Via Castelfidardo: le toppe d'asfalto sulla pavimentazione dissestata e pericolosa. La sordidà degli amministratori pagata sempre dai cittadini.
14/12/2010 Dopo la nostra  ultima interrogazione consigliare del 17.6. scorso in cui denunciavamo avallamenti e disconnessioni del selciato che rendevano via Castelfidardo pericolosa per pedoni e ciclisti, sono iniziati i lavori di sistemazione provvisoria con rattoppi di  asfalto.
Ricordiamo che la pavimentazione ex novo della strada, fu realizzata nel 2003,è costata 700.000.000 di lire e dopo  continui lavori di manutenzione per sette anni,  dovrà essere tutta  rifatta.
Abbiamo sollecitato ripetutamente, per sette anni, in Consiglio Comunale lo spostamento degli autobus  pesanti del trasporto pubblico nell’area della Stazione, essendo questi la causa principale dei danni alla pavimentazione (oltre 400 autobus al giorno del peso medio ciascuno di 10°/16 tonnellate).
 
 
Le risposte della Amministrazione hanno continuato ad eludere il problema sostenendo che l’opera era sta realizzata a regola d’arte , che erano sufficienti gli interventi periodici di manutenzione, che non era possibile modificare il percorso dei mezzi pubblici.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Peccato che a pagare siano i cittadini e non quegli amministratori, che nonostante le nostre denunce e proposte, hanno continuato a spendere inutilmente denaro pubblico,(che dovrebbe comportare una responsabilità patrimoniale ), senza adottare provvedimenti risolutivi.
Lo stesso discorso vale per il capolinea di San Girolamo.Fu realizzato nel 2000 con una spesa di 1 miliardo di lire, con l’autorizzazione temporanea di 3 anni  della Sovrintendenza di Ravenna. Avevamo chiesto che fosse realizzato alla Stazione ( centro intermodale) a cui avrebbero dovuto fare capo tutti i mezzi pesanti ( eliminando anche la sosta in Piazzale Gramsci) e da cui sarebbero dovuti partire per il centro storico i mezzi leggeri e non inquinanti ( pollicini).
 Oggi l’Amministrazione, invece di adempiere alla scadenza della Soprintendenza, (2003) prevederebbe di dirottare su San Girolamo alcuni mezzi pesanti “snodati” provenienti dalla rotatoria Clementini e da immettersi su via Dante per il ritorno. Poiché il raggio di curvatura è impossibile si prevede, anche,  il taglio del marciapiede dinnanzi a San Girolamo.
E i riminesi continuano,  ancora, a pagare…..


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