Ricostruzione Teatro Galli: doveroso risparmiare 10 milioni di euro. No ai 2 piani interrati. Si alla salvaguardia dei ritrovamenti archeologici e della Storia di Rimini.

23/04/2013

L’intervento preliminare di natura archeologica per la ricostruzione del Teatro Galli ha evidenziato con le operazioni di scavo, avviate un anno fa, nella sala del teatro, la presenza di notevoli reperti archeologici, precisamente, in corrispondenza della torre scenica, a quota – 1,40 dal piano di campagna,   pavimentazioni e tombe romane, e in corrispondenza della platea, a quota -0,20 pavimenti  in cotto e muri polettiani

A causa di questi ritrovamenti, non è stato possibile proseguire gli scavi previsti, dovendosi attendere la necessaria autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, la spesa per questo primo intervento è aumentata da 500.000 a 650.000 euro a causa di due perizie di variante, e i lavori non hanno potuto essere ultimati nel termine stabilito (marzo 2013 ) per consentire l’avvio delle opere di costruzione della struttura del teatro ( 2° intervento) previste nel maggio 2013.

Sottolineo che il progetto prevede uno scavo di profondità di m. 4,50 sotto il pavimento della platea e uno scavo di 10/15 metri sotto il palcoscenico con due piani interrati  ( x camerini e magazzeno).

Lo sbancamento di 10/15 metri sotto il palcoscenico, spazza via i reperti archeologici e le preesistenze del teatro ottocentesco tutelati dal vincolo archeologico (D.M. 1915) che si estende su tutta Piazza Malatesta e dai vincoli archeologico e architettonico ( D.M. 1991 e 1992 ) sul Teatro.

La realizzazione dei due piani interrati comporta inoltre una maggiorazione della spesa di 10 milioni di euro  ( da 20 a 30 milioni di euro ) nella ricostruzione del teatro, non indispensabile, visto che quegli spazi si possono ricavare lateralmente nella sala.    

Per questo ritengo che nella ricostruzione del Teatro Galli, l’Amministrazione Comunale debba  evitare la realizzazione dei due piani interrati  con lo sbancamento di 10/15 metri sotto il palcoscenico per salvaguardare le testimonianze della Storia della nostra Città, visto che ci sono Teatri in regione (Parma) che hanno conservato la parte sotterranea, l’hanno  resa visitabile e funzionano ottimamente su palcoscenici ottocenteschi.

E’ doveroso, inoltre, risparmiare una decina di milioni, che potrebbero essere destinati ad altre opere pubbliche e non unicamente sul Teatro, come  da due anni sta avvenendo, viste le scarse risorse del Bilancio Comunale.

Dinnanzi, poi, agli intendimenti dell’Amministrazione Comunale di variare  il progetto esecutivo per il retro del teatro con un palcoscenico interno-esterno  su Piazza Malatesta,  ritengo che questo progetto oltre ad essere difficilmente funzionante ( spazio vasto, acustica, ecc.) aumenterà ulteriormente le spese di ricostruzione del teatro.
 


 
 

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