L’Antenna di Via Ceccarelli non è incompatibile con la tutela della salute pubblica?

 19/6/2021

Due giorni dopo la protesta dei Comitati, in Piazza Cavour, contro le localizzazioni incompatibili degli impianti di telefonia mobile, è avvenuto il potenziamento della nuova antenna installata in via Ceccarelli.

L’Assessore Montini, presente alla manifestazione, aveva dichiarato pubblicamente di comprendere le ragioni dei cittadini, la priorità di tutelare la salute pubblica, di conciliare l’inserimento degli impianti con il contenimento dell’inquinamento elettromagnetico.

Contro la realizzazione della Stazione Radio Base per la telefonia mobile di Via Ceccarelli, installata sul tetto di un condominio, con un “portantenne” alto 11 metri, su cui sono state installate 3 antenne di 2 metri e 3 parabole di 60 cm, centinaia di residenti avevano sottoscritto, il 18 Gennaio scorso, una petizione al Sindaco per chiedere di annullare l’autorizzazione del SUAP del 22/12/2020.

Nel raggio di 200 metri dal centro di radiazione di questa antenna, sono infatti presenti “ricettori sensibili” quali: l’Asilo Nido ”Girotondo”, in Via Circonvallazione Occidentale 55; l’Istituto Maccolini, Casa di Riposo Anziani in Via Massimo D’Azeglio 5; l’AUSL, struttura Medicina di base, in Via Circonvallazione 57.

Esiste, inoltre, un’altra Stazione Radio Base, con antenna sopra la Casa di Riposo Maccolini.

L’antenna di Via Ceccarelli invade, con onde elettromagnetiche, nel raggio di 500 metri, un’area residenziale con centinaia di palazzine e migliaia di residenti (al contrario della “scarsa presenza di edifici ad uso abitativo” affermato nell’Analisi di Impatto Elettromagnetico, redatta dal gestore Iliad).

Il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive del Comune), nel rilascio dell’Autorizzazione, tra l’altro, aveva prescritto:

A)    Il rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici individuati agli artt. 3 e 4 del D.M. n.381 del 1998;

B)    l’obiettivo di cui all’art.9 della L.R. 30/2000, sul divieto di localizzazione degli impianti fissi per la telefonia mobile, nelle aree destinate ad attrezzature scolastiche, sanitarie, assistenziali.

Da evidenziare che il parere di ARPAE sull’installazione del nuovo impianto, sarebbe stato redatto utilizzando un software di simulazione previsionale dei campi elettromagnetici, sulla base di dati planimetrici e di altezze degli edifici, asseverati dai Tecnici del Gestore e non soggetti a verifica dell’Agenzia.

Invece, secondo gli esperti, gli effetti delle nuove installazioni e i valori di Norma sui limiti di esposizione, dovrebbero essere accertati, non con le simulazioni software, ma con le misurazioni dirette e strumentali (ex allegato B, DM 391/98).  

Per questo, con l’interrogazione consigliare di giovedì scorso, riguardo l’Antenna di Via Ceccarelli, ho chiesto:

1)    la verifica e misurazione dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici individuati, agli artt. 3 e 4v del DM n.381 del 1998;

2)    la verifica del divieto di localizzazione degli impianti fissi per la telefonia mobile nelle aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali, scolastiche;

3)    la verifica dell’esposizione “multipla” nella quale è coinvolta l’area interessata e la popolazione residente, essendo preesistente un’altra antenna di telefonia mobile nelle immediate vicinanze;

4)    il certificato di conformità dell’antenna installata.

Chiediamo risposte all’Amministrazione Comunale sulla compatibilità di tale antenna, con la tutela della salute dei residenti e delle persone fragili che usufruiscono delle strutture di interesse socio-sanitario coinvolte.


 
 

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