Gnassi è la fotocopia del suo predecessore Ravaioli: continua la vecchia politica delle nomine negli enti e nelle società pubbliche.
07/10/2011
L’atto di indirizzo per le nomine dei rappresentanti del Comune preso Enti, Aziende ed Istituzioni attribuite al Sindaco, approvato ieri sera in Consiglio Comunale dalla maggioranza di centro sinistra  è sostanzialmente la fotocopia di quello precedente che consente al Sindaco di continuare a fare le nomine nei CDA delle società pubbliche e negli enti anteponendo gli interessi di partito alle competenze e alle professionalità e senza rispetto per i diritti di tutti i cittadini.  

Per impedire il perpetuarsi di questa gestione del potere ho presentato cinque  emendamenti per chiedere regole certe uguali per tutti, trasparenza, riconoscimento prioritario delle capacità professionali.

Invano, il Sindaco e la sua maggioranza li hanno respinti in blocco, insieme ad altri emendamenti dei consiglieri di minoranza, con la logica arrogante “abbiamo vinto le elezioni, il Sindaco fa quello che vuole “ , alla faccia di tante belle parole sulla coesione sociale , sulla condivisione, sul Comune- casa comune.

 1° Emendamento art. 4-  Procedimento di nomina :
E’ inutile prevedere che  il Sindaco renda noto annualmente e pubblicamente le nomine e le designazioni di sua competenza da effettuarsi presso Enti, Aziende ed Istituzioni  e che i cittadini interessati possano avanzare  le candidature , quando poi “ il Sindaco può prescindere dalle proposte di candidature pervenute “   
E’ un modo per far perdere tempo ai cittadini e prenderli in giro, senza considerare che è illegittimo nominare persone che non hanno fatto domanda di partecipazione sul bando emesso dal Sindaco per la copertura dei posti che si rendono vacanti presso gli enti ed aziende.

 
 
2° Emendamento art.5 – Requisiti Generali  
Fra i requisiti generali , per ragioni di trasparenza, sarebbe stato bene chiedere la dichiarazione di eventuale appartenenza ad un partito politico o ad una associazione .
                                                                                                                              
3° e 4°Emendamento art. 6 – Requisiti culturali e professionali  
La competenza politico amministrativa non può essere considerata un elemento prioritario, in quanto non può sostituire alcun titolo di studio o esperienze professionali e queste non possono essere rimesse  alla valutazione “ in linea di massima “ del Sindaco.

5° Emendamento art. 11 Atto di nomina o di designazione
L’atto di nomina, invece di limitarsi all’annuncio nella prima seduta utile del Consiglio Comunale  delle generalità della persona nominata, dovrebbe essere proposto preliminarmente al Consiglio Comunale per la sua approvazione e/o parere indicando i motivi della scelta e  per ragioni di trasparenza e di valutazione collegiale.

La conclusione:  non c’era bisogno di aspettare 100 giorni per approvare questo  primo atto politico amministrativo del Sindaco Gnassi , che non a caso porta la data del 30 Giugno 2011, e che è la riproduzione alla lettera di quello adottato dal precedente Sindaco Ravaioli.

Il Sindaco Gnassi, come Ravaioli, nomina chi vuole , privilegia il potere personale e la tessera di partito,  mettendo in secondo piano la competenza professionale e i diritti dei riminesi e il buon funzionamento degli Enti e delle Società totalmente o parzialmente pubbliche che scaricano sui cittadini l’aumento delle tariffe, l’inefficienza dei servizi, le perdite di esercizio.

Al di la degli annunci, Gnassi è il continuatore della vecchia politica.



Tags: