La Stazione di Rimini è ancora senza ascensori. Il sottopasso senza barriere architettoniche, realizzato 25 anni orsono, è murato dal 3° binario. Roba da Gabibbo!

13/06/2014

Nella Stazione di Rimini perdura la mancanza degli ascensori ai binari ( oggi solo   per il 2° e 3° binario ) nonostante le interrogazioni del sottoscritto quale Consigliere Regionale del 16.10.2007 e del 11.02.2010 e quale Consigliere Comunale del 4.8.2011.

La presenza degli ascensori è indispensabile ai viaggiatori con mobilità ridotta,  quali i portatori di handicap, ma serve a tutti coloro che per diversi motivi ( trasporto bagagli, , trasporto biciclette, passeggini, ecc. )  ne volessero fare uso.

L’assenza dell’accesso con ascensori a tutti i binari non permette la piena funzionalità della Stazione.

RFI ( Rete Ferroviaria Italiana – Società del Gruppo Ferrovie dello Stato) in data 13.11.2009 aveva risposto ad una mia interrogazione in Regione, precisando  che:

1) l’obiettivo del gruppo FS era il completo abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni come a bordo dei treni;

2) Il piano prevedeva  per la Stazione di Rimini l’estensione a tutti i binari del servizio di ascensori;

3) Per la Stazione di Rimini erano in corso di assegnazione i relativi finanziamenti.

La Stazione di Rimini è la seconda per importanza in Emilia Romagna, dopo Bologna, con oltre 5 milioni di passeggeri all’anno, è collegata all’alta velocità con Frecciarossa e Italo e raggiungibile da Milano in due ore.

Sono migliaia ( circa 3.000 all’anno ) i passeggeri disabili che per mancanza degli ascensori in tutti i binari devono chiamare il Servizio assistenza dedicato  delle Ferrovie.

I portatori di handicap, vengono trasportati a mano, attraversando i binari; questo il  sistema praticato, poco rispettoso delle persone interessate e vietato dalle regole per tutti i passeggeri.

All’inizio degli anni 90, è stato realizzato  un altro sottopasso interno, parallelo a quello principale,  lato Ancona, per superare le barriere architettoniche,  fino al 7° binario, ma che consente ai portatori di handicap l’accesso solo al 2° e 3° binario, poiché  dopo il 3°  binario il suo prolungamento risulta “ murato”  da oltre 25 anni, essendo ancora mancante degli  ascensori e delle uscite sui binari 4°-5°, 6°-7°.   


 
 
Per queste ragioni ieri sera in Consiglio Comunale  con una interrogazione al Sindaco, ho chiesto  :

1)    Se l’Amministrazione Comunale ha dato seguito alla mia interrogazione del 4.8.2011 con la richiesta a RFI di eliminare le barriere architettoniche nella nostra Stazione, per il rispetto delle normative vigenti verso milioni di passeggeri che vi transitano, e di conoscerne la risposta o il rapporto in merito intrattenuto con RFI

2)    Dopo 25 anni dalla sua iniziale realizzazione, se non è  ora che il sottopassaggio, lato Ancona,   sia completato con gli ascensori, dal 2° e 3° binario fino al 7°,  per consentire ai portatori di handicap e secondo le necessità dei passeggeri, di accedere o uscire dai binari 4° e  5°, 6° -7° ;

3)    Se sono stati assegnati o no i relativi finanziamenti preannunciati il 13.11.2009 da RFI alla Regione in risposta alla interrogazione del sottoscritto per estendere il servizio ascensori a tutti i binari;

4)     Il Sindaco deve sollecitare la  Regione, che con RFI stipula e gestisce un contratto di servizio, a una rapida soluzione del problema, visto che le risposte dell’Assessore regionale  alla Mobilità e ai Trasporti Alfredo Peri del 25.11.2009 all’ interrogazione del sottoscritto, sono rimaste “lettera morta” .  

5)     In mancanza di risposte serie  sulla ultimazione dei lavori , non resta che segnalare al “ Gabibbo” o “Striscia la notizia”  questa vergogna nella Stazione di Rimini, la “ capitale “ del turismo della riviera romagnola con 15 milioni di presenze, dove i  disabili sono trasportati a mano sulle rotaie, essendo il sottopassaggio realizzato da 25 anni, per eliminare le barriere architettoniche,  ancora murato e senza ascensori.   

Ha risposto brevemente  l’Ass. Sadegholvaad per conto dell’Ass. Biagini, assente, al quale girerà l’interrogazione, dicendo che ho ragione.   




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