Una “barriera” di cabine elettriche per la ricarica degli autobus, in area inedificabile, all’ingresso dell’Anfiteatro Romano.
 20/08/2024
In Via Roma, dinnanzi all’ingresso dell’Anfiteatro Romano, è stata in queste settimane realizzata una “barriera” di cabine elettriche, alta circa 3 metri, lunga 20 metri, larga 4 metri, quale stazione di ricarica degli autobus elettrici del trasporto pubblico.
 
Tale manufatto ostruisce la visibilità dell’Anfiteatro Romano, del tutto incurante delle tutele che insistono sull’area archeologica. Prendiamo atto che l’Amministrazione non ha considerato quanto avevamo già precedentemente evidenziato in merito all’incompatibilità di tale impianto.

 Fra l’altro, non è stato neanche tenuto presente che un’altra Stazione di ricarica elettrica degli autobus, approvata,  verrà insediata nel vicino Piazzale Cesare Battisti della Stazione. 
 
Dopo 50 giorni dall’interrogazione consigliare del sottoscritto (senza rispetto dei 10 giorni previsti dal Regolamento del Consiglio Comunale), l’Amministrazione Comunale, non ha neppure ancora risposto alla nostra richiesta di conoscere i verbali della Conferenza dei Servizi, con i pareri degli Enti coinvolti, che avrebbero autorizzato i lavori di Start Romagna: in particolare il parere della Soprintendenza.

Evidenziamo che si tratta di un’opera edilizia, con la costruzione di una platea di cemento armato, interrata di almeno 50 cm, nell’area archeologica inedificabile dell’Anfiteatro Romano (inedificabilità prevista da Piano Regolatore).

Colgo occasione di ricordare che nel 2001, nell’area dove oggi sono state realizzate le cabine elettriche, grazie alle interrogazioni e mozioni del sottoscritto, recepite dall’Amministrazione del Sindaco Ravaioli, era avvenuta la demolizione dell’Autolavaggio e della Stazione carburanti Esso, e l’acquisto dal Comune dei due terreni interessati, con la spesa di 280 milioni di lire: proprio funzionale a liberare l’ingresso e la vista dell’Anfiteatro Romano.

Contravvenendo a quanto era stato sbandierato in occasione della candidatura di Rimini a Capitale della cultura, questa Amministrazione Comunale non solo non persegue la valorizzazione del nostro Anfiteatro Romano, ma addirittura ne peggiora la visibilità e le condizioni.

Ricordiamo anche che non sono stati ancora effettuati i “sondaggi”, promessi dal Sindaco Sadegholvaad nel Consiglio Comunale del  23 febbraio 2023, al fine di verificare l’esistenza dei resti archeologici, utili per procedere alla riscoperta dell’intero Anfiteatro Romano.   

 
 

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