L’Amministrazione Comunale non sostiene il ruolo pubblico delle edicole, l’informazione ai cittadini e ai turisti.

 6.8.2020

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, giovedi scorso, è stata approvata la riduzione del 50%  del canone COSAP  per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dalle attività commerciali e artigianali.

Sottolineo che è  un provvedimento transitorio solo per l’anno 2020 per ridurre i danni economici subiti dalle attività che hanno subito la chiusura durante l’emergenza sanitaria; dopo l’esenzione con il “Decreto Rilancio” dei pubblici esercizi di somministrazione  alimenti e bevande dal canone COSAP, per le occupazioni con dehors e tavolini dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2020.

Nell’occasione, ho ribadito che la Giunta Comunale, continua ad ignorare la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 14.3.2019, proposta dal sottoscritto l’8.3.2018, che chiedeva  il dimezzamento  del canone COSAP di occupazione del suolo pubblico per le edicole.

E’ inconcepibile che la Giunta Comunale, non abbia adempiuto alla Deliberazione del Consiglio Comunale con un provvedimento specifico per le edicole, non “transitorio”, ma permanente, come la modifica al Regolamento Comunale COSAP .

Tutti hanno riconosciuto l’importanza delle edicole, punti di informazione e di socialità per i cittadini,  soprattutto nei mesi di chiusura delle attività, durante  la pandemia e l’isolamento personale.

Ma l’Amministrazione del Comune di Rimini continua a non fare nulla di concreto,  per sostenerle.

Nonostante nel Comune di Rimini, l’occupazione del suolo pubblico dalle edicole comporti un esoso canone di 200 euro al mq, con un costo per un chiosco di 10 mq di 2.000 euro l’anno, fino ai 6.000 euro annui per un chiosco di 30 mq, oltre l’IMU e la TARI.

Un costo che incide sul reddito netto derivante dalla gestione di una edicola di circa 1.000 euro mensili,  che impegna almeno due persone.

L’Amministrazione Comunale non considera che a Rimini, nell’ultimo anno, hanno cessato l’attività una quindicina di edicole storiche (Piazza Tre Martiri, Piazza Cavour, Ponte dei Mille, Grattacielo, Viale Vespucci, Via Tripoli, Via Dela Fiera, ecc.).

Non ha neppure recepito la proposta attuata nei Comuni di Forlì e Cesena di esentare dal canone di occupazione suolo pubblico le edicole che si impegnano a svolgere attività di informazione turistica culturale, ricettiva, previo apposito corso di formazione personale e la consegna del materiale fornito dal Comune.

L’Amministrazione Comunale di Rimini dimostra che non è interessata a sostenere il ruolo pubblico delle edicole, l’informazione ai cittadini e ai turisti.

 
 

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