Sosteniamo l’identità dei negozi riminesi contro il degrado dei “bazar“.
24/05/2024

Le difficoltà del commercio al dettaglio sono evidenti, come testimoniano le continue chiusure dei negozi riminesi. Sui piccoli commercianti grava il peso di tasse, il caro affitti, la carenza di parcheggi per l’accesso al Centro Storico, la concorrenza dei centri commerciali, lo sviluppo dell’e-commerce.

Le conseguenze sono: la progressiva desertificazione nelle vie del Centro Storico, e la sostituzione etnica delle attività, con negozi gestiti da extracomunitari, che spesso non rispettano i regolamenti, con un’offerta commerciale di basso livello.

La concentrazione e l’uniformità delle attività gestite da extracomunitari, il più delle volte asiatici, snaturano zone sempre più estese della città, dal Borgo Marina ai Viali della Marina, con perdita d’identità, di qualità dei prodotti venduti e dei servizi forniti.

Lungo i Viali Vespucci, Regina Elena, Regina Margherita, Principe di Piemonte, da Marina Centro a Miramare per la lunghezza complessiva di 6 Km, l’impoverimento progressivo dell’offerta è rappresentato da circa 100 negozi-bazar che vendono tutti la stessa identica merce prodotta in Cina, alternati da altrettanti minimarket.

Da rilevare, che, quasi sempre, tali esercizi non rispettano il “Regolamento comunale per la valorizzazione dell’offerta commerciale”, approvato nel 2018.

Lungo la “passeggiata” della Marina, infatti l’esposizione della merce contravviene a quanto previsto dal suddetto regolamento, con prodotti appesi alle serrande, agli stipiti esterni dei negozi (vietato dall’art. 6), appoggiati sul suolo, nello spazio di pertinenza o pubblico;  

Nel Borgo Marina, i negozi, diventati magazzini-bazar, per la vendita al dettaglio e all’ingrosso di merce cinese, sono riempiti all’inverosimile, con merce sul pavimento e le vetrine ridotte a pareti con le scaffalature delle merci esposte verso l’interno (vietato dall’art.3), anzichè per l’esposizione visibile dall’esterno.

Dinnanzi a questa situazione che impoverisce e snatura i viali riminesi a vocazione turistica e il Borgo Marina, riteniamo di dover salvaguardare l’identità dei negozi riminesi, la specificità commerciale del nostro territorio, la qualità dei prodotti italiani, l’immagine di Rimini e della Riviera romagnola, al fine di preservare l’attrattività e l’economia locale.

Per queste ragioni, con l’interrogazione consigliare di martedì scorso, ho chiesto al Sindaco:

  • di far rispettare il “Regolamento Comunale per la valorizzazione dell’offerta commerciale”, in particolare gli articoli 3-6, nei negozi lungo i viali della Marina e nel Borgo Marina, tramite i necessari controlli della Polizia Locale e l’applicazione delle previste sanzioni;
  • di provvedere al necessario aggiornamento del suddetto Regolamento Comunale, approvato nel 2018, in considerazione della Legge 30 dicembre 2023 n.214, art.12, che consente ai Comuni di adottare i seguenti innovativi provvedimenti,:

-comma 3: “limitazioni all’insediamento di determinate attività commerciali in talune aree o l’adozione di misure di tutela e valorizzazione di talune tipologie di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale”;

-comma 4: “misure per la salvaguardia del decoro urbano o delle caratteristiche commerciali specifiche o tradizionali dei centri storici o di delimitate aree, d’intesa con le associazioni degli operatori “

Coerentemente ai provvedimenti determinabili con tale legge, l’aggiornamento del regolamento Comunale, è opportuno e doveroso, al fine di contrastare il crescente degrado commerciale e ambientale dei “bazar”, per sostenere i negozi riminesi, migliorando la qualità dei prodotti in vendita, valorizzando la produzione locale e il made in Italy;

  • di promuovere l’identità della nostra offerta commerciale, con la salvaguardia della qualità, per tutelare l’economia e il turismo locale, riducendo la pressione fiscale sui negozi di prossimità e al tempo stesso promuovendo il rispetto della legalità, con regole uguali per tutti. In merito a quest’ultimo punto è opportuno perseguire concretamente gli evasori di TARI, COSAP, IRPEF e addizionali, con controlli che devono riguardare tutti, compresi i “bazar” e minimarket della città, di cui sarebbe utile conoscere i dati disaggregati sull’evasione (visti quelli annunciati per altre categorie dall’Assessore Magrini).
 
 

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