Renzi, proposta di delibera: regolamento Comunale per la disciplina dei phone center
13/03/2012
Ho presentato questa mattina alla Presidenza del Consiglio Comunale la proposta di deliberazione: ”Regolamento Comunale per la disciplina dei centri di telefonia o phone center“.

Nel territorio comunale di Rimini sono numerosi i phone center, tra questi, quattro si trovano nel Borgo Marina, a poca distanza l’uno dall’altro,  nello spazio di appena 50 metri, creando problemi di invivibilità, di degrado urbano e di insicurezza per i  residenti.

La Legge Regionale n.6 del 2007 ( Disposizioni in materia di distribuzione commerciale ) ha regolamentato i phone center come esercizi commerciali e ha delegato i Comuni di prevedere i requisiti igienico sanitari, necessari per l’esercizio dell’attività dei centri di telefonia e le misure dirette a tutelare la quiete pubblica e le condizioni di vivibilità delle aree limitrofe ai centri di telefonia.

Ricordo che analoga proposta di deliberazione di Consiglio Comunale l’avevo presentata   il 19.11.2007 ed era stata esaminata in Consiglio Comunale e Commissione con la predisposizione di una  Bozza di regolamento, poi accantonata, a seguito di  Sentenza della Corte Costituzionale n.350/2008 che stabiliva come illegittimo l’inquadramento dell’attività dei phone center nell’ambito della legislazione sul “commercio” , come fatto dalle Regioni  Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, invece di quello della “ comunicazione elettronica” riservata alla competenza dello Stato.
 
 
La Legge 155/2005, prorogata in merito dal D.L. 248 del 31.12.2007 sino al 31.12.2008  e dal  D.L. 225 del 29.12.2010 sino al 31.12.2011, prevedeva che l’attività dei phone center fosse subordinata ad apposita autorizzazione rilasciata dalla locale Questura in un’ottica di misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale.

Poiché nel Decreto Legge 29 Dicembre 2011, n.216  ( Decreto “ Milleproroghe”) non è stata prevista alcuna proroga dell’obbligo di licenza del Questore a carico degli esercizi di telefonia e internet, a decorrere dal 1° Gennaio 2012 ritorna ad avere efficacia la vigente normativa regionale e la competenza delegata ai Comuni in merito al procedimento autorizzatorio per lo svolgimento dell’attività dei centri di telefonia.

Per questo, alla luce delle note situazioni problematiche, ho  provveduto ad alcune necessarie riformulazioni della precedente bozza di Regolamento che attualmente è costituito da 12 articoli.

In particolare :

all’art.6  ( Divieto di svolgimento di altre attività abbinate ai medesimi locali ).
Ho contemplato la possibilità di svolgere solo attività connesse ai phone center, quali telefax, fotocopie, vendita di schede telefoniche, ricariche telefoniche, escludendo l’installazione di distributori automatici di alimenti e bevande che da servizio accessorio corre il rischio di diventare attività principale, come avviene con i distributori automatici di caffè.

all’art.7 ( orari di apertura )
Poiché a seguito delle leggi di liberalizzazioni degli orari, i tempi di apertura dei phone center sono senza limiti, fino alla mezzanotte e oltre, ritengo opportuno che il Comune per tutelare la quiete pubblica e le condizioni di vivibilità dei residenti che abitano nelle case sovrastanti e adiacenti, possa emettere una ordinanza al fine di limitare gli orari di apertura, in particolare nelle ore notturne.

all’art.9 ( indicazioni operative per la tutela della quiete pubblica  e della vivibilità delle aree limitrofe ai phone center).
Responsabilizzo il titolare del phone center ad adottare ogni accorgimento utile per il rispetto del decoro urbano, invitando la clientela ad evitare la sosta prolungata sugli spazi pubblici antistanti (marciapiedi, strade ecc.) e/o adiacenti gli esercizi suddetti, che causa una sorta di “occupazione” dei marciapiedi.



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