Sul piano delle reazioni, la più frequente è stata un mix tra una forte incredulità e una visibile indignazione. Tutti i Riminesi che hanno firmato ritengono sia veramente un’aberrazione pensare di demolire il Novelli per costruire un condominio. Rimini non merita questa ulteriore ferita, basta con la cementificazione selvaggia.
Molti Riminesi desiderano fortemente la ricostruzione del Teatro Galli, e molti non erano a conoscenza della storia ultracentenaria del Teatro Novelli, nato come spazio per la stagione teatrale durante la stagione turistica a fine ottocento, intitolato a Ermete Novelli nel 1911, e costruito in muratura nel 1935 dal Geom. Rondini e dall’Ing. Del Piano.
E queste sono le reazioni, le osservazioni e le indignazioni che trasmetterò al Sindaco Ravaioli, quando gli porterò le 3.500 firme raccolte.
Sono 3.500 firme contrarie alla demolizione del Teatro Novelli e alla costruzione di un condominio al suo posto di 2.383 mq, contrarie ad adottare, per il rifacimento del Galli, il progetto dell’Amministrazione Comunale più costoso di 11,7 milioni di euro rispetto al progetto Garzillo-Cervellati, contrarie alle varianti urbanistiche che privano senza alcun senso un altro tassello del patrimonio storico di Rimini, contrarie a questo modo di amministrare Rimini dove l’improvvisazione e gli interessi di pochi prevalgono sull’interesse di un’intera città.
Tra l’altro, proprio in riferimento a questo tema, e dopo gli accadimenti di queste ultime settimane, tra cui il commissariamento della Carim, - conclude Renzi - ritengo che il Sindaco Ravaioli e la sua Giunta, invece che pensare a demolire il Novelli, dovrebbero innanzitutto mettere da parte definitivamente l’idea di realizzare l’Auditorium, dal costo stimato di circa 40 milioni di euro, capire quanto prima se la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini è in grado di destinare un contributo economico alla ricostruzione del Teatro Galli e, in caso negativo, iniziare a studiare altre possibilità per reperire i fondi necessari.”