Casette dell'Acqua: realizzate dal Comune con i soldi pubblici invece che dal "privato" a zero costi per la Pubblica Amministrazione.
22/11/2013
 
Il Comune ha approvato nel Novembre scorso un Protocollo di Intesa con Hera Spa, Romagna Acque Spa, Amir Spa e Adriatica Acque Srl (partecipata di Hera) per la realizzazione della Casa dell’Acqua presso il  Vilaggio 1° Maggio e della Casa dell’Acqua presso il Parco Giovanni Paolo II° ( ex Parco Ausa) con un costo totale previsto di 48.158 euro, di cui 11.588 euro a carico del Comune di Rimini , 12.100 di Romagna Acque ,12.100 di Amir Spa, !2.100 euro di Adriatica Acque Srl, e con a carico di Hera di alcuni lavori di predisposizione e funzionamento delle strutture.

Sono inoltre a carico del Comune i costi una tantum per gli allacci delle utenze stimati di 2000 euro e la spesa annua di 2.300 euro per i consumi elettrici e idrici.

Le Case dell’Acqua erogano l’acqua della rete idrica locale liscia ( gratuita) o gassata ( al prezzo di 5 centesimi di euro) a temperatura ambiente o refrigerata, con l’obiettivo di incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto, buona ed economica, in sostituzione di quella minerale in bottiglia.

Una nota e qualificata azienda privata del nostro territorio  propone da un paio d’anni ai Comuni di tutta Italia l’installazione di Case dell’Acqua- Fonte Alma, progettate con eco-design, a un costo zero per le Amministrazioni Pubbliche e a un costo per l’utenza di 5 centesimi di euro al litro.

L’Acqua di queste Casette Fonte Alma , rispetto a quelle del Comune, è  micro-filtrata per ottenere un’acqua di buon sapore con una tecnica che elimina il cattivo odore del cloro e le eventuali impurità presenti nella rete idrica, mantenendo inalterati i suoi contenuti di sali minerali, è refrigerata e anche frizzante. E’ l’unica, con la Certificazione Igienica dell’Istituto per la Qualità Igienica delle Teconologie Alimentari (Tifq).

I costi di manutenzione di queste Case dell’Acqua  sono totalmente a carico dell’Azienda privata.  

Questa azienda privata riminese, dal 2010 ad oggi, ha installato 400 Case dell’Acqua in tutta Italia, il 50% delle 817 attuali, di cui una cinquantina in Regione, compresi i Comuni nella nostra Provincia di Riccione, Cattolica, Bellaria, Coriano, San Clemente, San Leo, ecc e altre nelle zone terremotate dell’Emilia.


 
 
Non si comprende perché il Comune  di Rimini ha preferito spendere 11.858 euro per installare le Case dell’Acqua del Villaggio 1° Maggio e del Parco Giovanni Paolo II° , oltre ai costi dei consumi idrici ed elettrici, quando una azienda privata del nostro territorio propone pubblicamente ai Comuni l’installazione e manutenzione delle Case dell’Acqua a costi zero per le Amministrazioni Pubbliche.

La Ditta privata ha pure presentato ufficialmente al Sindaco  Gnassi e all’Assessore Visentin la proposta di 10 Casine dell’Acqua a titolo gratuito sul nostro territorio, ma non ha  ottenuto risposta.  

Il risultato è che le spese sostenute dal Comune di Rimini e dagli altri soggetti pubblici Hera Spa, Romagna Acque Spa, Amir Spa, Adriatica Acque Srl , per le due Case dell’Acqua, alla fine ricadono a vario titolo a carico dei cittadini.

Ho chiesto ieri sera in Consiglio Comunale con  una interrogazione al Sindaco le ragioni di questa “preferenza”, incomprensibile per i costi  a carico del Comune e della Collettività e per le risorse che si potevano risparmiare .

Ha risposto l’Ass. Visentin, al posto del Sindaco ( presente),  senza però dare spiegazione di questa scelta dell’Amministrazione Comunale che produce di fatto un danno economico al Comune .

Ribadisco solo che l’acqua micro filtrata, di buon sapore, senza il puzzo del cloro,  è una qualità specifica  delle Case dell’Acqua Fonte Alma, ed è corretto informare  che l’acqua delle cosiddette Case dell’Acqua del Sindaco, è la stessa della rete idrica ( non di “fonte” come ha detto  erroneamente l’Assessore), per rispetto verso i cittadini, in particolare gli anziani, che sono convinti sia migliore di quella del proprio rubinetto, e pure costretti a pagare il costo di queste ” casine”.     
   



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