ERRANI VUOLE LA TRASPARENZA SOLO A PAROLE, INFATTI HA DETTO NO ALLA REGOLAMENTAZIONE DELLE LOBBY IN EMILIA ROMAGNA
20/01/2010 “Il Presidente Vasco Errani afferma che non è assolutamente preoccupato sulle indagini avviate dalla Magistratura nella Ausl di Forlì e Ferrara, perché tiene alla Trasparenza.

Peccato però, - ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL -  che siano soltanto belle parole, visto che nei fatti, proprio ieri, la sua maggioranza in Commissione Statuto ha respinto con un “assordante” silenzio, il nostro Progetto di Legge per la trasparenza e la regolamentazione delle lobby in Emilia Romagna.

 
 
Argomento sul quale sia in Parlamento che nel mondo accademico vi è un sentire condiviso, e non è un caso che alla Camera dei Deputati, in questi ultimi anni, siano state presentate delle Proposte di Legge sia da esponenti del PDL che da esponenti del PD ed IDV.

Pertanto, se il Presidente Errani vuole veramente la trasparenza e il contrasto ad ogni forma di clientelismo a livello locale e regionale, allora lui e la sua maggioranza rivedano la loro posizione sul nostro Progetto di Legge che verrà votato definitivamente in Consiglio Regionale la prima settimana di febbraio.

In poche parole chiediamo ad Errani di assicurare la trasparenza del lavoro politico, legislativo amministrativo svolto dalle Istituzioni Regionali, rendendo conoscibile ai cittadini l’attività di lobbying.

Rendendo pubbliche le attività, svolte da persone, associazioni, enti e società, finalizzate ad incidere sull’adozione di determinati atti amministrativi, nei confronti del Presidente della Regione, della Giunta e dei componenti dell’Assemblea Legislativa, attraverso l’istituzione di un registro pubblico e l’iscrizione obbligatoria per chi esercita l’attività di lobbying.

Prevedendo, così come indicato nel nostro Progetto di Legge, per chi esercita attività di lobbying, l’invio ogni anno di una relazione nella quale si indica l’elenco dei decisori pubblici nei confronti dei quali è stata svolta tale attività, con i relativi contenuti e modalità, nonché obbligando la Giunta e il Consiglio Regionale a rendere nota l’attività di lobbying a cui si è prestato attenzione, nelle premesse delle leggi regionali e degli atti amministrativi.

A nostro avviso – conclude Renzi – sarebbe necessario regolamentare questo tipo di attività, già praticata a tutti i livelli, europeo, nazionale, regionale e locale, proprio perché una volta che il federalismo entrerà a pieno regime, diventerà sempre più rilevante nell’iter decisionale della Regione Emilia Romagna.”  


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