Solidarietà al ragazzino aggredito nel Sottopasso del Grattacielo.

 1/7/2021

Voglio esprimere la mia solidarietà al ragazzo di 13 anni che venerdì pomeriggio, verso le ore 15, è stato aggredito a calci e pugni nel Sottopasso del Grattacielo da cinque minorenni, di età compresa tra i 15 e diciassette anni, di origine marocchina, che volevano rubargli la catenina e il cellulare.

Voglio dire “grazie ” alla turista che ha cercato di fermare gli aggressori, e dopo essere stata strattonata, sconvolta, ha chiesto aiuto al vicino  ristorante l’Artrov,  dove in quel momento c’erano una decina di Agenti della Polizia di Stato bravissimi ad intervenire e ad arrestare i responsabili.

Il ragazzo che stava andando al mare, ha vissuto un incubo:  ha riportato una caviglia gonfia, il ginocchio ammaccato, è sotto “choc”  per le botte ricevute e lo spavento.

Ammirevoli le parole del padre, immigrato di origine albanese, che vive e lavora a Rimini dal 1997 :Chi viene in Italia deve comportarsi bene. Quello che ha subito mio figlio è inaccettabile, servono delle regole e chi sbaglia deve pagare. Ringrazio i poliziotti, sono stati bravi e gentilissimi con mio figlio.

Comincio a lavorare all’alba, vedo giovanissimi ubriachi, fatti di droga e nessuno dice loro niente”.   

Resta il problema di garantire la legalità e la sicurezza nell’area Stazione con l’invocato Presidio delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale per contrastare  la  presenza di spacciatori, borseggiatori, ubriachi, malavitosi, impedire i reati quotidiani e il degrado.

Anche la ristrutturazione del sottopasso del Grattacielo, che chiedo da 10 anni, non solo per abbattere le barriere architettoniche, ma anche per installare le telecamere ed attivare una efficace video sorveglianza, può assicurare la maggiore sicurezza nell’attraversamento del principale sottopassaggio pedonale della città.

Sono interventi necessari e urgenti per l’accoglienza e l’immagine di Rimini.

 

 
 

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