Un BILANCIO per tirare avanti senza indicazioni strategiche per il futuro di RIMINI
04/02/2011 Il bilancio di previsione del Comune di Rimini prevede spese correnti per 117 milioni di euro e spese per investimenti per 64 milioni di euro.

1° rilievo :

Si mantiene la pressione fiscale, tra le più alte dell’Emilia Romagna

E’ confermata, infatti, l’addizionale IRPEF nella misura del 3%° con un gettito previsto di euro 5.300.000-
Rimane l’imposta di scopo nella misura dello 0,5%° sulla base imponibile ICI con un introito previsto di euro 2.400.000.

Rimini è uno degli unici due capoluoghi in Italia (su 117) ad applicare una imposta di scopo. Solo una ventina di Comuni la applicano in tutta Italia ( su 8107 ), tra cui nella Provincia, Morciano e Misano.
 
L’ICI ammonta a 34.050.000  più recupero evasione sull’ICI per 1.050.000 euro.
Le entrate per permesso di costruire sono di 12.475.115 euro.

Le entrate  previste da sanzioni amministrative del Codice della Strada  sono 7.550.000.= Se i cittadini si comportassero correttamente e non ci fossero le multe il bilancio andrebbe in crisi.

 
 
La COSAP ( canone occupazione spazi ed aree pubbliche ) è di 2.750.000 euro, 750.000 in meno rispetto al 2010 per l’eliminazione dell’iniqua tassa sui passi carrai.

I servizi a domanda individuale (asili ,mense scolastiche, impianti sportivi, spettacoli ecc.) sono coperti dai cittadini nella misura del 48%.

La pressione finanziaria ,ossia la somma media pagata da ogni cittadino per tributi, tariffe sui servi pubblici, rimborso mutui, è di 576 euro pro-capite .
La pressione tributaria, cioè il carico fiscale pro-_capite pagato per imposte e tasse dai 140.000 riminesi ( anche quelli appena nati)  è di 357 euro.


2° rilievo:
Bisogna invertire il trend ad un accrescimento della pressione fiscale. La lotta all’evasione fiscale va bene ( 1.000.000 di euro) ma non è sufficiente. Bisogna ridurre, contenere la spesa corrente.

Se il Comune non inverte la rotta, l’imposizione locale rischia di diventare pesantissima con il procedere del federalismo  fiscale che lascia mano più libera ai Comuni sui tributi.

Prendiamo atto che quest’anno la spesa corrente (117 milioni) inizia finalmente a diminuire,  4 milioni rispetto al 2010, grazie alla riduzione di spesa sul personale, da noi continuamente richiesta, di 2.000.000 ( 3 dirigenti in meno, oggi 30 dirigenti e 1176 dipendenti) e alla esternalizzazione dei servizi (mense, asili, cimiteri)  su cui in Consiglio ci siamo trovati d’accordo.

Purtroppo restano inalterate le spese per il funzionamento della macchina comunale ammontanti a 60.922.761 che rappresentano il 52% della spesa corrente.
Si tagliano, invece, particolarmente,  manutenzione strade ( -1.600.000 euro) e verde pubblico (- 1.300.000 euro).

Mentre dovrebbero essere ancora maggiormente ridotte le spese per incarichi professionali di 969.999  euro visto l’organico di 30 Dirigenti che, a parte il Piano Strutturale e  particolari progetti, potrebbero fare a meno, di ricorre troppo spesso   alle collaborazioni esterne.  

Il debito del Comune aumenta da 146 a 150 milioni di debito.

3° Rilievo
E’ un dovere ridurre la spesa corrente, se vogliamo risparmiare risorse e capitalizzarle dirottandole sugli investimenti.

Per questo, durante la consigliatura:
 ci siamo opposti alla operazione Polo scolastico all’Ex Seminario che ci costa 17.000.000 di euro in dieci anni dal 2013 al 2023 più altri 12-15 milioni di euro tra spese di manutenzione e gestione per non avere nulla  in proprietà dopo 60 anni, quando con 20 milioni di euro avremmo realizzato la scuola media di Covignano (14 milioni)   e la scuola media Borgese di Via Tambroni (6 milioni) ;

chiediamo la restituzione di 1.800.000 ( previsti 3.600.000 ) dati alla Fondazione CARIM  nel 2007 per l’operazione Auditorium, altamente improbabile, oltre che   non necessario.

Abbiamo chiesto invano trasparenza sui mutui e sull’operazione Palacongressi ( la cui spesa è aumentata da 75 a 117 milioni di euro).

Dopo il crollo degli investimenti nel 2010 dai previsti 101 milioni ai 22 milioni di euro, i principali interventi dell’Amministrazione,  previsti per il 2011, dovrebbero essere la ricostruzione del Teatro Poletti con 11.500.000 euro  ( speriamo sia la volta buona !) e il proseguimento della Via Sozzi (13.000.000 di euro).

Non mi sembra molto come idee e progetti.

4° Rilievo
L’impressione che si ricava è quella di una citta “ ferma” senza strategie per il futuro (investimenti sulla riqualificazione della Marina, valorizzazione e rivitalizzazione del Centro Storico, trasporto pubblico, mobilità ecc.).

Dovrà essere compito della nuova Amministrazione risollevare Rimini dal piano inclinato sul quale è scivolata negli ultimi decenni.



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