Per il bimillenario del Ponte di Tiberio: sotto le arcate la "piazza" di Gnassi invece delle acque del Marecchia.

04/09/2014

Colgo l’opportunità della XIX Festa de Borg per rendere noto che l’Amministrazione Gnassi non ha dato seguito alla mozione del sottoscritto, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 13.9.2012 che chiedeva il ripristino di un flusso d’acqua dal “ Deviatore”  del Marecchia  al Ponte di Tiberio per ridare vita al Parco, al Ponte, al Porto.

Il dispositivo della mozione impegnava precisamente la Giunta :

1)    “a  procedere all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque del Marecchia, essendo in possesso dal 2006 del progetto preliminare al riguardo di Alpina Acque “;

2)    “ a prevedere a breve la realizzazione del suddetto progetto con il prossimo Piano degli Investimenti per perseguire la riqualificazione completa del Parco Marecchia, del Bacino del Ponte di Tiberio, del Porto Canale”;

Come previsto nella precedente mozione del 11.11.99, sempre approvata dal Consiglio Comunale , dopo la demolizione nel 2009  della mostruosa “ diga mobile” che ostacolava la circolazione delle acque con grave impatto igienico-sanitario e col rischio di allagamenti in caso di piena, la Giunta Comunale doveva portare avanti   questo progetto:

Un canale a deflusso naturale lungo l’asse longitudinale del vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, che convogliasse le acque dal Deviatore Marecchia, a monte della briglia “ Rimini” , sottostante il ponte pedonale, fino al Bacino del Ponte di Tiberio con una portata d’acqua necessaria per il ricambio idrico ed una migliore qualità delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale. 

Sono passati altri due anni, il Sindaco e la Giunta non solo non hanno adempiuto al mandato del Consiglio Comunale ma hanno approvato altri progetti, ben più costosi ( 1.500.000 euro),  come la cosiddetta Piazza sull’Acqua attorno all’invaso, senza considerare, peraltro, gli effetti ricorrenti delle piene periodiche del Marecchia ( l’ultima l’anno scorso), degli allagamenti ad ogni alta marea e delle piogge.

Il Sindaco Gnassi non vuole prendere atto che l’eliminazione dell’acqua dal Fiume Marecchia ha snaturato l’ambiente del Ponte di Tiberio i cui piloni sono tutt’ora immersi in una pozza d’acqua stagnante e ridotto le acque del Porto Canale melmose e maleodoranti.

Non c’è piazza o passerella sull’acqua che tenga !

Invece di approvare costosi interventi “ artificiali” e di “ facciata”,  il Sindaco potrebbe spendere molto meno  nel “ rinaturalizzare “ questa area, ricreare un nuovo equilibrio ambientale e paesaggistico con lo scorrimento naturale e continuo delle acque dal Marecchia, che ridarebbero vita al Parco, al Ponte , al Porto, restituendoli all’interesse della Città e dei turisti.

Ed è nell’ottica del recupero di questa naturale e prioritaria qualità ambientale che può avvenire la riqualificazione di quel tratto del Porto Canale, tra il Ponte di Tiberio e il Ponte della Resistenza , dopo decenni di degrado per colpa d Amministratori che hanno approvato progetti fallimentari, come la  “diga mobile” e le “ banchine” , costati ai Riminesi una decina di miliardi di lire.

Per il bimillenario del Ponte  costruito dagli Imperatori Augusto e Tiberio, che per duemila anni ha visto scorrere sotto le sue arcate le acque del Marecchia, al di la dei festeggiamenti, è arrivata, anche dal Sindaco Gnassi, un’altra mancanza di rispetto verso la sua storia e la sua identità.  

 

 
 

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