PALACONGRESSI NON A NORMA. RENZI: COMMISSARIARE L'INTERO CDA DELLA FIERA. SAPEVANO TUTTO E NON HANNO FATTO NULLA PER EVITARE QUESTO DISASTRO!
11/09/2010 “A questo punto i vertici della Fiera vanno commissariati tutti.
Sapevano tutto e invece di intervenire e rispettare la normativa antisismica hanno proseguito i lavori, minimizzando completamente i problemi emersi.

Dico che sapevano tutto, perché l’esposto dell’ingegnere di Rimini, inviato alla Procura della Repubblica, risale al 30 settembre 2009. Praticamente un anno fa.

Un esposto molto dettagliato, corredato di fotografie, che evidenziava come il mancato inserimento delle staffe in certi punti dei pilastri non fosse conforme alla normativa antisismica.
 
 
Esposto che la Procura trasmise allo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune, il quale, a sua volta, non rientrando nelle sue competenze, lo trasmise al Servizio Tecnico di Bacino.

Arriviamo così al 15 febbraio 2010, giorno in cui gli ispettori del Servizio Tecnico di Bacino effettuano il sopralluogo al Palacongressi, di fatto riscontrano la fondatezza delle criticità indicate nell’esposto, ma evidenziano altresì, che per valutare la sicurezza dell’opera in esame sarebbe stato necessario estendere tale indagine ad altri pilastri.

Poi – prosegue ancora il Vice Coord. del PDL Gioenzo Renzi -, sempre in base ai documenti in nostro possesso, il 7 giugno 2010 lo Sportello Unico per l’Edilizia dispone la sospensione del cantiere su richiesta del Servizio Tecnico del Bacino.

Sospensione che viene revocata dagli stessi uffici comunali il 30 giugno 2010 sempre su comunicazione del Servizio Tecnico del Bacino.

Nel frattempo il Consiglio Comunale approva, il 10 giugno 2010, in presenza del Presidente della Fiera Lorenzo Cagnoni, il III piano economico finanziario del Palacongressi, su cui desidero ricordare è stato acceso un mutuo di 48 milioni e che il sottoscritto ha votato contro,
denunciando una totale mancanza di trasparenza di tutta l’operazione.

Ebbene in quella seduta del Consiglio Comunale sia il Presidente Cagnoni sia il Sindaco che l’Assessore all’Edilizia si son ben guardati dal riferire allo stesso Consiglio che in quei giorni era stata disposta una sospensione dei lavori del Palacongressi,  e che vi era un’indagine in corso da parte della Procura per verificare se la struttura realizzata fosse stata sicura in caso di terremoto.

Ecco perché oggi, dinanzi alle irregolarità riscontrate alla normativa antisismica, dai periti della Procura della Repubblica, nella realizzazione del Palacongressi, mi domando come sia stato possibile che il Presidente Cagnoni e l’intero Cda, venuti a conoscenza sicuramente almeno dal mese di febbraio di queste criticità, non si siano attivati prima per risolverle.

Mi domando se si può avallare e giustificare il comportamento del Presidente della Fiera, che da mesi continua a dichiarare che tutto va bene, che il Palas non ha nessun problema di sicurezza, in caso di evento sismico, e poi oggi ci troviamo in questa situazione.

Allo stesso tempo ritengo opportuno che si faccia piena trasparenza sulla ragione che ha portato il Servizio Tecnico di Bacino a revocare la sospensione dei lavori il 30 giugno 2010.
Vogliamo sapere su quali basi il Servizio Tecnico di Bacino ha preso una decisione simile.

Vogliamo che vengano quantificati i danni economici, i costi che andranno sostenuti per il consolidamento della struttura, e quelli per la dislocazione dei congressi, già programmati, in altre sedi. Senza tener conto il danno d’immagine che sta subendo la nostra città in questo momento.

Vogliamo che il Comune e gli altri soci pubblici chiariscano al più presto chi dovrà farsi carico di questi costi, e se dovrà essere ancora il Presidente Cagnoni a seguire gli sviluppi di quanto è successo.

A mio avviso, visti i risultati, mi chiedo, può il Comune di Rimini continuare a riporre la propria fiducia ancora su Cagnoni? O non sarebbe il caso di commissariare l’intero CdA della Fiera?
Valutazioni su cui mi aspetto che la maggioranza di centro sinistra si pronunci al più presto, e per questo motivo preannuncio che mi attiverò per chiedere una seduta ad hoc sul Palacongressi.

Qui – conlude Renzi – non siamo davanti a un problema di burocrazia, ma dinanzi a un’opera,
appena costruita e costata circa 117 milioni di euro, su cui non si ha la certezza se la sua struttura possa reggere in caso di terremoto, quando il nostro territorio è considerato a rischio sismico medio."


Tags: