COME HA FATTO IL MERCATONE UNO AD AVER GIA' COSTRUITO UNA STRUTTURA DI 4.500mq VICINO AD IKEA, SE HA CHIESTO IL PERMESSO AL COMUNE DI RIMINI SOLO IL 25 MAGGIO 2009?

09/07/2009 La Battaglia del Consigliere Renzi nel chiedere piena trasparenza ed il rispetto di tutte le norme sulla vicenda del Mercatone Uno, dopo aver svelato la non esistenza delle licenze “dormienti” è proseguita quest’oggi nel Consiglio Comunale di Rimini, attraverso la presentazione di un’interrogazione.

Appurato che il Mercatone Uno, in base alla Delibera approvata dal Comune di Rimini può aprire a Rimini solo se chiude la stessa superficie nella struttura del Comune di Coriano – la questione merce ingombrante a Coriano verrà trattata nelle prossime puntate – e che attualmente la suddetta società dispone di 4 licenze per esercizi di commercio al dettaglio, a tutt’oggi in attività, Renzi ha rivolto all’Amministrazione Comunale altre quattro domande.

“Com’è possibile che vicino ad IKEA sia già avvenuta la costruzione di un edificio con marchio Mercatone Uno, se la società M. Cinque S.r.l., titolare del già citato marchio, ha presentato istanza al Comune di Rimini per trasferire una struttura medio piccola di vendita non alimentare di 1.496mq ed ha depositato presso gli uffici competenti il progetto planivolumetrico solo il 25 maggio 2009?
Sottolineiamo – ha precisato Renzi – che l’approvazione del progetto planivolumetrico da parte del Comune di Rimini è condizione necessaria per poter depositare successivamente la richiesta di permesso di costruire.

Come si contempera che la suddetta società abbia già costruito e dichiarato pubblicamente che vicino ad Ikea aprirà una struttura di 4.500mq di superficie di vendita, cioè una grande struttura di vendita, e poi al Comune di Rimini ha presentato istanza per il trasferimento di una struttura medio piccola di 1.496mq?

Insieme alla comunicazione del 25 maggio 2009 – ha proseguito ancora Renzi – la società M. Cinque S.r.L ha presentato anche un atto d’impegno d’obbligo tra la società e lo stesso Comune, così come previsto dalla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 344 del 2002, nel quale si evidenzia che nella suddetta struttura verrà venduta esclusivamente merce ingombrante in una parte della superficie di vendita a disposizione?

Infine dall’Amministrazione vogliamo anche sapere – ha concluso Renzi – con quali modalità, nel Regolamento Edilizio Comunale, viene regolamentata la divisione all’interno degli esercizi commerciali tra la superficie di vendita in parte occupata esclusivamente per il commercio di merce ingombrante e in parte per il commercio di merce non ingombrante.”

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