Alla tassa di soggiorno da 5 euro dico no senza se e senza ma. Su quella da 1 euro dico che dovrebbe essere solo l'extrema ratio.
20/01/2011 Proprio il turismo a Rimini ha bisogno di investimenti importanti  (ad esempio la riqualificazione del Lungomare, strade, parcheggi, verde, fognature, ecc. da cui il futuro turistico della città e dei nostri operatori non può più prescindere ).
Ma prima di ricorrere alla tassa di soggiorno, bisogna cercare di mettere in campo progetti capaci di ottenere fondi  dall’Europa, dallo Stato, dalla Regione.
E’ inoltre imperativo proporre delle collaborazioni mutualmente vantaggiose con i privati, come ad esempio ha fatto Riccione con il suo Lungomare.
Sarebbe auspicabile che il Governo prevedesse, naturalmente, per i Comuni turistici una buona compartecipazione all’IRPEF o all’IVA.
Solo se tutte queste strade fossero precluse o non bastassero, non sarebbe responsabile escludere a priori 1 euro di tassa di soggiorno.
Per Rimini, 1 euro di tassa di soggiorno, sarebbero 10 milioni di euro in più disponibili per gli investimenti.
Sarebbero 10 milioni di euro che non dovremmo rastrellare attraverso balzelli ingiusti per i residenti, da quello sui passi carrai, alle costanti tasse di scopo, che usiamo quasi solo noi.
E comunque, nel peggiore dei casi 1 euro, ( in base al quale- onestamente- un turista non decide certo la meta delle vacanze ); assolutamente non 5  euro! E se c’è un bel Lungomare non ha dubbi ….

 
 

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