PALACONGRESSI NON A NORMA. ORA DAL COMUNE VOGLIAMO RISPOSTE PRECISE E PIENA TRASPARENZA
16/09/2010 “É veramente incredibile che dopo tutto ciò che sta emergendo sul Palacongressi, tra cui il rinvio sine die della sua apertura per la mancata conformità alla legge antisismica della struttura, il Sindaco e la sua Giunta, invece di spiegare ai cittadini come stanno le cose e quali provvedimenti intenderanno adottare nell’immediato futuro,  si trincerino ancora dietro un assordante silenzio.”

É questo quanto dichiarato dal Consigliere del PDL Gioenzo Renzi dopo aver presentato nella seduta odierna del Consiglio Comunale un’interrogazione sul Palacongressi.

Interrogazione alla quale il Sindaco, di fatto, ha preferito aggirare la risposta.

Nello specifico il Consigliere ha rivolto alla Giunta di centro sinistra le seguenti domande.
 
 
1) Quando verrà presentato il progetto di sanatoria dei pilastri del Palacongressi nel rispetto delle norme antisismiche e quali saranno le modalità d’intervento;

2) quali tempi saranno necessari per il ripristino dei pilastri;

3) quale sarà l’ammontare dei costi che si dovranno sostenere;

4) se il collaudo delle opere risanate non debba essere affidato ad un Ingegnere, scelto in una terna indicata dall’Ordine Professionale, in sostituzione dell’Ingegnere che ha certificato il 1° collaudo delle opere irregolari;

5) a quanto ammontano le spese di promozione della mancata inaugurazione del Palacongressi del 25 Settembre e delle penali per la delocalizzazione dei Congressi programmati e chi dovrà rimborsarle;

6) se dinnanzi alle reticenze del Presidente della Fiera intervenuto nel Consiglio Comunale del 10.06.2010 per l’approvazione del 3° incremento della spesa a 101 milioni di euro del Palacongressi, dopo l’esposto alla Procura della Repubblica del 30.09.2009, dopo il sopralluogo dei tecnici del Servizio Tecnico di Bacino del 15.02.2010, dopo la sospensione in corso dei lavori dal 7.6.2010, essendo venuto meno il rapporto di fiducia tra il Consiglio Comunale e il Presidente della Fiera, non si debba chiedere l’azzeramento dell’intero C.D.A. di Rimini Fiera anche per le reiterate dichiarazioni stampa di suoi esponenti che assicuravano la assoluta regolarità dell’opera.

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