Per scegliere il candidato a Sindaco del centro-destra: la parola, con un sondaggio serio, agli elettori.
27/01/2011 Pochi giorni fa, noi sottoscritti e gli altri membri del coordinamento provinciale PdL sostenitori della candidatura a sindaco di Gioenzo Renzi siamo stati bersaglio dell’ennesima polemica personalistica anti-Renzi apparsa sugli organi di informazione. Un membro del coordinamento che non è d’accordo con noi ci ha definito “irresponsabili”. Vorremmo chiedere come potremmo essere irresponsabili.
Noi sosteniamo la candidatura Renzi fin da settembre e non abbiamo mai cambiato idea, proprio perché riteniamo giusto il progetto politico che la sottende, che è un progetto di forte cambiamento rispetto alle passate gestioni fallimentari di centro-sinistra; cambiamento nei programmi, più coraggiosi, e nei metodi, più lineari e trasparenti. Rileviamo che chi non concorda sulla candidatura Renzi, viceversa, nel corso di questi mesi ha cambiato almeno sette o otto volte il candidato, che poteva essere chiunque, purché non Renzi, evidentemente. 
 
 
Spesso chi non sostiene la candidatura Renzi dice che la maggioranza del coordinamento non è convinta sul suo nome. Il problema è che all’interno del coordinamento provinciale, fino a quando non si terranno i primi congressi, siamo tutti dei nominati: 2/3 da Lombardi e 1/3 da Renzi, per cui per ora non ha senso parlare di maggioranze, ma, semmai, di sussistenza o meno di unanimità di vedute.

Noi semplicemente crediamo che la proposta politica di Renzi sia la migliore da proporre all’elettorato di centro-destra, che vuole cambiamento deciso, non continuismo con quel mondo politico che è compromesso con le passate e attuali amministrazioni di sinistra, rappresentate dall’ex parlamentare del Pd Vichi.

La proposta politica che definiamo “continuista” non è sostenuta, oltre che da Renzi e da noi nove, nemmeno dalla Lega, il nostro maggiore e più importante alleato.

Ci appelliamo pertanto al coordinatore Lombardi: lasci da parte il tatticismo inconcludente e perdente che lo porta a guardare a Vichi anziché abbracciare una proposta più radicalmente innovativa, lasci da parte l’acredine generata dall’appassionato e vivace scontro politico degli ultimi mesi e le incomprensioni personali che ne sono derivate.
 Proponiamo all’unanimità una candidatura di cambiamento forte come Renzi o, in alternativa, organizziamo un sondaggio. Non vediamo come il PdL possa temere di ascoltare la voce degli elettori.

A maggio voteranno infatti più di centomila riminesi e non solo i trenta membri del coordinamento provinciale.


Dott. Carlo Rufo Spina, membro del coordinamento provinciale PdL

Avv. Silvia Andruccioli, membro del coordinamento provinciale PdL




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