Ho chiesto di intitolare la Rotonda del Grand Hotel all'Avv. Pietro Palloni - Podestà di Rimini 1929-1933 - Realizzatore del Lungomare- e di altre importanti opere pubbliche per ricordare ai Riminesi il Grande Amministratore della Città.

21/07/2014

Ricordare un grande Amministratore di Rimini negli anni ’30, ricorrendo all’intitolazione di un luogo pubblico,  significa il riconoscimento doveroso della città, dopo tanti anni di silenzio, il recupero della memoria storica e dell’identità perduta.

Tra i personaggi riminesi dimenticati dalle Istituzioni, c’è l’Avv. Pietro Palloni  (1876-1956), Podestà di Rimini dal 24 Aprile 1929 al 29 Settembre 1933, di cui sono ancora  “proverbiali” e  “popolari”  l’onestà e  la capacità, quel sentire comune “an so’ miga Paloni”,  come ha riconosciuto lo studioso Liliano Faenza, nel suo saggio  del 1992 “Paga Palloni “  (Guaraldi Editore).

Le scelte della sua Amministrazione straordinaria furono decisive e lungimiranti per un nuovo, moderno e funzionale  assetto socio –urbanistico della città e per promuovere il nostro turismo.

Realizzò nell’ottobre 1932 il pareggio di Bilancio del Comune, ereditato in disavanzo,  con una revisione generale “ante-litteram” delle finanze e delle spese della macchina comunale.

Affiancò al  risanamento finanziario un intenso programma di lavori pubblici, con la realizzazione di  grandi idee, con la creazione di migliaia di posti di lavori e di migliaia di giornate lavorative a fronte della disoccupazione, tant’è si disse che la “ città era diventata un operoso cantiere a direzione municipale “.

Attento alle  esigenze della città, dalle sue frazioni alla zona balneare, promosse  lavori di viabilità, di pavimentazione, di fognatura, di condutture dell’acqua, di illuminazione, igienici e di edilizia pubblica.

Nel quinquennio della sua Amministrazione, ricordiamo: la ristrutturazione delle palazzine Roma e Milano, la trasformazione a monte e a mare dei  piazzali del Kursaal,  l’acquisto e il riammodernamento del Grand Hotel, costruito nel 1908, la realizzazione nelle adiacenze di Villa Adriatica, con la cessione di un’area di sua proprietà,  di un teatro provvisorio in legno capace di mille posti, chiamato anche Arena del Mare per gli spettacoli di opera leggera e varietà, l’allargamento e illuminazione di viale Regina Elena insieme alle vie limitrofe.

L’opera più importante dell’Amministrazione Palloni, storica, resta  il Lungomare, che a lavori conclusi, apparve ai riminesi e ai forestieri come “una fascinosa terrazza, ai margini di un ampio e vellutato arenile, un poco sopraelevato rispetto ad esso, ed affiancato da due spaziosi marciapiedi “.

Il Lungomare di Palloni si realizzò  con il primo tratto dal Porto canale al Kursaal nel 1932 e con il secondo tratto dal Kursaal all’Ausa nel 1932-1933
 
Quest’opera qualificò l’immagine di Rimini, città balneare, fece scoprire agli stessi  Riminesi quella “marina” poco frequentata, cambiò le loro  abitudini con il  piacere del passeggio e dell’incontro sul lungomare.


 

 
 
Il Podestà Palloni, ottenne dal demanio la concessione degli arenili per l’attività  balneare e quale Presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo curò l’attività   promozionale della nostra spiaggia e di Rimini in Italia e in Europa.

Vasta risonanza, oltre al Lungomare, ebbero i lavori di risanamento e di riqualificazione urbana del Borgo San Giuliano dal 1931 al 1933, dove vivevano in condizioni avvilenti, circa tremila abitanti, senza servizi igienico-sanitari, in  veri e propri tuguri.

Realizzò il nuovo Viale Tiberio in alternativa allo stretto ed intasato budello  della vecchia via Emilia, che  si insinuava ad “esse”  tra due file di casupole, oltre il Ponte di Tiberio verso il Cimitero,  con una curva a destra verso la Piazzetta della Chiesa di San Giuliano e poi a sinistra, e un nuovo insediamento edilizio, secondo il progetto della Società Case Popolari, che “ investiva di aria e luce”  il Borgo.

Nel Centro Storico provvide al restauro della Torre dell’Orologio, dopo i danni subiti dai diversi terremoti e contribuì con le risorse personali al restauro della sala del Ridotto del Teatro.

Nell’immediata periferia di allora, fece costruire  nel 1933 il monumentale Stadio Comunale

L’attenzione attiva del Podestà Palloni si manifestò ovunque, dalla difesa dei posti di lavoro  delle “Officine” delle Ferrovie  di Via Tripoli, alla istituzione, dopo il Ginnasio, dei tre anni del Liceo Classico  “Giulio Cesare”, alla formazione della prediletta Banda Musicale della Città con la scelta di Giuseppe Manente, ex direttore della banda musicale della Guardia di Finanza, e la selezione di valenti musicisti.

A cinquantasette anni, nel settembre del 1933, dopo quasi 5 anni, l’avv. Pietro Palloni lasciò la sua carica di Podestà a cui subentrò l’Ingegnere pilota Conte Guido Mattioli che nei successivi sei anni di mandato continuò l’opera del Grande Amministratore di Rimini.

Alla luce di questa esemplare attività di Amministratore svolta per il bene della Città dall’ Avv. Pietro Palloni, a quasi 60 anni dalla sua scomparsa , con la Mozione si  chiede  al Sindaco  e alla Giunta di procedere sollecitamente ad intitolare la Rotonda del Grand Hotel all’ “Avv. Pietro Palloni- Podestà di Rimini 1929-1933- Realizzatore del Lungomare “.



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