LA REGIONE VERIFICHI SE L'AUSL DI RIMINI STIA APPLICANDO REGOLARMENTE LA DISTRIBUZIONE DIRETTA DEI FARMACI, VISTI I DISAGI MANIFESTATI DA MOLTI ANZIANI

16/07/2009 “Sulla vicenda della distribuzione diretta dei farmaci nell’Ausl di Rimini auspichiamo che la Regione verifichi urgentemente se venga applicata correttamente, visto i numerosi disagi manifestati da molte persone anziane da una parte, e l’eccezionalità di alcuni dati, se confermati attendibili, insieme alla non adeguatezza di alcuni documenti dall’altra parte.”
Questo è quanto dichiarato dal Consigliere Gioenzo Renzi dopo aver presentato in Regione un’interrogazione molto dettagliata su questo argomento.

“La distribuzione diretta dei farmaci per mezzo delle strutture ospedaliere e delle farmacie convenzionate è stata introdotta con la Legge 405 del 2001, con lo scopo di ridurre i costi della spesa farmaceutica.

In pratica, in base a questa Legge, la Regione ha predisposto che è possibile l’erogazione diretta dei farmaci nei casi di dimissione da ricovero o a seguito di visita specialistica per il proseguimento della cura limitatamente al primo ciclo terapeutico; a pazienti cronici o soggetti a controlli ricorrenti e/o presi in carico; a pazienti seguiti da strutture territoriali come ad esempio il dipartimento di salute mentale; a pazienti in assistenza residenziale e semiresidenziale, o a quelli in assistenza domiciliare; per le medicine fornite nelle strutture penitenziarie o per quelle distribuite “per conto” attraverso accordi con l’azienda Usl con le farmacie territoriali convenzionate.

Ebbene la Regione – prosegue Renzi - ha sottoscritto un accordo con Federfarma e Confservizi, proprio per quest’ultimo tipo di distribuzione solo il 13 marzo 2007, mediante il quale, così come previsto dalla Legge dello Stato, le farmacie convenzionate possono esercitare una distribuzione diretta dei farmaci, che gli vengono forniti dall’Azienda Sanitaria perché acquistati a un costo minore, per le medicine necessarie a quei pazienti che richiedono controlli ricorrenti, perché ad esempio affetti da diabete, epatite cronica, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, infertilità, trombosi venosa, antipsicotici, ecc… .

In Emilia Romagna, perciò, dal 13 marzo 2007 è ammessa la distribuzione diretta dei farmaci sia nelle strutture ospedaliere sia nelle farmacie territoriali convenzionate pubbliche e private, per quelle medicine necessarie a pazienti con patologie che richiedono controlli ricorrenti, ma nella Provincia di Rimini, visto i numerosi disagi manifestati soprattutto da molte persone anziane, costrette a recarsi appositamente solo all’ospedale per rifornirsi dei farmaci di cui necessitano, non sembra che vi sia ancora un’informazione ed un’applicazione corretta di quest’accordo.

Tant’è che – rileva il Consigliere – il “Vademecum per il medico prescrittore, la distribuzione diretta dei farmaci: modalità erogative” risale al febbraio 2006 e non menziona che il Medico di famiglia, può prescrivere i farmaci, che rientrano nel prontuario concordato, con regolare ricetta medica, dando così la possibilità al paziente di procurarsi le medicine di cui ha bisogno anche presso le farmacie convenzionate su tutto il territorio riminese, cioè recarsi dove è più comodo, invece che solo presso le farmacie ospedaliere.

L’altro aspetto, inoltre, che ci ha portato a presentare quest’interrogazione in Regione, è la pubblicazione di alcuni dati, secondo i quali l’Ausl di Rimini è al primo posto in Romagna e la seconda in Regione, solo dopo Modena, per la distribuzione diretta dei farmaci, con ben 557 mila pezzi erogati nel 2008, contro i 114 mila di Bologna, i 48 mila di Ravenna e gli 846 mila di Modena.

Dati che abbiamo chiesto alla Regione se corrispondono al vero, insieme alla rivendicazione di verificare urgentemente la correttezza ed eventualmente disporre un suo adeguamento del “Vademecum per il medico prescrittore, la distribuzione diretta dei farmaci: modalità erogative”, dal momento che risale al febbraio 2006, quando invece sarebbe dovuto essere stato aggiornato dopo il 13 marzo 2007, cioè dopo l’accordo sottoscritto tra la Regione, Federfarma e Confservizi.

Infine dalla Giunta Errani vogliamo anche sapere a quanto ammonta la spesa farmaceutica per l’Azienda Sanitaria di Rimini negli anni 2006, 2007 e 2008, a quanto ammonta il risparmio effettivo che si è ottenuto con la distribuzione diretta dei farmaci, sempre nello stesso triennio, nella spesa farmaceutica dell’Ausl di Rimini, e a quanto ammontano i costi organizzativi (personale, trasporti, allestimento locali) e quelli destinati solo per l’acquisto dei medicinali per la distribuzione diretta negli anni 2006, 2007 e 2008 sostenti dall’Azienda Sanitaria riminese.”

Leggi l'Interrogazione

 
 




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