L'urbanistica-farsa del Comune di Rimini

27/03/2013

Il voto contrario ai due piani particolareggiati “ Celle “ e “ Via Borghi “ da parte del Sindaco e della sua maggioranza di sinistra è stato motivato politicamente perché nei due piani attuativi del PRG  non si rilevano sostanziali ed evidenti elementi di coerenza e compatibilità con le finalità descritte dal cosiddetto Masterplan Strategico.

Puntualizzo che il Masterplan è solo un atto di indirizzo e ribadisco che non è uno strumento di pianificazione urbanistica,  come da L.R. ER 20/2000, tantomeno sovraordinato al  PRG -PSC-RUE.

Quindi le valutazioni mediante la cosiddetta “ matrice di controllo” in relazione agli obiettivi del Masterplan, non hanno senso giuridico , in quanto si basano su criteri di valutazione personali e politici, privi di qualsiasi livello di legittimità e carichi di discrezionalità non regolamentata.

Resta inoltre il richiamo nelle Delibere  alle Norme Transitorie del PSC,  in base alle quali i due piani particolareggiati  “non sono considerati in contrasto con il PSC del Comune di Rimini, perché rispettano le condizioni poste dall’art.1.13, comma 6, lett. C delle norme transitorie di attuazione dello stesso PSC  “.

Ebbene le suddette Norme, adottate come “legittime “  dalla maggioranza di sinistra il 29.3.2011 ( Gnassi, Segretario del PD) ,   per ragioni elettorali, riguardanti i piani presentati per l’approvazione prima del 1.7.2010,  oggi  sono state disattese sempre  dalla maggioranza di sinistra ( Gnassi,  Sindaco) .   

Insomma, ritengo che  siamo difronte all’ incertezza del diritto, tant’è che Gnassi prospetta una variante al vecchio PRG che potrebbe generare ulteriori problemi di legittimità.

                                                
 
 

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