Lo scarico fognario dell'Ausa a Marina Centro, problema ancora da risolvere.
04/03/2013
 
La presentazione, questa mattina, in Commissione Consigliare del progetto dell’Arch. Benedettini, di una vasca lineare di 7 km., con il posizionamento di scatolari sotto la sabbia,  adiacente al marciapiede del lungomare , con la funzione di raccogliere le piogge miste alle acque nere, merita attenzione e riflessione da parte dell’Amministrazione Comunale.

Il Piano Generale del Sistema Fognario, approvato dal Consiglio Comunale il 16.2.2006,  che prevedeva la separazione delle reti limitatamente a Rimini Nord, è stato modificato sostanzialmente 4 anni dopo, il 18.2.2010, con l’approvazione dell’Atto di Indirizzo che prevede la separazione totale delle reti fognarie bianche e nere ad esclusione del Centro Storico della città che mantiene l’attuale struttura fognaria mista.

Successivamente il 15.12.2011 è stato approvato il Consiglio Comunale ha approvato il Piano per la Salvaguardia della Balneazione, quale Piano stralcio del Piano Generale del Sistema Fognario, con l’individuazione degli  11 interventi prioritari, da  realizzare in cinque anni, a Rimini Nord, Rimini Centro, Rimini Sud per una spesa di circa 137 milioni di euro, di cui non finanziati  circa 80 milioni di euro, da realizzare in cinque anni.

A tutt’oggi resta, però,  da decidere  cosa fare per impedire lo scarico in mare del  Canale Ausa, che rappresenta l’80% della fonte più inquinante di Rimini Centro e Sud.

Rimane sulla carta l’indicazione generica della realizzazione di una condotta sottomarina, per scaricare al largo l’acqua inquinata, durante e dopo la pioggia, con un impianto idrovoro e vasche di accumulo.  

Ricordo, che lo stesso Ing. Minarelli (allora dirigente di Hera) , nella Commissione del Maggio 2012, sul problema dello scarico dell’ex torrente Ausa, alle mie osservazioni critiche rispose che era necessario un ripensamento, che la realizzazione della condotta sottomarina deve comportare un dibattito pubblico sulle scelte da adottare.

Sul problema dello scarico dell’Ausa, a Marina Centro, visto fino ad ora le non risolutive  e costose proposte, ho chiesto, quindi, all’Assessore Visentin, un confronto tecnico sul Progetto Benedettini, almeno dal Porto a Piazzale Tripoli, dei tecnici dell’Amministrazione Comunale, assieme a quelli di Hera.

Anche, perché, non si è neanche più parlato di finanziare e realizzare le vasche di prima pioggia e di laminazione previste nell’area dei ferrovieri e in via Bramante, previste nel Piano di Salvaguardia della Balneazione.

Resta, inoltre, da valutare il rapporto costi/benefici degli interventi  e  visto l’importanza che Rimini ha nel turismo balneare, regionale e nazionale, prevedere un Accordo di Programma con la Regione e con lo Stato  per ottenere quelle fondamentali risorse nazionali, regionali e dei Fondi Europei da destinare alla realizzazione del Piano Fognario.  

 
 

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