Ho chiesto alla Amministrazione Comunale interventi urgenti e concreti contro il sistema consolidato dei furti di biciclette.
28/10/2014
 
Si è discussa questa mattina la mozione del sottoscritto presentata il 5.12.2013 per contrastare i furti di biciclette con l’adozione di provvedimenti urgenti di prevenzione e repressione contro il “sistema organizzato e criminale di ruberieche crea danni e insicurezza sociale a Rimini.

Sono migliaia le biciclette rubate ogni anno ai riminesi,  che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro, a scuola, per fare la spesa, per raggiungere il centro storico o la marina, per le passeggiate.

E’ da una decina di anni che chiedo provvedimenti per contrastare questo fenomeno di degrado sociale se si  vuole agevolare l’uso della bicicletta per migliorare la mobilità e la qualità ambientale.

Infatti, la diffusione dei furti di biciclette procura ai cittadini danni economici e la preoccupazione permanente di essere derubati, e ai rivenditori  la flessione di circa il 20%  sulle vendite delle biciclette nuove e il crollo del mercato dell’usato.

L’Amministrazione Comunale dovrebbe adottare tutte le misure di contrasto a questo  “ sistema organizzato e professionale di ruberie”, opera non solo di singoli, ma di organizzazioni criminali che dispongono di attrezzature ( flessibili a batteria, tronchesi, camion, ecc.) che “ piazzano” le bici rubate in altre città italiane o addirittura all’estero.

Già nel 2003 avevo presentato una precedente Mozione in Consiglio Comunale per il contrasto ai furti di biciclette, ma fu bocciata, senza buon senso, dalla maggioranza di centro sinistra.

 
 
Visto l’aggravarsi dei furti, da anni fuori controllo, considerati ormai “una normalità”,  tant’è che la maggior parte delle biciclette rubate non vengono  neppure denunciate a Polizia e Carabinieri, richiedo al Sindaco e Giunta i seguenti interventi contro questo fenomeno malavitoso:

1)    Concretizzare, in accordo con i rivenditori, la marchiatura delle biciclette con un codice ( es. codice fiscale), con adesivo indelebile o altro sul telaio , per consentire la identificazione e la certezza della proprietà , da inserire in un apposito Registro Informatico comunale e nazionale;

2)    Installare le rastrelliere in numero adeguato e in modo diffuso, ma  soprattutto funzionali ( senza le ricercate sperimentazioni dei designer , tipo “Rimini”,  nelle vie asfaltate di rosso del centro storico) per consentire il parcheggio delle biciclette con maggiore sicurezza e per l’aspetto della città, visto che i cittadini, causa le poche o inesistenti rastrelliere, sono costretti a servirsi di pali della segnaletica, della luce,  di recinzioni, cancellate, ringhiere e alberi, con una immagine urbana  di disordine e precarietà;

3)    Realizzare appositi parcheggi custoditi per cicli , come esistevano una volta, gestiti da Cooperative di Pensionati o  da soggetti Privati, su spazi pubblici consentiti, nei punti di maggior affluenza del pubblico, stazione, centro storico, marina centro, aree mercatali, uffici pubblici, ecc.

4)    Promuovere  una campagna di comunicazione contro i furti,  di informazione sui luoghi di parcheggio, ma anche di consigli agli utenti sulla convenienza  di  catene e lucchetti pesanti, di non usare ruote e selle a sgancio rapido, per una maggiore protezione;

5)    Impiegare gli Agenti della Polizia Municipale nella azione di prevenzione - vigilanza contro i ladri di biciclette e nella repressione di questi furti con il posizionamento di biciclette “ civetta”  e naturalmente con la denuncia e l’arresto dei responsabili .  

Visto le risorse dirottate sulla promozione del bike sharing,   un servizio usufruito da poche persone,  l’Amministrazione Comunale attivi  e concretizzi urgentemente le azioni proposte contro il  sistema dilagante dei furti di biciclette che interessa decine di migliaia di riminesi .




Tags: