RIMINI E LA ROMAGNA PENALIZZATE NELLE PROCEDURE DI ACCERTAMENTO SUI LAVORATORI CHE FANNO USO DI DROGA

26/02/2009 Il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi ha rivolto un'interrogazione alla Giunta per sapere, per quale motivo in Regione solo l'Ausl di Bologna, Modena, e Ferrara hanno a disposizione un gascromatografo per eseguire i test di secondo livello, di quei casi risultati positivi al primo controllo diagnostico, riguardante l'accertamento per uso di sostanze stupefacenti o  psicotrope, sui lavoratori addetti a mansioni che compartono particolari rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi, come ad esempio autisti di autobus, corrieri, carrellisti, autotrasportatori, ecc... .

"Tale accertamento, infatti - sottoliena il Consigliere - in base all'Accordo Stato e Regioni del 18 settembre 2008 è previsto con cadenza annuale, e mentre il test di primo livello viene eseguito presso i laboratori analisi privati autorizzati o presso le strutture sanitarie competenti, il test di secondo livello può essere effettuato solo presso le strutture sanitarie che dispongono di un gascromatografo.

Questa procedura, perciò, comporta che attualmente in Emilia Romagna, i medici responsabili dei laboratori anailisi privati o delle altre strutture sanitarie, e i medici professionisti che si occupano di medicina del lavoro, qualora risulti positivo un test di primo livello,
devono inviare tramite corriere o portare direttamente i campioni biologici presso l'Ausl di Bologna, Ferrara o Modena, al fine di effettuare il test di secondo livello.

In poche parole maggiori costi per i datori di lavori, dal momento che tali accertamenti sono a carico loro.

Ed per questo motivo che alla Regione, abbiamo anche chiesto - prosegue Renzi - se corrisponde al vero che inizialmente si pensava di dotare un gascromatografo anche l'Ausl di Rimini e in caso affermativo perchè tale strumento non è stato attualmente ancora adottato.
Se è previsto che anche in una Ausl della Romagna possa essere adottato un gascromatografo, al fine di evitare maggiori costi per le aziende private situate in questo territorio, e in particolar modo per quelle della Provincia di Rimini, lontane più di 120 Km da Bologna.
Se la Regione sta predisponendo la possibilità di accreditamento anche per i poliambulatori privati che volessero eseguire questo servizio di test di secondo livello con il gascromatografo.

Se la Regione, infine, - conclude Renzi - non ritenga opportuno estendere l'opportunità di effettuare tale procedura di accertamento di secondo livello anche in altre Aziende Sanitarie o poliambulatori privati del territorio regionale, al fine di scongiurare che le aziende private, per evitare di sostenere costi troppo elevati, non richiedano ai propri dipendenti di sottoporsi ai suddetti controlli, comportando maggiori rischi per la sicurezza e l'incolumità pubblica."

Leggi l'Interrogazione

 
 

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