TRENITALIA: LA VENDITA UNILATERALE DELLE AREE ATTORNO ALLA STAZIONE, RISCHIA DI ESSERE PIU' UN'OPERAZIONE IMMOBILIARE CHE UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE PER LA CITTA'
27/10/2010 “Dinnanzi alla messa in vendita dalle Ferrovie dello Stato delle due grandi aree attorno alla Stazione, lungo la Via Monfalcone e la Via Roma, l’Ing. Mauro Moretti, A.d. delle F.S. e l’Ass. all’Urbanistica del Comune di Rimini, Roberto Biagini, hanno detto che sono strategiche per la Città.

Non oggi, ma nel 2004, durante il dibattito sulla collocazione del Palacongressi, ho sostenuto in Consiglio Comunale l’opzione della Stazione Ferroviaria, come la zona più congeniale per l’insediamento della struttura congressuale, perché facilmente raggiungibile in treno, senza aggravare i problemi della mobilità, perché zona baricentrica tra Marina Centro e Centro Storico, tra Nord e Sud della Città.
 
 
L’operazione, da me caldeggiata, non riguardava solo il Palacongressi, ma prevedeva un’ampia riqualificazione urbana, con la riduzione delle superfici residenziali previste (45.000 mq. del PRG), la realizzazione del Centro Intermodale del trasporto pubblico ferro-gomma, un grande parcheggio multipiano interrato, la riqualificazione delle attrezzature sportive, la valorizzazione dell’area circostante (Ferrovie Padane e riscoperta dell’Anfiteatro), i miglioramenti alla viabilità.

Al riguardo, proponevo il prolungamento della Via Bastioni Orientali fino a Piazzale Kennedy (senza intaccare il Parco E. Renzi), per un nuovo collegamento con la Marina Centro e per alleggerire il carico di traffico sulla Via Tripoli; inoltre la realizzazione di un sottopasso con sovrastante rotatoria all’incrocio tra la Via Roma e la Via Tripoli.

La mia proposta, tramite mozione, venne bocciata dalla maggioranza di centro-sinistra, motivata anche dal fatto che era oltremodo difficile trattare per l’acquisizione delle aree con le Ferrovie dello Stato, il cui patrimonio immobiliare era gestito in quegli anni dalla Società Metropolis, di cui era stato Amministratore Delegato, l’Ing. Mauro Moretti.

Ora, sempre l’Ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle F.S., dichiara che sarebbe stato preferibile vedere il Palacongressi nell’area della Stazione e che con la vendita delle aree, Rimini potrebbe risolvere i problemi della viabilità.

Quello che mi lascia veramente perplesso è che le Ferrovie dello Stato, privatizzate ma di proprietà pubblica (Il Tesoro),  mettano in vendita delle aree strategiche per Rimini, (100.000 mq.di superficie al prezzo base di 25 milioni di euro), senza neanche un minimo incontro o accordo con il Comune sulle previsioni urbanistiche e sulle destinazioni per la   pubblica utilità, quasi si trattasse di una semplice operazione immobiliare, per fare cassa, rivolta anche ai privati, il cui interesse è indubbiamente quella di perseguire il profitto.

Resto sorpreso di questo modo di procedere, perché proprio l’Ing. Moretti, in occasione dell’inaugurazione della “rinnovata” Stazione, alla mia richiesta, dichiarò pubblicamente la disponibilità ad attivarsi per l’apertura a mare della Stazione, nell’ambito di un progetto concordato per tutta l’area circostante (RFI voleva sapere cosa poteva realizzare sulle sue superfici).

La beffa è, che l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, l’Ing. Mauro Moretti è anche riminese e, allora, mi sembra incredibile che si perpetui questa sorta di “incomunicabilità” o confronto “a distanza” con Piazza Cavour, al di là del colore delle Giunte in carica, senza giungere ad una soluzione concordata, rapida e valida, che coinvolga responsabilmente sia il pubblico che il privato, che attivi i necessari investimenti  per realizzare quelle opere (l’apertura a mare della Stazione, il Centro intermodale ferro gomma, i parcheggi, la viabilità,il  trasferimento del  mercato ambulante, le  attrezzature sportive ecc.), necessarie per la riqualificazione di questa importante area centrale della Città.”


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