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Riqualificazione dei Viali della nostra Marina: sono attesi interventi da 50 anni!
23.12.2022
E’ necessario ed urgente riqualificare profondamente i Viali a ridosso del Lungomare di Rimini sud, da Marina Centro a Miramare, che non hanno visto interventi di riqualificazione urbana dagli anni 60.
Dinnanzi all’immagine mediocre e trasandata da decenni della “prima linea” della nostra Marina, chiedo da anni la realizzazione e riqualificazione di marciapiedi, arredi, spazi per i dehors, del verde inesistente, di parcheggi per auto-moto-cicli, l’illuminazione pubblica; per valorizzare la “passeggiata”.
La Giunta Comunale, si limita ad annunciare progetti di riqualificazione degli assi commerciali del lungomare di Rimini sud, per l’importo complessivo di 10.000.000 di euro, senza la necessaria copertura finanziaria.
Sono stati deliberati, nel dicembre 2020 e dicembre 2021, gli interventi rigenerazione di Viale Vespucci, Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, da realizzarsi nell’annualità 2022, salvo poi riscontrare che nulla è stato fatto nel 2022!
Mentre nel 2021, alla vigilia delle elezioni comunali, è stato riqualificato solo il breve tratto di 350 metri di Viale Regina Elena, da Viale Tripoli a Viale Alfieri, su un una lunghezza complessiva dei Viali di oltre 6 Km.!
Ritengo necessario richiamare l’attenzione che nel Bilancio-Piano Triennale degli investimenti 2023-2025, del Comune di Rimini, approvato ieri sera, come ho sottolineato, non risulta prevista alcuna spesa per la riqualificazione dei viali principali della marina!
Dopo 50 anni, quanto dovremo attendere per rinnovare finalmente l’immagine turistica dei Viali e degli assi commerciali della nostra Marina?
Proposte contro i furti di biciclette e regole per l’utilizzo di monopattini.
15.12.2022
Nella nostra città è diffuso l’utilizzo delle biciclette nei percorsi casa-lavoro, casa-scuola, per le passeggiate.
L’uso della bicicletta nella città migliora la mobilità e la qualità ambientale.
Naturalmente anche i ciclisti devono rispettare le Regole del Codice della Strada, ad esempio: il divieto di circolare sulla carreggiata fuori dalle piste ciclabili (quando presenti), di non procedere in sella sulle strisce pedonali, di non utilizzare il cellulare mentre si guida la bicicletta, di non farsi trainare da altri veicoli, ecc.
Purtroppo, è dilagante e fuori controllo, il problema dei furti di biciclette, preoccupazione costante di tutti i ciclisti, nel nostro Comune.
Ogni giorno sono decine le biciclette “rubate”, denunciate alla Polizia di Stato e ai Carabinieri (oltre quelle non denunciate), per un totale complessivo di circa 3.000 biciclette rubate all’anno, nel nostro Comune.
Ho chiesto, con l’interrogazione consigliare di martedì sera, all’Amministrazione Comunale, di contrastare questo fenomeno di degrado sociale, per agevolare l’uso della bicicletta, con le seguenti proposte:
a) registrare, presso l’esistente Bike Park, alla Stazione, il numero di telaio della propria bicicletta, o effettuare la “marchiatura” della bicicletta con un numero di identificazione iscritto in un apposito ciclo-registro. In caso di furto, potrebbe essere esibito il certificato di proprietà della bicicletta (rilasciato dallo stesso Bike Park), utile per formalizzare la denuncia alle Forze dell’Ordine e per rintracciare il mezzo rubato;
b) promuovere una campagna d’informazione sui sistemi di sicurezza più efficaci e utili ad evitare i furti delle biciclette (es. tecnologia GPS per localizzazione, allarmi, catene, ecc);
c) installare la videosorveglianza presso i principali parcheggi di biciclette, rafforzando i controlli della polizia locale;
d) installare un maggior numero di rastrelliere, secondo le esigenze dei luoghi, per il parcheggio sicuro di biciclette, nel rispetto dell’arredo e del decoro urbano.
Inoltre, considerato l’utilizzo sempre più diffuso dei monopattini elettrici, equiparati ai velocipedi e dopo la sperimentazione approvata dal Comune nel 2019, con l’introduzione di 1.000 monopattini elettrici, a noleggio, nel nostro territorio; riscontrati gli effetti positivi sulla riduzione di inquinamento atmosferico e del traffico veicolare, ma la contestuale pericolosità di tali monopattini che sfrecciano deliberatamente senza regole, ho proposto:
e) di salvaguardare la sicurezza della mobilità urbana e in particolare pedonale, con regole circoscritte e opportuni controlli;
f) che la circolazione dei monopattini sia vietata sui marciapiedi, non superi la velocità di 6Km/h nelle aree pedonali, di 20 Km/h sulle piste ciclabili e sulle strade urbane;
g) che siano equipaggiati di campanello per le segnalazioni acustiche, di luci bianche anteriori e rosse posteriori, di segnalatori di direzione;
h) che siano individuate adeguate aree di sosta, con il divieto di abbandono sui marciapiedi, o in mezzo alle strade, con rimozione e possibili sanzioni per i trasgressori;
Auspico che queste regole, siano recepite quanto prima dalla Giunta, e fatte rispettare dalla Polizia Locale.
Parco del Mare: quando verrà completato? Interruzione dei tratti 4 e 5, senza copertura finanziaria! Ancora nessun progetto per il “triangolone” tra il Grand Hotel e il Porto!
9/12//2022
Il progetto Parco del Mare prevede la riqualificazione di tutto il Lungomare Sud di Rimini nei seguenti 9 tratti: 1 Fellini-Kennedy, 2 Kennedy-Tripoli, 3 Tripoli-Pascoli, 4 Pascoli-Firenze, 5 Firenze-Gondar, 6 Murri, 7 Marebello-Rivazzurra, 8 Spadazzi, 9 Spadazzi-Bolognese.
Fino ad ora, dal 2016, sono stati realizzati, o in corso di completamento, i tre tratti del lungomare dalla rotonda Fellini a Piazzale Pascoli, e il tratto del lungomare Spadazzi (a Miramare). Il precedente lungomare carrabile è stato trasformato in uno spazio urbano di qualità, con mobilità pedonale e ciclistica, ma è emersa la necessità di parcheggi per auto, moto e cicli.
Nell’agosto dell’anno scorso, la Giunta Comunale ha approvato, il progetto definitivo/esecutivo dei restanti tratti di lungomare 4-5-6-7-9; la relativa spesa di progettazione di 1.111.111 euro, è stata coperta con i finanziamenti di 1.000.000 di euro dello Stato e 111.111 euro del Comune.
La Giunta Comunale, però, ha deliberato gli interventi di riqualificazione solo dei tratti 6 (lungomare Murri), 7 (Marebello-Rivazzurra), 9 (Spadazzi-Bolognese), con la spesa complessiva di 20.000.000 di euro, finanziata dallo Stato.
I rimanenti tratti: 4 (Pascoli-Firenze) e 5 (Firenze-Gondar), con costo previsto di 18.000.000 di euro, non sono stati finanziati e rinviati alle future programmazioni del Comune.
Ritengo importante la realizzazione del lungomare da Bellariva a Miramare, una delle zone più degradate della nostra città, ma è altrettanto opportuno dare continuità ai lavori di riqualificazione nei tratti tra Pascoli e Gondar.
Per queste ragioni, con l’interrogazione consigliare di martedì scorso, ho chiesto di non interrompere la riqualificazione del lungomare e di reperire, al più presto, i finanziamenti pubblici per proseguire nei tratti 4 e 5, che non risultano neppure previsti nei Piani Triennali dei Lavori Pubblici.
L’Amministrazione Comunale, non può giustificare i suddetti rinvii per l’esecuzione dei lavori “sotterranei” legati al PSBO, quando questi, riguardano la realizzazione di vasche di laminazione alla Fossa Rodella e Colonnella 2, che insistono nei tratti tra Bellariva e Rivazzura, oggetto degli interventi già approvati.
E’ opportuno rendere noto che il prossimo anno, 2023, non verrà riqualificato nessun nuovo tratto del lungomare:
• I tratti 6-7-9, seppur deliberati, nel 2023 verranno semplicemente messi a Bando, e l’avvio lavori è previsto nel 2024;
• Non sappiamo se e quando verrà deliberata e pianificata la riqualificazione dei tratti 4-5 (Pascoli-Gondar);
Alla nostra richiesta, l’Amministrazione Comunale non ha risposto entro quale anno saranno ultimati i 5 tratti del lungomare ancora da realizzare!
In base a questi presupposti, per la riqualificazione completa del lungomare, non basteranno i 5 anni di mandato del Sindaco Sadegholvaad, che scade nel 2026 (dopo il mandato del Sindaco Gnassi).
Ritengo, inoltre, opportuno evidenziare, come già più volte attenzionato, che la riqualificazione dei tratti di lungomare non può prescindere dalle dotazioni di parcheggi per auto, moto e cicli, lungo tutto il percorso.
L’Amministrazione dichiara che nel 2023 inizieranno i lavori del parcheggio Tripoli, ma che fine hanno fatto il parcheggio Fellini ed altri?
Inoltre, l’Amministrazione Comunale non può più rinviare la riqualificazione urbana e architettonica dell’area “Marina Centro”, dal 2017 in proprietà al Comune: il cosiddetto “Triangolone”, compreso tra Viale Colombo, Lungomare Tintori, Largo Boscovich, Piazzale Fellini, che rappresenta il tratto principale, storico e identitario del nostro lungomare, dalla rotonda del Grand Hotel al Porto e per il quale non è ancora stato approvato alcun progetto.
Gestione inadeguata del Canile Comunale: proponiamo la creazione innovativa del “Parco Canile” a Rimini.
1/12/2022
Lo Stato, secondo la Legge 281/1991, promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza con l’uomo.
A 30 anni da tale legge quadro, l’attuale struttura del canile comunale di Rimini, riteniamo non svolga pienamente le sue funzioni, nei confronti degli animali rifiutati dalla società, con la conseguenza, per molti, di rimanere “prigionieri” nel canile, per tutto il resto della vita, a spese dei contribuenti Riminesi.
Da evidenziare che il Nuovo Canile Comunale per circa 90-100 cani, approvato dalla Giunta Comunale il 18/12/2019, con la spesa di 1.986.370 euro, la cui ultimazione era prevista entro il settembre 2022, nell'area dell'ex polveriera di Spadarolo, non è stato neppure avviatoper vincoliambientali, essendo area di ricarica della falda, idrogeologicamente connessa all’alveo del fiume Marecchia.
Dinnanzi a questo immobilismo che non asseconda il cambiamento del rapporto uomo-animale e l’evoluzione normativa, ritengo, necessaria una reinterpretazione dell’idea di canile: non più una struttura, inadeguata a tutelare il benessere animale, dove i cani vengono tenuti dentro i box, paragonabile a un “luogo di detenzione”.
Per queste ragioni con l’interrogazione consigliare di martedì scorso, ho proposto il progetto del “Parco Canile” centro di servizi cinofili, inteso come un polo di aggregazione sociale, sensibilizzazione e consulenza, immerso nel verde, dotato di più ampi e migliori spazi di vita per i cani ospitati, nel quale costruire la relazione uomo-animale, con la finalità di facilitare il processo adottivo assistito.
Il Parco Canile, già collaudato in altre città italiane (es. Milano), è finalizzato a ridurre il tempo di permanenza dei cani nel canile, con risparmio di soldi pubblici per il loro mantenimento (1.500-2.000 euro all’anno per ogni animale).
Nella direzione sanitaria del canile è importante l’inserimento in organico del medico veterinario comportamentalista, specialista nella diagnosi, cura e prevenzione delle patologie comportamentali, di cui soffrono la quasi totalità degli animali nei canili, ed utile supporto alle famiglie adottive.(secondo uno studio dell’Università di Milano, i problemi comportamentali insorgono nel 51% dei cani entro la prima settimana dalla presenza nel canile, per il 19% entro il primo mese e il 30% dopo il quarto mese).
La struttura del parco canile potrebbe comprendere attività commerciali, tipo toelettature, negozi di alimenti, pensioni per cani, un forno crematorio, un cimitero per animali, ecc., che consentirebbero, almeno in parte, un’autonoma sostenibilità finanziaria.
Abbiamo proposto che vengano programmate iniziative per migliorare l’educazione civica dei cittadini proprietari di cani (all’anagrafe canina del Comune nel 2021: 19.299 cani e 4.648 gatti), in maniera tale che vengano rispettate le norme di coesistenza nella società, sensibilizzare l’adozione responsabile e svolgere formazione uniforme per i volontari.
Riscontrato che il nuovo canile comunale è difficilmente realizzabile nell’area dell’ex polveriera di Spadarolo, per vincoli ambientali che non consentono l’impermeabilizzazione del suolo, proponiamo al Sindaco di non dar seguito a spreco di soldi pubblici per una struttura che nasce già inadeguata. Chiediamo invece di realizzare il “Parco Canile”, economicamente sostenibile, efficiente per tutelare il benessere animale e socialmente coinvolgente.
Realizzare parcheggi per autoveicoli nei pressi dei caselli autostradali di Rimini Nord e Sud.
25.11.2022
Nei pressi dei Caselli autostradali di Rimini Nord e Sud in entrata e uscita non esistono aree di sosta per autoveicoli.
Al Casello di Rimini Sud, l’unica possibilità di parcheggiare l’auto, è nell’area antistante la sede di Hera, quasi sempre completamente occupata dalle auto dei dipendenti; mentre a Rimini Nord le auto sono parcheggiate in modo precario e pericoloso ai margini sterrati della stretta Via Orsoleto.
Pertanto, con l’interrogazione consigliare di ieri sera, ho chiesto all’Amministrazione Comunale di attivarsi, promuovendo un accordo con i proprietari dei vasti terreni circostanti, al fine di reperire un’area adeguata, per realizzare un parcheggio vicino ai Caselli di Rimini Nord e Sud.
La disponibilità di un adeguato parcheggio per autoveicoli:
• agevolerebbe la possibilità di realizzare viaggi in condivisione con altre persone, razionalizzando i veicoli in circolazione, con risparmio economico, energetico e riducendo le emissioni di Co2;
• costituirebbe un comodo punto di incontro per ciclomotori, auto, bus, in entrata e uscita dall’Autostrada, al servizio di residenti e turisti;
• permetterebbe una sosta ordinata e sicura, con l’installazione della video sorveglianza e non più precaria, abbandonata, rischiosa, come ora;
• consentirebbe una riqualificazione delle aree all’entrata e uscita dei caselli, a servizio della mobilità e della città.
Installare la video-sorveglianza a Rimini Sud per sradicare lo spaccio della droga e contrastare la prostituzione.
18/11/2022
La Giunta ha approvato e cl’estensione della video-sorveglianza nei prossimi due anni da n. 178 a n. 368 telecamere a presidio della sicurezza urbana. In base a quanto annunciato pubblicamente, le nuove telecamere saranno installate: -n. 50 lungo i 6 km del Parco del Mare nord; -n. 50 nel Parco del Mare Sud; -n. 9 nel nuovo Lungomare Spadazzi; -n. 9 nel Borgo Marina; -altre lungo la Statale 16 nella zona svincolo Padulli e per implementare la sorveglianza dei parchi pubblici; Tuttavia nonostante i gravi problemi di sicurezza, illegalità e degrado urbano, non risulterebbero previste telecamere a Rimini Sud: Miramare, Rivazzurra, Marebello, Bellariva. Da anni infatti lo spaccio di droga imperversa, tra Viale Regina Margherita - Viale Mantova - Via Marconi, adiacente il Metromare e la prostituzione viene esercitata continuativamente su Viale Regina Margherita. Per queste ragioni, con interrogazione Consigliare, ieri sera, ho chiesto l’installazione, necessaria e urgente, della video-sorveglianza, per contrastare lo spaccio radicato della droga e la piaga della prostituzione, permanenti nelle seguenti vie: - a Miramare, nelle Vie Pomezia, Latina, Faenza, Marsala, Assisi e sottopasso, Locatelli, Viale Marconi; - a Rivazzurra, nelle Vie Gubbio, Sarsina, Biella, sottopasso di Viale Bergamo, Viale Mantova, Parco Pertini; - a Marebello e Bellariva, Parco ex Colonia Murri, e zona antistante (Piazzale della Chiesa) tra Via Rimembranze e Via Parma; - Lungo tutto Viale Regina Margherita da Bellariva a Miramare. Dal giugno 2021 richiamo l’attenzione dell’Amministrazione sulla necessità di liberare Rimini Sud dalla malavita e dal degrado, l’installazione delle telecamere in tali zone è ausilio indispensabile alle Forze dell’Ordine per il contrasto alla illegalità e a presidio della sicurezza pubblica.
Dopo 20 anni di inadempienze, realizzare al più presto la sede definitiva della Questura e la “Cittadella della Sicurezza” nell’ex Caserma Giulio Cesare.
9/11/2022.
Mercoledì mattina, con la presenza annunciata del Capo della Polizia, è stata inaugurata la sede provvisoria della Questura in Piazzale Bornaccini (insediata dal 2020).
L’immobile è stato preso in affitto dal Ministero dell’Interno, con la stipula, il 15 Marzo 2019, di un contratto di locazione della durata di 9 anni, rinnovabile ulteriori 9 anni, ad un canone annuo di euro 622.925,90 (IVA inclusa).
Tale soluzione provvisoria della Questura era collegata alle esigenze immediate di trasferimento dalla sede inadeguata di Corso d’Augusto e al periodo necessario per la sistemazione del complesso immobiliare di Via Ugo Bassi.
Infatti,il Patto della Sicurezza, proposto nel 2016 dal Prefetto e Capo di Gabinetto Lamorgese, sottoscritto nel 2017 dal Ministro dell’Interno Minnitti e dai Sindaci della Provincia, prevedeva la realizzazione entro il 2019-2020 della Cittadella della Sicurezza in Via Ugo Bassi, comprendente la Questura, la Polizia Stradale, la Guardia di Finanza.
Il Patto, però, non è mai stato attuato, per il mancato acquisto e ristrutturazione dell’immobile di via Ugo Bassi; né l’INAIL, coinvolta in prima istanza, né il Ministero dell’Interno, tramite il NUVAL-Nucleo Investimenti Pubblici, realizzarono l’acquisto programmato di tale immobile.
Trascorsi 5 anni invano, il 9 Febbraio 2022, con il Ministro dell’Interno Lamorgese, è stato aggiornato e sottoscritto “Il Patto per la Sicurezza avanzata di Rimini”, che prevede la Cittadella della Sicurezza non più nell’immobile di via Ugo Bassi, ultimato nel 2003 e abbandonato al degrado, ma nell’ex Caserma Giulio Cesare da ristrutturare.
Dopo 20 anni di impegni e annunci non mantenuti, in merito al trasferimento della Questura nell’immobile di via Ugo Bassi, confidiamo che il NUOVO GOVERNO, a differenza dei precedenti, segni la svolta, vengano definiti tempi certi e reperiti i finanziamenti per la realizzazione della “Cittadella della Sicurezza“ nell’ex Caserma Giulio Cesare.
La Questura nell’immobile in locazione di Piazzale Bornaccini, può essere solo emergenziale e provvisoria, per il tempo necessario alla ristrutturazione dell’ex Caserma Giulio Cesare.
L’insediamento nella sede definitiva della “Cittadella della Sicurezza”, consentirà allo Stato di risparmiare decine di milioni di euro negli affitti passivi delle sedi di Prefettura, Questura, Guardia di Finanza, Polizia Stradale.
A trent’anni dall’istituzione della Provincia di Rimini, che registra oltre 20 milioni di presenze turistiche all’anno e una crescita demografica costante, sarebbe inoltre importante, l’accoglimento della richiesta di elevazione della nostra Questura dalla fascia C alla Fascia B: con l’adeguamento permanente e non temporaneo dell’organico delle Forze di Polizia, per il presidio del territorio e la prevenzione dei reati.
Tali proposte sono tese a migliorare legalità e sicurezza, Rimini e Provincia non devono più essere in testa nella classifica nazionale dei reati.
Sicurezza e vivibilità nel Centro Storico: chi ha visto gli Street Tutor ?
1/11/2022
A seguito delle risse di sabato notte tra giovanissimi in Piazza Cavour e dintorni, ben venga il presidio potenziato delle Forze dell’Ordine nel cuore del Centro Storico, annunciato dal Questore, con il supporto della Polizia Locale.
Ricordo che l’Amministrazione Comunale aveva annunciato e pubblicizzato nell’aprile scorso l’introduzione di 25 Street Tutor, proprio per migliorare la vivibilità e sicurezza nel Centro Storico, con una specifica attenzione a Piazza Cavour, alla zona della Vecchia Pescheria, Piazza Tre Martiri, Arco D’Augusto, Marina Centro e di altri punti sensibili del territorio.
L’impiego degli Street Tutor sul fronte della sicurezza, riconoscibili da una pettorina, doveva avvenire nei luoghi di aggregazione, della movida, e nelle aree o spazi pubblici, con una azione di mediazione per risolvere le conflittualità ed evitare, nel caso, l’intervento della Polizia Locale. .
Il progetto degli Street Tutor, che dovevano essere operativi dal giugno scorso, è stato approvato con la spesa prevista di 207.000 euro, finanziata dalla Regione con 165.000 euro e dal Comune per 42.000 euro.
Poiché, gli Street Tutor non si sono visti nel Centro Storico, l’Amministrazione Comunale dovrebbe motivare le ragioni della loro mancata presenza, rendere conto dove, quando sono stati utilizzati e l’ammontare del denaro pubblico speso.
La sicurezza e la vivibilità a Rimini, nel Centro Storico e altrove , richiedono interventi concreti, non solo annunci.
Chiedo la sospensione della Legge Regionale che vieta l’uso di camini, stufe a legna o pellet.
7/10/2022
La Legge Regionale prevede le seguenti misure aggiuntive al “Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020)”.
Dal 1 Ottobre al 31 Marzo di ogni anno, a seguito del superamento continuativo del valore limite giornaliero PM10, i Comuni adottano con ordinanza contingibile e urgente, le seguenti misure emergenziali di 1°livello :
a) Divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (stufe a legna o pellet), aventi prestazioni energetiche ed emissive, che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe “3 stelle”;
b) Se si verifica l’avvenuto superamento continuativo alle misure emergenziali di 1°livello, si aggiunge il divieto di utilizzo, di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa aventi prestazioni energetiche ed emissive che non son in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe “4 stelle”.
I suddetti divieti della Legge Regionale di utilizzare stufe a legna o pellet, sono incompatibili con l’attuale situazione di emergenza energetica.
A causa del caro bollette gas e luce le famiglie sono costrette a ricorrere a sistemi di riscaldamento meno onerosi, come le stufe alimentate a legna o pellet.
Con l’interrogazione consigliare di ieri sera, 6 ottobre, ho chiesto al Sindaco di sollecitare la sospensione urgente della Legge Regionale sovraordinata, riguardante i divieti sull’uso di camini e stufe a legna o pellet, per evitare, un’eventuale procedura di infrazione della direttiva europea a carico del Comune di Rimini, sulla qualità dell’aria, recepita secondo il PAIR 2020.
Dinnanzi alle richieste dei Sindaci, la Regione Emilia Romagna deve sospendere ragionevolmente e urgentemente la Legge in oggetto, per consentire alla popolazione di provvedere, nonostante le difficoltà economiche, al riscaldamento delle abitazioni, con caminetti e stufe in alternativa a gas e luce.
Inoltre, ho chiesto quali provvedimenti l’Amministrazione Comunale intende adottare per sostenere dal punto di vista economico le famiglie, i pensionati, le imprese a rischio di sopravvivenza, che non sono in grado di pagare le bollette a causa dei rincari energetici.
L’insicurezza sociale con i coltelli in tasca: chiediamo urgenti controlli inter-forze! Che fine hanno fatto gli Street Tutor?
27/8/2022
Giovedì sera, verso le 20, all’angolo di Via Gambalunga con Via Roma, un uomo, di origini africane, è stato accoltellato a braccia e gambe, da un altro connazionale, per il furto di un cellulare.
Un altro grave fatto che evidenzia ancora la precaria situazione di legalità e sicurezza nel Borgo Marina, dove giorno e notte, gli spacciatori di droga e gli “irregolari”, hanno i loro luoghi di spaccio, di incontro, di ritrovo.
Da oltre 10 anni,i problemi di ordine pubblico, di degrado, sotto gli occhi di tutti, invece di essere risolti, si sono sempre più estesi e aggravati.
Si è diffuso un clima di paura, non solo per i residenti del Borgo Marina, ma anche di preoccupazione per i cittadini e i turisti che percorrono i marciapiedi dal mare al Centro Storico e viceversa.
C’è insicurezza sociale per tutti, creata da individui, multietnici, che bivaccano, “scorrazzano” per le strade, con la droga e i coltelli in tasca.
Per ragioni di ordine pubblico e di vivibilità urbana, chiediamo alle Istituzioni, Prefetto, Questore, Sindaco di disporre la chiusura delle attività e il presidio dei luoghi d’incontro dei malavitosi.
Per le ragioni di deterrenza chiediamo controlli inter-forze in presenza (Forze dell’Ordine-Polizia Locale) supportate da unità cinofile e dalla video-sorveglianza per individuare gli spacciatori, trovare le sostanze stupefacenti e i possessori di coltelli.
In merito al miglioramento della vivibilità e a supporto della sicurezza in alcune zone sensibili della città: Centro Storico, Borgo Marina, Parco del Mare, Marina Centro, era stata annunciata e pubblicizzata dall’Assessore Magrini l’introduzione sperimentale di 25 Street Tutor, che dovevano essere operativi dal giugno scorso, con la spesa prevista di 207.000 euro (finanziata dalla Regione con 165.000 euro e dal Comune per 42.000 euro).
In realtà gli Street Tutor nessuno li ha mai visti nel Borgo Marina, come in altre zone della città, nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto!
Pertanto, l’Amministrazione Comunale dovrebbe rendere conto se, dove e quando, sono stati utilizzati gli Street Tutor questa estate, e l’ammontare del denaro pubblico speso.
Per la sicurezza e la vivibilità a Rimini, abbiamo bisogno interventi concreti, non solo annunci!