Emergenza fognature e allagamenti: Gnassi e la sua maggioranza respingono gli interventi chiesti da Renzi.

23/07/2013

Giovedi sera, ad un mese dal nubifragio del 24 giugno scorso,  si è tenuto il consiglio tematico, da me richiesto,  sui  gravi danni provocati dagli allagamenti  alle attività, ai negozi, alle abitazioni, e sullo stato di attuazione del Piano di Salvaguardia della Balneazione.

Il nostro sistema fognario con la tempesta d’acqua è collassato in modo più esteso e distruttivo di quanto avvenuto in passato con temporali di minore intensità, tant’è che la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per disastro colposo.

Sono anni che si ripetono gli allagamenti nei negozi di Via Castelfidardo dopo il rifacimento nel 2002  della fognatura collegata alla Fossa Patara,  nelle case e garage di Via S.Chiara con promesse d’intervento senza seguito dalla Amministrazione Comunale, nella zona di Piazzale Kennedy, lungo via Fiume, con danni ad attività,  alberghi, garage,  nell’area delle Industrie “Valentini alla confluenza del Mavone con l’Ausa, in quasi tutti i sottopassi della città.

Questa volta, l’acqua piovana e di fognatura ha invaso addirittura i negozi del centrale Corso d’Augusto

Una donna di 89 anni, a Covignano,  ha perso addirittura la vita travolta nella sua casa dalla fiumana di acqua e fango proveniente dai terreni confinanti e per cause sulle quali la Procura della Repubblica ha aperto una indagine con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Per questo , con un odg, chiedo al Sindaco e alla Giunta   :

1)     Di verificare se il Comune e/o altri Enti Pubblici hanno rilasciato regolari autorizzazioni per la edificazione e “sistemazione “ dei terreni circostanti la casa della donna deceduta in via S.Cristina, per la tombinatura dei fossati  e in particolare di quello “tombinato” davanti il Carcere, sul quale è stato costruito un muro a supporto della cancellata che ha causato l’effetto “diga”;



 
 
2)     Di mettere in sicurezza le case di Via S. Cristina, devastate dagli allagamenti, con interventi di propria competenza, o degli altri soggetti responsabili  quali Provincia, Consorzio di Bonifica, Carcere, o di Privati;

3)    Di comunicare agli oltre 300 cittadini che hanno presentato all’URP il modulo di dichiarazione danni a seguito dell’evento calamitoso come il Comune intende procedere nelle pratiche di richiesta e rimborso dei danni, in particolare  dinnanzi a necessità ed emergenze che richiedono provvedimenti pronti e agevolazioni concrete, senza  “palleggiare” o rinviare responsabilità e decisioni al Governo e alla Regione sull’accoglimento o no dello stato di calamità naturale ;

4)    Di eliminare urgentemente una volta per tutte le criticità ricorrenti della rete fognaria in Via Castelfidardo, Via Santa Chiara, Via Fiume e presenti nel territorio comunale;

5)    Di documentare l’orario di apertura delle paratie degli scarichi a mare delle acque fognarie nel pomeriggio del 24 giugno, per accertare se sono state aperte in ritardo da Hera dopo il picco maggiore di piovosità e dopo l’insufficiente ricezione delle fogne;

6)    Di procedere urgentemente con la realizzazione delle grandi vasche di prima pioggia e di laminazione sull’ex torrente Ausa per la salvaguardia della balneazione e per garantire la sicurezza idraulica del centro storico;

7)    di finanziare gli interventi del Piano di Salvaguardia della Balneazione “ottimizzato” riducendo i previsti e notevoli aumenti sulle tariffe dell’acqua,   ricorrendo ai finanziamenti regionali, statali, comunitari;   

8)    di approvare il Piano comunale delle Emergenze  per disporre delle previste  procedure di urgenza e di allertamento  e che doveva  già essere adottato entro il mese di ottobre 2012 e rendere efficiente il Gruppo volontari della Protezione Civile Comunale con quella dotazione di risorse e mezzi indispensabili ( risultati mancanti) per rispondere con prontezza ed efficacia alle richieste di intervento.



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