.730 mq con un’altezza fino a 12 metri, i parcheggi si estenderanno per 4.770 mq, l’esistente vasca di laminazione interrata occupa 3.500 mq (un volume di 10.000 metri cubi in cemento armato che non consente la piantumazione degli alberi), l’area per sgambamento cani sarà di 1.600 mq e i camminamenti 250 mq.
l Parco Don Tonino Bello, un’area verde in una zona Peep densamente popolata, è usufruito quotidianamente dai residenti, dai bambini, dalla Scuola d’Infanzia “Acquamarina” per l’attività all’aperto e dal Centro Sociale Anziani.
Per l’accesso alla Piscina da tutta la città, sono previste 700/1.000 auto al giorno, con l’intasamento delle strade circostanti, l’inquinamento del Parco, l’impatto sulle centinaia di abitazioni adiacenti.
Oltre alle criticità sollevate dal sottoscritto Consigliere di minoranza, fin dall’approvazione del progetto preliminare, anche i candidati delle Liste Rimini Coraggiosa (2,65%) ed Europa Verde (1,53%), che hanno contribuito all’elezione del Sindaco Sadegholvaad (51,32%), in campagna elettorale, avevano dichiarato che il progetto di realizzazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello ”doveva essere rivisto e messo in discussione dal nuovo Consiglio Comunale e dalla Nuova Giunta”.
Per questo con l’interrogazione consigliare, ho chiesto al Sindaco di sospendere il progetto, per coerenza con le promesse fatte agli elettori dalle liste della sua coalizione, a cominciare dall’esponente di Rimini Coraggiosa, nominato Assessore nella Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale non può procedere a “testa bassa”, ma occorre ripensare responsabilmente il luogo di realizzazione e il progetto della struttura stessa.
La Nuova Piscina Comunale (attesa da decenni), invece di essere isolata nel Parco Don Tonino Bello a Viserba, deve essere inserita in un Polo Sportivo riminese, riconoscibile e accessibile dall’intera città.
Avevamo proposto che l’impianto natatorio fosse inserito nella vasta area della Cittadella dello Sport a Rivabella, con i campi del rugby e del baseball, ottenuta dal Comune in diritto di superficie, che può essere ampliata in futuro con nuove strutture sportive, con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi e senza impatto ambientale.
Per la Nuova Piscina Comunale, occorre non solo un luogo accessibile, ma anche una superficie compatibile, per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali-internazionali di nuoto, e altre specialità, come il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi dal trampolino ecc.
Non certo una vasca limitante di 25 metri, come prevede il Progetto approvato dalla Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale deve salvaguardare il verde del Parco Don Tonino Bello, dare seguito con i “fatti” alle tante “parole” delle linee programmatiche sulla “transizione ecologica”, e attuare un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi riminesi e di Rimini capoluogo turistico della riviera romagnola.
E’ ora di liberare i residenti di Via Ducale assediati dal traffico di 2 Circonvallazioni.
13-11-2021
La sperimentazione della chiusura del Ponte di Tiberio, terminata il 30 Settembre 2021, ha causato: a) L’intasamento del traffico veicolare e l’inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia;
b) Il rione Clodio è stato ridotto ad uno “spartitraffico” tra due Circonvallazioni mare-monte e monte-mare;
c) La deviazione dalla Circonvallazione Occidentale su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia è anche in contrasto con le disposizioni del PUMS 2018-2028 (Piano Urbano Mobilità sostenibile), approvato dalla Amministrazione Comunale, di allontanare il traffico dal Centro Storico.
Di fronte a questi pessimi risultati, l’Amministrazione Comunale continua a non ascoltare le proteste dei residenti, sempre più esasperati.
Per questo, nella prima seduta del Consiglio Comunale, ho chiesto con l’interrogazione al Sindaco, di uscire dall’immobilismo, di rispondere alle richieste dei cittadini, con soluzioni dirette ed immediate.
Occorre ripristinare, subito, l’originario senso di marcia monte-mare lungo via Bastioni Settentrionali, evitando l’attraversamento del traffico su Corso D’Augusto e Via Ducale, eliminando almeno una delle due Circonvallazioni che assediano il Rione Clodio;
Per la percorrenza mare-monte, ho proposto 2 alternative, attuabili anche sinergicamente, che consentano la “ridistribuzione” del traffico:
a) Il ripristino temporaneo del percorso su via Matteotti, Viale Tiberio, con l’attraversamento del Ponte di Tiberio, in attesa della realizzazione del Ponte “alternativo”;
b) Agevolare la percorrenza su Via Roma, con accesso mare-monte su Via Bastioni Orientali in doppio senso di marcia, al fine di creare un’alternativa a Viale Tripoli.
Nonostante la previsione nel Piano Investimenti 2022 e l’annuncio in campagna elettorale da parte del Sindaco Sadegholvaad, l’Amministrazione Comunale non ha ancora reso noto se è stato redatto il progetto del Ponte “alternativo” al Ponte di Tiberio.
Come avevo anticipato il 17 ottobre 2019, alla vigilia delle “sperimentazioni”, oggi è sotto gli occhi di tutti, che la chiusura del Ponte di Tiberio, senza un Ponte “alternativo”, ha creato gravi problemi alla viabilità ed è stata anteposta addirittura alla vivibilità e alla salute dei residenti del Rione Clodio.
Solo in questi ultimi giorni, dopo la nostra richiesta di due anni fa, sono stati installati in Via Ducale, i dispositivi destinati alle rilevazioni dei flussi di traffico, d’inquinamento acustico e ambientale!
Così, non sappiamo quando e per quante ore (8/16) l’Amministrazione Comunale intende attivare il varco ZTL su Corso d’Augusto (telecamere spente da 2 anni), tenuto conto che a differenza degli altri accessi nel Centro Storico, la Via Ducale resterebbe una via di attraversamento monte-mare; ricordiamo che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore.
Resta da chiedersi come l’attuale Vicesindaco, gli Assessori e i Consiglieri eletti nelle liste del PD e di Rimini Coraggiosa, che in campagna elettorale avevano criticato la precedente Amministrazione per il traffico veicolare monte-mare su Via Ducale, possano sostenere coerentemente le promesse fatte agli elettori.
Infine, riteniamo necessario recepire la sentenza della Corta Europea dei Diritti dell’Uomo del 14/10/2021, che ha condannato una Pubblica Amministrazione per aver attuato una deviazione alla circolazione stradale, con conseguente incremento del traffico e dell’inquinamento acustico-atmosferico, lesivo del diritto al rispetto della vita privata.