IL GOVERNO E LA REGIONE FACCIANO FRONTE COMUNE CONTRO LA POLITICA EUROPEA DI FAR RIDURRE LE MARINERIE ITALIANE DI UN ULTERIORE 40%
04/03/2010 “Nei prossimi mesi il settore della pesca della nostra Regione, per via dell’entrata in vigore dei Regolamenti Europei, dovrà affrontare diversi cambiamenti.
L’Emilia-Romagna insieme agli altri componenti del Distretto del Nord Adriatico ed il Governo dovrà predisporre i piani di gestione locali, aggregare le marinerie per pratiche di pesca, dar vita ai gruppi di azione costiera, e ridurre la pesca illegale con l’applicazione del telerilevamento e con l’adeguamento delle metodologie di vendita, investendo circa 12 milioni di euro.

Cambiamenti che ci auguriamo – ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL, - siano portati avanti dalla Regione in concertazione con le marinerie, al fine di consolidare e migliorare questo settore.
 
 
Nel contempo auspichiamo che la stessa Regione, così come è stato fatto per l’Istituzione del suddetto Distretto, faccia fronte comune con il Governo, per riuscire a modificare l’attuale orientamento dell’Unione Europea di chiedere all’Italia la riduzione di un ulteriore 40% delle nostre marinerie, attraverso la demolizione delle barche, per tutelare le risorse ittiche dei mari europei.
Un orientamento che, se attuato, creerebbe dei grossi danni economici al nostro settore e legherebbe l’economia dei Paesi del Mediterraneo alle importazioni di prodotti ittici, favorendo le grandi multinazionali della pesca del Pacifico e dell’Atlantico.

L’Unione Europea, infatti,  - ha proseguito Renzi – al momento sta revisionando il Libro Verde della Pesca, con un’impostazione simile a quella già attuata nella Politica Comune della Pesca, e cioè applicando il modello atlantico al mare Mediterraneo, invece di promuovere interventi e stanziare risorse per migliorare la produttività del mare, dando continuità alla cultura marinara delle varie zone costiere.
Impostazione che ha già procurato diversi danni economici ed occupazionali alle nostre marinerie e all’economia ittica dell’Emilia Romagna.

Riteniamo necessario, perciò, che gli Enti preposti seguano con attenzione gli sviluppi della revisione del Libro Verde dell’Unione Europea sulla pesca, al fine di trovare una soluzione alternativa a quella della demolizione delle barche, per salvaguardare le risorse ittiche dei nostri mari e applicare uno sforzo di pesca compatibile.”



Tags: