Bilancio 2011 di Aeradria: le gravissime relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Occorre una svolta: Bando Pubblico al capitale privato.
03/08/2012
 
Il Bilancio 2011 di Aeradria  evidenzia la grave situazione finanziaria della Società.

Ma è ancora più grave quello che scrive nella sua relazione il Collegio Sindacale, secondo cui :  

 “ la Società  non è più in grado di onorare gli impegni con il maggior vettore, né quelli più in generale, con i fornitori, l’Erario, gli Istituti Previdenziali ecc .”

“ le operazioni di controllo delle poste di bilancio, sia quelle di competenza della Società di Revisione legale, sia quelle di pertinenza del Collegio Sindacale, sono state rese notevolmente difficoltose dalla mancata e/o incompleta  consegna, in alcuni casi, dei documenti di supporto, peraltro, reiteratamente richiesti”;

“ è del tutto evidente l’assoluta necessità di porre in essere nelle vie brevi, e comunque non oltre il 10.9.2012, tutte le necessarie e concrete misure per scongiurare il verificarsi di una acclarata ed irreversibile insolvenza e ricondurre la situazione in essere in termini di normalità”

“il Collegio Sindacale, stanti le numerose incertezze emerse dagli approfondimenti effettuati dai soggetti preposti al controllo, ritiene, non sussistano le condizioni per esprimere ai Soci un giudizio sul Bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2011”.

I medesimi rilievi emergono dalla relazione della Società di Revisione:

la mancanza di elementi probativi a supporto delle valutazioni effettuate dagli Amministratori, anche in ragione della natura contradditoria di alcune informazioni a noi rese disponibili, non ci ha consentito di concludere se e in quale misura i suddetti crediti siano recuperabili” ;

non siamo in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione – da parte degli Amministratori – con il bilancio d’esercizio dell’Aeradria SpA al 31/12/2011"
 
Osservazioni:

In 20 anni di attività consigliare, non mi era mai capitato di leggere relazioni così gravi degli Organi di Controllo sulla gestione di una Società pubblica.

 
 
E’ incredibile che per fare luce sulla situazione di Aeradria sia stato necessario una  seduta di Consiglio Comunale tematico, il 2 Agosto, chiesto da Consiglieri della minoranza, dove fra l’altro  sarebbe stato doveroso consegnare a tutti i Consiglieri le suddette relazioni dei Revisori per renderli consapevoli della situazione finanziaria e gestionale della società, prima della discussione, e dove sarebbe stato opportuno ascoltare il Presidente di Rimini Holding che detiene a nome del Comune di Rimini la partecipazione in Aeradria.

Soprattutto, in prossimità della scadenza del 19 Settembre prossimo,  imposta  dal Collegio Sindacale di Aeradria ,  per mettere in campo tutte le azioni possibili per evitare lo stato di insolvenza della Società, e di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.

Non c’è stata, invece,  la dovuta trasparenza da parte del Sindaco Gnassi , direi la responsabilità politica di informare con urgenza il Consiglio Comunale, dinnanzi a quella scadenza ultimativa per la sopravvivenza della società .

Indubbiamente sono pesanti le responsabilità degli Amministratori su un debito totale di 35 milioni ,  perdite pregresse di esercizio per 9, 5 milioni,  e nel 2011 per 2 milioni , fidi bancari da rimborsare per 9,5 milioni,  interessi passivi per  1 milione, debiti verso fornitori per 15 milioni, debiti vari per 6 milioni.   

Non  si può continuare con la richiesta di un nuovo aumento di capitale di 7 milioni fra i soci pubblici, ammesso che sia possibile per legge, dopo tre perdite consecutive d’esercizio, dopo quelli di 6 milioni nel 2010 e  nel 2011.

Occorre fare piena luce sui 20 milioni di investimenti, effettuati dopo il passaggio nel 2009 dell’aeroportto da militare a civile,  sulle spese triplicate ( fino a 6 milioni nel 2010) per promozione e marketing.

Non basta parlare, solo di aumento dei passeggeri a 920.000 e dell’indotto  per 970 milioni.

Ci vuole un cambio di strada, una svolta  nella gestione,  se si vuole la fiducia e i soldi dal sistema bancario e  degli operatori economici.

Per questo abbiamo proposto ieri sera in Consiglio Comunale, un chiaro segnale di apertura al capitale privato, con un Bando Pubblico agli investitori italiani ed esteri per un cambio radicale della gestione e del management, per intercettare risorse, per fare competere il nostro aeroporto sul piano internazionale, per un ritorno maggiore e sicuro sull’economia della nostra Provincia.


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