PER LA SALVAGUARDIA DELLA PICCOLA PESCA RENZI HA INCONTRATO IL SOTTOSEGRETARIO ALL'AGRICOLTURA ON. BUONFIGLIO

04/09/2009 Il Consigliere Regionale di AN-PDL Gioenzo Renzi, ieri, alla Festa tricolore della libertà di Mirabello (FE) ha avuto un incontro con il Sottosegretario all’Agricoltura On. Antonio Buonfiglio,  nel quale ha sostenuto la necessità di istituire al più presto il Distretto dell’Alto Adriatico tra la Regione Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove al riguardo c’è già un’ampia convergenza dei rispettivi Assessori Regionali con delega alla pesca, con l’obiettivo di concordare insieme ai pescatori quelle regole comuni, cioè i Piani di Gestione Locali, che possono consentire determinate deroghe alle normative europee, che entreranno in vigore il 31 maggio 2010, indispensabili per la salvaguardia della piccola pesca e per uno sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche.

“Un incontro assolutamente positivo, dove l’On. Buonfiglio ha dichiarato che la realizzazione del distretto dell’Alto Adriatico sarà “sponsorizzato dal Ministero”.
In poche parole – precisa Renzi – il Ministero desidera stringere i tempi per la sua concretizzazione.

La costituzione di tale Distretto, infatti, - evidenzia Renzi - permetterebbe di applicare in maniera omogenea, da parte delle tre Regioni interessate, i Piani di Gestione Locali che verranno definiti con il Ministero, permettendo così al Ministero stesso di chiedere specifiche deroghe alla normative europee per le suddette zone, inoltre sarebbe il consolidamento di quel rapporto di collaborazione tra la Regione Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia instauratasi già da diversi anni.

Crediamo che l’attuazione del Regolamento Europeo 1967/2006 il prossimo 31 maggio 2010, in base al quale non sarà più possibile effettuare la pesca a strascico entro le tre miglia dalla costa e sarà obbligatorio utilizzare per le reti trainate, maglie a forma quadrata di 40mm o maglie a forma romboidale di 50mm, debba essere sfruttato da parte di tutti i portatori di interesse e da parte delle nostre Istituzioni come un’occasione per rilanciare e valorizzare il settore della pesca, mantenendo però le risorse ittiche costanti, cercando di fare produrre di più il mare con interventi strutturali e di ripopolamento, come ad esempio l’inserimento di barriere soffolte, innovando le nostre marinerie e favorendo la loro aggregazione per pratiche di pesca, modernizzando le infrastrutture (porti, attracchi, centri di smaltimento del prodotto, ecc..), ed incentivando nuove forme di turismo.

Chiaramente  - conclude Renzi - il Distretto dell’Alto Adriatico dovrebbe essere solo il primo passo per poi, una volta rodato, ampliarlo alle Regioni Marche, Abruzzo e Molise e agli Stati Croazia e Slovenia, con lo scopo di avere regole comuni da entrambi le sponde del Mare Adriatico.”

 
 



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