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60 ATTI PRESENTATI IN REGIONE PER UNA SANITA' PIU' UMANA, EFFICIENTE E NON POLITICIZZATA
Sanità: le mie azioni concrete in Regione
Cari concittadini,
il Bilancio della Regione Emilia Romagna viene impegnato per la Sanità e i Servizi Sociali, con risorse considerevoli, pari al 70% (circa 9 miliardi di euro all’anno).
In questi cinque anni, come consigliere regionale, ho sempre prestato molta attenzione alla qualità del servizio sanitario nella Provincia di Rimini.
Per questa ragione, sono intervenuto più volte segnalando all’Assessore Regionale alla Sanità, disservizi, inefficienze ed irregolarità.
In particolare, solo per fare alcuni esempi, ho denunciato:
1) I lunghi tempi di attesa e i disagi al Pronto Soccorso di Rimini, sopportati dai cittadini.
2) I ritardi dei mezzi di soccorso del 118, rispetto ai tempi regolamentari, di 8 minuti nelle aree urbane e di 15/20 minuti nelle aree extraurbane.
3) Le lunghe liste di attesa per usufruire delle visite specialistiche, degli esami diagnostici e degli interventi chirurgici.
4) La carenza delle logopediste nell’ospedale di Rimini, a discapito dei bambini in cura.
5) La massiccia distribuzione diretta dei farmaci da parte dell’Ausl di Rimini, che causa disagi ai malati e agli anziani costretti a recarsi in ospedale, invece che nelle più vicine farmacie.
6) Il demansionamento della Dr.ssa Giuliana Montanari, dal ruolo di Responsabile dell’attività chirurgica dei tumori alla mammella, presso l’Ospedale di Santarcangelo, che ha fatto emergere quanto la politica e i giochi di potere, influiscano nella sanità, a discapito della competenza e delle professionalità. Per questo abbiamo promosso una petizione popolare all’Assessore Regionale alla Sanità, sottoscritta da più di 3.000 persone, chiedendo il reintegro della Dr.ssa nel suo ruolo.
7) Le ingenti risorse spese per la realizzazione del Laboratorio Unico di analisi di Area Vasta a Pievesestina (FC), a carico delle Aziende Sanitarie di Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena.
8) L’insufficienza di asili nido e residenze per anziani e disabili, con l’ottenimento di risorse finanziarie a favore di Rimini.
9) L’esclusione dalle cure odontoiatriche nella sanità pubblica, per tutti i cittadini con redditi superiori ai 15.000 euro, che rappresenta una discriminazione intollerabile.
10) Le irregolarità riscontrate nell’espletamento dei concorsi pubblici banditi dall’Ausl di Rimini, per la copertura dei posti di ispettore sanitario e fisioterapista.
Con l’entrata dei sette Comuni della Valmarecchia nella Provincia di Rimini, ho chiesto di trasformare il Pronto Intervento di Santarcangelo in un vero e proprio Pronto Soccorso, visto già il bacino di utenza di Bellaria, Santarcangelo, Poggio Berni, Torriana e Verucchio.
Infine, mi sono battuto per recepire la Carta Europea dei Diritti del Malato e rendere noto ai cittadini il diritto all’informazione sul proprio stato di salute, sui servizi sanitari e come utilizzarli; il diritto al consenso; e il diritto di scegliere a quale terapia sottoporsi nonché quali medici e/o specialisti utilizzare, per rendere la nostra sanità più umana.
Rimini 04.02.2010 Il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi