Tartassate dalla Giunta Gnassi-Brasini le prime e seconde case con le aliquote massime della TASI e dell'IMU. Le stangate sugli immobili dei riminesi aumentate in tre anni 50 milioni, dai 34milioni (ICI) del 2011 agli 83 milioni (IMU+TASSI) del 2014.

22/05/2014

Ritorna pesante la manovra tributaria della Giunta Comunale  con l’approvazione della maggioranza di sinistra, martedi sera in Consiglio Comunale, della TASI e dell’IMU per il 2014.
    
E’ stata approvata  l’applicazione della  TASI solo sull’abitazione principale  con l’aliquota massima praticabile del 3,30 per mille ( 2,5 per mille + lo 0,8 per mille per le detrazioni) rispetto alla aliquota base pari al 1 per mille, stabilita dal Governo..

Poiché il gettito della TASI stimato di circa 11.200.000 euro  concorre al finanziamento dei servizi indivisibili , quali, manutenzione strade, verde pubblico, illuminazione pubblica, trasporto pubblico locale, anagrafe elettorale, polizia municipale, gestione edifici scuole elementari e medie,  di cui beneficiano tutti i cittadini, non si comprende perché questo tributo debba essere pagato  solo dai proprietari della prima casa, con il rischio di essere “incostituzionale”.

E’, di fatto,  una  nuova imposta “patrimoniale mascherata” sulle 42.000 abitazioni principali, gravate dall’IMU  nel 2012,  che era stata   eliminata e rimborsata nel 2013 dallo Stato ai Comuni.  

Per le aliquote IMU, a parte quelle confermate del 2013, dopo i forti aumenti con le  addizionali comunali sulle aliquote base, vengono  ulteriormente aumentate :

le aliquote sui terreni agricoli dallo 0,76% allo 0.89% ;

le aliquote sulle “seconde” case dallo 0,99% al 1,04% ;

Da rilevare che per il 2014 è stata eliminata anche la maggiore detrazione di euro 50 per ciascun figlio del contribuente sull’abitazione principale (esistente negli anni 2012 e 2013) nonostante le difficoltà delle famiglie spesso con  figli  disoccupati a casa. Al riguardo è stato respinto un  nostro specifico emendamento per il suo ripristino.
 
Se, l’anno scorso, l’IMU, dopo l’eliminazione sulla prima casa, costò ai riminesi   circa 70 milioni di euro , quest’anno dovranno versare 13,4 milioni di euro  in più per  complessivi 83,3 milioni di euro di cui  :
al Comune 54, 1 milioni di euro ( 42,9 milioni di IMU  + 11,2 milioni di Tasi );
allo Stato 29,2 milioni  di euro ( IMU).

Sottolineo che dai 34 milioni di euro dell’ ICI  del 2011 siamo agli 83 milioni di euro ( IMU + TASI ) del 2014 con  la tassazione degli immobili che  a Rimini  ha subito l’ aumento di quasi 50 milioni di euro,  oltre il 150% in appena tre anni !

Questo, grazie al Sindaco Gnassi e al “bravo” Ass. Brasini che hanno approvato e applicato nel Comune di Rimini le aliquote IMU e TASI  tra le più care d’Italia, aumentando al massimo possibile, come quest’anno, le aliquote base sulla prima casa e sulle seconde case, oltre a mantenere le  aliquote già notevolmente aumentate sugli altri immobili..

Senza tenere presente la grave recessione economica che colpisce le famiglie e le imprese  costrette ad indebitarsi con le banche per pagare le rate di IMU e TASI e a privarsi delle risorse necessarie, oggi, per la sopravvivenza.

 
 

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