Renzi, dieci anni di battaglie per il Borgo Marina, mentre Lombardi non ha mai fatto niente !
04/10/2011
Ancora una volta l’unica preoccupazione di Marco Lombardi è quella di denigrare Gioenzo Renzi,  utilizzando strumentalmente, perfino, i problemi del Borgo Marina, che non conosce minimamente e di cui non si è mai interessato.

Adesso sostiene una Associazione , promossa nel 2007 dalla CNA , (rappresentata dal sig Bastianini e dalla sig.ra Zoli, fra l’altro neanche residenti nel Borgo Marina, uno abita al Ponte Rotto, l’altra a Miramare), a cui aderiscono alcuni negozianti extra comunitari, che si fa viva solo per contrastare, con la complicità del Sindaco, le iniziative di residenti e commercianti  che vogliono controlli e sicurezza nel Borgo Marina e dicono no al  degrado, al ghetto afro asiatico, alla centrale di rifornimento dell’abusivismo commerciale.

A differenza di Lombardi, residente a Verucchio, estraneo non solo fisicamente,  abito nel cuore del Borgo Marina da oltre 50 anni, precisamente dal 1955, ne conosco personalmente i problemi,  incontro  e discuto con i vicini, residenti e commercianti, e da  11 anni me ne faccio  carico continuamente, sottoponendoli all’attenzione del Consiglio Comunale e  della Amministrazione Comunale.

Mi sono sempre battuto contro la formazione del ghetto afro asiatico, dovuto alla concentrazione, ormai esclusiva, di attività gestite da extra comunitari, e  all’insediamento della Moschea, perché con il ghetto  è  stata snaturata l’identità italiana e riminese del Borgo Marina ( risalente al 1100), non si è favorita l’integrazione degli stranieri , che dopo dieci anni di presenza non parlano  ancora l’italiano, e le cui attività andrebbero spalmate sul territorio, ma si è creata solo una grave situazione di disagio, di insicurezza, di illegalità, di degrado  urbano.

 
 
Alla luce di questa esperienza sul campo, come Consigliere Regionale, nel 2007, ho  anche  presentato una Proposta di Legge di modifica alla liberalizzazione del commercio della vigente “Legge Bersani“ , per cercare di impedire la concentrazione di attività gestite da extra comunitari ed evitare la formazione dei ghetti in alcune zone del territorio comunale.   

La mia  proposta introduceva per gli stranieri residenti in Italia, che desiderano aprire e gestire un esercizio commerciale, il requisito della conoscenza della lingua italiana,  e la possibilità consentita ai Sindaci di chiudere o trasferire in altre zone del territorio comunale, gli esercizi commerciali, la cui elevata concentrazione costituisce un pregiudizio per la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Bocciata, naturalmente, dalla maggioranza  consigliare di centro-sinistra.

Così, è  un decennio ( la mia prima Mozione consigliare  “ Salvaguardiamo e riqualifichiamo il Borgo Marina è stata discussa in Consiglio Comunale il 23.11.2001)  che chiedo all’Amministrazione Comunale controlli continuativi sugli esercizi commerciali del Borgo Marina, comprendenti phone center, internet point, alimentari, kebab, e soprattutto negozi di bigiotteria che nei mesi estivi funzionano come centrale di rifornimento di merce per i venditori abusivi sulla nostra spiaggia, alla luce delle pesanti irregolarità riscontrate con sequestri amministrativi e penali, quando i controlli sono stati effettuati.

Ho presentato nel 2008 il Regolamento Comunale dei Phone Center, recepito in buona parte dal Consiglio Comunale,  e che dovrà essere ripreso dopo la sospensione per le incertezze sulle competenze legislative.

E’ dal 2007 che chiedo al Sindaco controlli sull’immobile di corso Giovanni XXIII° destinato catastalmente ad uso ufficio ed invece utilizzato come Moschea  per centinaia di mussulmani e il suo trasferimento in un ‘altra zona della Città.

Fino alle  mie richieste, di  questa estate, di accertare il sovraffollamento delle case affittate agli stranieri e riempite all’inverosimile nelle ore notturne e di reprimere lo spaccio della droga ed eliminare i bivacchi costanti sui marciapiedi.
 
Non solo, oltre agli interventi per ripristinare la sicurezza, (ho lottato tre anni dal 2007 al 2010 per l’installazione delle telecamere ), la legalità, e la vivibilità, ho  indicato progetti per la riqualificazione urbana del Borgo Marina, a partire dalle sue vie, in parte attuati , oppure continuamente rinviati dal 2002 fino ad oggi come per le Vie Mameli e San Nicolò.

Mentre Lombardi non ha mai fatto niente per il Borgo Marina , per me sono stati dieci anni di impegno fattivo per il Borgo Marina, promuovendo assemblee pubbliche  all’Hotel Napoleon con abitanti e commercianti nel 2001, 2002 ,2005, 2007, 2011,  affrontando problemi e presentando  soluzioni, facendomene portavoce incessante in Consiglio Comunale con interrogazioni, mozioni, ODG,   organizzando banchetti di raccolta di firme vere ( 808 quelle consegnate al Prefetto e al Sindaco, ma in continuo aumento e ad oggi già superate le 900 ) per sensibilizzare tutti i riminesi, perché il problema del ghetto afro asiatico di Borgo Marina è di tutta la città, al di fuori di ogni appartenenza di partito e perseguendo il solo interesse generale.

Quindi niente catastrofismo, ma consapevolezza e semplice rappresentazione della realtà, con la quale convivono  gli abitanti di Borgo Marina, che non vogliono continuare a sopportare il degrado.

Sarebbe stato meglio che Lombardi, in tutti questi anni, invece di nascondersi nel suo ufficio di via Bonsi,  si fosse fatto vivo almeno qualche volta nel Borgo Marina per conoscere i suoi problemi, si fosse presentato ai nostri banchetti  per stare e ascoltare  in mezzo al popolo, invece di limitarsi alle solite squallide trame di partito, e di ridursi a fare passerella, durante la festa etnica, a braccetto di Gnassi.




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