LA COMMISSIONE STATUTO DEL CONSIGLIO REGIONALE HA INIZIATO LA DISCUSSIONE DEL NOSTRO PROGETTO DI LEGGE PER LA TRASPARENZA E LA REGOLAMENTAZIONE DELLE LOBBY IN EMILIA ROMAGNA
12/01/2010 “Questa mattina - ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL – la Commissione Statuto dell’Assemblea Legislativa ha iniziato la discussione del Progetto di Legge presentato dal sottoscritto per la trasparenza e la regolamentazione delle Lobby in Emilia Romagna.

Il nostro auspicio è che da questa nostra proposta possa scaturire un confronto serio tra tutti i gruppi politici, soprattutto da parte della maggioranza, sia in Commissione che nel Consiglio Regionale, visto che ci sono i tempi per portarlo in aula, prima delle Elezioni Regionali del 28 e 29 marzo.
 
 
Tra l’altro – sottolinea Renzi – proprio l’altro giorno un quotidiano nazionale ha intervistato il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, il quale ha dichiarato che per affrontare il problema della corruzione in Italia, sarebbe necessario approvare delle leggi sulle lobby, come quelle americane.

Ebbene, visto che la nostra proposta va verso questa direzione, siamo curiosi di scoprire se la Giunta Errani, condivide l’obiettivo di cercare di evitare forme di clientelismo, a livello locale e regionale, cioè nelle Istituzioni dove è più semplice raggiungere direttamente il decisore pubblico, rendendo pubbliche tutte quelle attività, svolte da persone, associazioni, enti e società, finalizzate ad incidere sull’adozione di determinati atti amministrativi, nei confronti del Presidente della Regione, della Giunta e dei componenti dell’Assemblea Legislativa, attraverso l’istituzione di un registro pubblico per chi esercita l’attività di lobbying e rendendo obbligatoria la loro iscrizione.

Prevedere, per chi esercita attività di lobbying, di inviare ogni anno, agli uffici preposti, una relazione nella quale si indica l’elenco dei decisori pubblici nei confronti dei quali è stata svolta tale attività, con i relativi contenuti e modalità, nonché inserire l’obbligatorietà, per il decisore pubblico (Giunta e Consiglio Regionale), di rendere nota l’attività di lobbying a cui si è prestato attenzione, nelle premesse degli atti amministrati.”



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