La chiusura del Ponte di Tiberio non si può improvvisare! Il rischio è la paralisi della città.
Con l’approvazione dello sfondamento di Via Tonale sulla Statale 16, utile soprattutto  ai veicoli sulla Circonvallazione, provenienti da sud, per raggiungere il quadrante urbano  San Giuliano - Rivabella, il Sindaco Gnassi non può pensare di chiudere il Ponte di Tiberio.

Le conseguenze sarebbero l’intasamento della Via Matteotti- Via Dei Mille- Via Roma, già paralizzate durante le manifestazioni fieristiche,  della Via Tripoli, della Via Marecchiese.

C’è un traffico di penetrazione dalle frazioni e dai quartieri della città verso il centro storico per usufruire di servizi, di attività commerciali, di relazioni , che non può essere costretto ad attraversare tutta la città, pena la sua paralisi e l’inquinamento ambientale.

Invece di pensare alla fluidificazione del traffico con l’eliminazione dei semafori agli incroci,  esempio Via Carlo Zavagli o via Gambalunga , con il rischio di incidenti,   sarebbe  bene, intanto, progettare e realizzare quelle rotatorie fattibili sulla Via Roma, all’incrocio con la Via Dante, con la Via Bastioni Orientali, con la Via Tripoli ( con sottopasso), che in Consiglio Comunali chiedo da anni.   

Per procedere alla chiusura del traffico veicolare sul Ponte di Tiberio, innanzitutto, bisognerebbe  conoscere i dati sui conseguenti flussi di traffico , tutt’ora mancanti, su Via Matteotti-Via Dei Mille-Via Roma,  sulla Via Tripoli, sulla Via Marecchiese-Via Valturio, realizzare, prima,  altri interventi essenziali,  come il  nuovo Ponte di attraversamento del Marecchia dalla Via Tonale all’INA Casa, e nuovi  parcheggi di attestamento.  

La chiusura del Ponte non può essere il frutto dell’improvvisazione, come fu già la chiusura, 5 anni fa, del Ponte di Tiberio e della Circonvallazione Occidentale dalla rotatoria “Valturio” a Via Olivieri, per lo spostamento dei banchi del mercato ambulante e il recupero del “fossato” della Rocca malatestiana, voluta ostinatamente dall’allora  Vice Sindaco Melucci e poi revocata  a “furor di popolo”.

Teniamo presente, inoltre, che la pedonalizzazione del Ponte,  purtroppo , dovrà  continuare a fare i conti con l’attraversamento  dell’incrocio con la Circonvallazione Occidentale e  la Via Bastioni Settentrionali, su cui transitano 10.000 veicoli al giorno, in direzione monte-mare.

Ricordo, nell’occasione, che il Ponte di Tiberio per 2000 anni è stato l’unico collegamento da nord della Via Emilia con la Città, fino agli anni ‘30, con la realizzazione,  nel ventennio fascista, del Ponte dei Mille ( ex 28 Ottobre), della Via Matteotti (ex 28 Ottobre)  e l’apertura della Via dei Mille nel Borgo Marina. Sempre negli anni ‘30, dopo la realizzazione della Via Tiberio, era previsto un altro Ponte, alternativo a quello di Tiberio.       

 
 

Tags: