SOS Borgo Marina: la situazione del degrado urbano รจ diventata insostenibile.
30/07/11 Nel Borgo Marina a seguito del concentramento di negozi afro-asiatici ( oggi 40) e dell’insediamento di un centro di culto islamico, si è consolidato un vero e proprio ghetto afro- asiatico con la scomparsa dell’identità italiana e riminese.
In questo antico Borgo di Rimini (risalente al 1100), con la perdita dell’identità, si è creata una grave situazione di disagio, di insicurezza, di illegalità, di mancanza di ordine pubblico, di degrado urbano, con cui i residenti devono convivere,  dovuta precisamente  :

1)  ai negozi aperti tutti i giorni della settimana e dell’anno , dal mattino presto fino a notte inoltrata, la maggior parte con la stessa  merce (collanine),   riforniti nei mesi estivi, quotidianamente,  da un TIR proveniente da Roma, e a cui fanno capo per l’acquisto decine di autofurgoni e di singoli venditori  sulle spiagge;
2) al peggioramento delle condizioni igieniche con i “cassonetti dei rifiuti” sempre ricolmi di imballaggi di cartone ,  gettati dai negozianti dopo lo “sballo “ della merce (made in China), e i rifiuti di ogni genere delle abitazioni,  gettati per terra ( vedi Via Mameli) ;
3) al fatto che nelle ore notturne, persone ubriache o non, schiamazzano, bivaccano, espletano i loro bisogni personali a ridosso delle case, litigano anche con spargimento di sangue ,come accaduto in Via Dei Mille, Via Mameli, Corso Giovanni XXIII°;
4)  ai marciapiedi che  sono ricoperti da centinaia di “mozziconi di sigarette” e di “sputi” ;
5)  alla ripresa dello spaccio della droga in Corso Giovanni XX° e via Mameli, di giorno e di notte;
 
 
6)   alla presenza di persone apparentemente nullafacenti che  stazionano in strada davanti ai negozi, seduti per terra sui gradini delle abitazioni  e degli stessi negozi con un atteggiamento di controllo sia sulle persone che sul  territorio;
7) all’esistenza di alcune case affittate a stranieri  che sono “riempite “ nelle ore notturne all’inverosimile (Corso Giovanni XXIII° e Via Gambalunga );
8)  all’insediamento, dal 2005, in una casetta  di 7 vani tra  piano terra e 1° piano , in Corso Giovanni XXIII°, destinata catastalmente ad uffici,   di un centro pubblico di culto islamico  a cui hanno accesso  centinaia di persone, a scapito della sicurezza  interna dell’immobile, e della mancanza all’esterno di spazi di accesso per le persone, di parcheggi per auto , moto, cicli, con relativo impatto di confusione e caos su Corso Giovanni XXIII° dinnanzi alle abitazioni , ai passi carrai occupati , soprattutto il venerdi dalle 12 alle 22 . La suddetta casetta, peraltro,  ospita anche   decine di persone che ivi  mangiano e dormono ;
9)  alla sede stradale delle  Via Mameli e  San Nicolo’   piene di buche e rattoppi,  senza marciapiedi, con illuminazione precaria, nonostante le previsioni di rifacimento nel Bilancio Comunale, approvate e sempre  rinviate dal   2002 ;
10) alla mancata fruizione delle due telecamere installate, che  non sono utilizzate come forma di controllo e per monitorare la situazione onde prevenire ogni forma di attività illegale.

In data 28.7.2011, ho, pertanto, presentato una interrogazione in Consiglio Comunale, con richiesta di risposta scritta, con la quale chiedo se  l‘Amministrazione Comunale non ritenga urgente,  con l’impiego della Polizia Municipale e  d’intesa con le Forze dell’Ordine, adottare provvedimenti e controlli per il rispetto delle regole, della legalità, e della civile convivenza nel Borgo Marina, al fine di :


1)    fare rispettare le normative vigenti alle numerose attività gestite da extra comunitari, riguardanti la regolarità della merce,  l’emissione dello scontrino fiscale, l’osservanza del Regolamento Comunale di Gestione dei Rifiuti, e il possesso dei requisiti igienico- sanitari delle singole attività. In merito alla raccolta rifiuti, sarebbe opportuno chiedere ad HERA di assicurare un adeguato servizio di raccolta differenziata, con particolare attenzione agli imballaggi di cartone, per evitare che i rifiuti delle abitazioni vengano gettati a terra;

2)   controllare le compatibilità edilizie e le condizioni igienico sanitarie delle case affittate a cittadini stranieri “riempite”, sembra, oltre misura   nelle ore notturne;

3) garantire l’ordine pubblico impedendo lo spaccio della droga, e i comportamenti antisociali quali  “risse”,  schiamazzi e  bivacchi notturni  ;

4)     verificare se è ammissibile l’utilizzo della casetta in Corso Giovanni XXIII° al n.100  come luogo pubblico di culto per centinaia di persone e  anche ad uso abitativo, anziché ad uso ufficio come previsto dalla destinazione catastale e in ordine alla sicurezza delle strutture. Si ritiene, comunque, necessario assecondare il trasferimento di questo  centro di culto islamico in un’altra zona della città,  più compatibile ed accessibile, per eliminare  l’impatto attuale  causato dalla moltitudine dei suoi frequentatori ;

5)   procedere, dopo anni di promesse, alla riqualificazione delle Vie Mameli e San Nicolo’, con la sistemazione della pavimentazione stradale  e  dei relativi sottoservizi, la realizzazione dei marciapiedi inesistenti, e il rifacimento della illuminazione precaria, per mantenere l’impegno già assunto in merito dalla Giunta Comunale con Delibera n.23 del 22.1.2002, e rinviato di anno in anno fino ad oggi;

6)   utilizzare le due telecamere con la video sorveglianza su Giovanni XXIII° per monitorare la situazione, anche se parziale, del Borgo Marina;

7)  spalmare questa concentrazione di stranieri sul territorio comunale, per favorirne l’integrazione ed eliminare ogni forma di disagio dei residenti e prevenire così, possibili situazioni di tensione sociale;

8)  intervenire urgentemente per la riqualificazione dell’intera zona e per migliorarne la vivibilità, al fine di evitare la fuga dei riminesi residenti e delle loro attività con la conseguente diminuzione del valore commerciale degli immobili.
 
Dinnanzi alle poche parole espresse in Consiglio Comunale dall’Assessore alla Polizia Municipale che ha riconosciuto la situazione problematica del Borgo Marina,  resto in attesa della risposta scritta per conoscere se e quali saranno   le azioni concrete dall’ Amministrazione Comunale per fare fronte al degrado in cui vive questa parte della città.
                                                                                                



Tags: