La Giunta Gnassi ha approvato le Vasche di laminazione Ausa e le Condotte Sottomarine senza la Valutazione di Impatto Ambientale.

28/03/2015

La Giunta Comunale ha approvato il 24.6.2014, nell’ambito del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, lo studio di fattibilità del progetto  “ Vasche di laminazione Ausa”, riguardante la realizzazione delle seguenti opere:

una vasca di prima pioggia di 13.000 mc
con il relativo impianto di sollevamento per inviare al depuratore le acque più inquinate di prima pioggia;

una vasca di laminazione di 22.000 mc, alimentata dalla vasca di prima pioggia, con relativo impianto di sollevamento per portare le acque meteoriche al depuratore e/o allo scarico in mare;

un “torrino” di carico, alimentato dalla vasca di laminazione con l’impianto di sollevamento che scarica le acque in mare tramite tre condotte di lunghezza di circa 1000 metri.

Le nuove opere per dimensioni, larghezza ( tutto il giardino e parte della spiaggia di  piazzale Kennedy), profondità ( 10/12 metri), altezza ( il torrino arriva a 8,30 m. s.l.m)  avranno un forte impatto sull’ambiente urbano circostante.

La spesa prevista
per la realizzazione delle vasche di prima pioggia, laminazione e torrino è di 27 milioni più Iva di 3 milioni, totale 30 milioni,  è sostenuta dallo Stato per 8.800.000 euro e dal Comune per 18.200.000 euro con mutuo, con somme a disposizione del Comune per l’IVA.

La spesa per la realizzazione delle tre “discutibili” condotte sottomarine è di 15.600.000 euro più Iva di 1.700.000 euro, totale 17.300.000 euro,  ancora senza copertura finanziaria.

Tutte queste opere comportanti la spesa complessiva di oltre 47 milioni
di cui circa 23 milioni a carico del Comune di Rimini  sono state approvate dalla sola Giunta, esautorando completamente il Consiglio Comunale che aveva approvato il Piano Salvaguardia Balneazione Ottimizzato, ma nel quale non erano specificate.


 
 
Inoltre non è stata applicata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale disciplinata dalla Legge regionale 15/2013  che  agli art. 4, 4 Bis, 4Ter, che fra l’altro sinteticamente prevede :

*gli impianti che si trovano in zone costiere
( entro i 300 metri dalla battigia) o comunque in aree demaniali delle acque pubbliche, destinati a regolare o accumulare le acque in modo durevole, ai fini non energetici, di altezza superiore a 5 metri e/o di capacità superiore a 5.000 mc, vanno sottoposti a VIA regionale;

*gli impianti destinati a trattenere le acque o ad accumularle in modo durevole, se in zona costiera o area demaniale delle acque pubbliche, di capacità superiore a 25.000 mc ( soglie dimezzate) di invaso vanno sottoposti a VIA provinciale.

Il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, approvato nel 2013, con opere previste entro il 2020 per 154 milioni, ha visto sottoporre finora a Valutazione di Impatto Ambientale solo il Depuratore di Santa Giustina.

La Valutazione di Impatto Ambientale, se necessaria per i progetti di opere ed interventi, secondo il D.Lgs 152/2006 art.29 ( Controlli e Sanzioni), costituisce  presupposto o parte integrante del procedimento di autorizzazione o approvazione.
I provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa Valutazione di Impatto Ambientale, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.

Per questo, giovedi sera, ho chiesto con una interrogazione consigliare al Sindaco ( assente)  se non dovevano per legge essere sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale :

1)    Il cantiere e le opere per la realizzazione del progetto “ Vasche di laminazione Ausa “ per l’impatto sull’ambiente urbano;

2)    La realizzazione delle tre condotte sottomarine per lo scarico delle acque ad un miglio dalla costa per l’impatto sulla balneazione.


Ha risposto l’Ass. all’Ambiente Visentin dicendo che la Valutazione di Impatto Ambientale è stata fatta.

Invece mi risulterebbe non essere vero.                                                                                     



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