Perchè il Bike Park o Velostazione non decolla. La mia proposta per uscire dall’inconcludenza e realizzare subito il deposito custodito e in sicurezza delle biciclette.

 14.6.2019

Il Bike Park o Velostazione nel capannone ex “Globo” dinnanzi alla Stazione, ristrutturato con la spesa di 150.000 euro  nel 2016, dopo 2 anni, nonostante gli annunci, non decolla.

La procedura di gara pubblicata il 7.2.2018, scaduta il 30.3.2018, per l’affidamento in concessione del capannone di mq.348 e annessa corte esterna di mq.450, di proprietà delle Ferrovie e in uso al Comune con un contratto di comodato gratuito, è andata deserta.

Il Bando  prevedeva i seguenti servizi

Deposito custodito biciclette, noleggio biciclette, servizio bar e attività a carattere commerciale legata ai cicli, ricarica biciclette elettriche, manutenzione e riparazione biciclette, pulizia e manutenzione ordinaria dell’edificio ex “Globo” e dell’area antistante, realizzazione di eventi e attività complementari “.  

La durata prevista della Convenzione di anni 8, un canone concessorio annuo minimo di 2.000 euro con offerta al rialzo.

I costi dell’investimento a carico del Concessionario per l’avvio della gestione ammontano a 63.500 euro di cui:  20.000 euro per acquisto cicli, 33.500 per attrezzature e arredi ( rastrelliere, arredi ufficio, bar ), 3.000 euro per la video sorveglianza, 7.000 euro per rimborso spese di gara al Comune e stipula contratto.

Il piano economico finanziario del servizio per la durata della concessione di 8 anni prevede ricavi complessivi da noleggio, deposito, bar, ecc. di 2.109.116 euro a fronte di costi operativi per attrezzature , arredi, personale, ecc., di 1.897.872 euro con un reddito ante imposte di 139.935 euro in 8 anni, poco invitante.

Non essendo pervenuta alcuna offerta, l’Amministrazione Comunale ha approvato un “Avviso pubblico di consultazione del mercato per approntare una procedura di selezione per l’affidamento dei servizi di deposito custodito, noleggio e riparazione biciclette da svolgere nella Velostazione”,  a conferma della problematicità del Bando.

E’ trascorso un anno dalla scadenza dell’Avviso, il 4.5.2018, senza più avere alcuna notizia dall’Amministrazione Comunale, salvo l’adozione di una Determina Dirigenziale pubblicata il 16.5.2019 ma annullata poco dopo il 7.6.2019, la  settimana scorsa.

Ho chiesto spiegazioni, ieri sera con una interrogazione Consigliare, se l’Amministrazione Comunale è consapevole delle ragioni del “fallimento”  del Bando, dell’immobilismo che dura da oltre un anno riguardo la tanto pubblicizzata Velostazione.

Per uscire dall’inconcludenza, ho chiesto di  rivedere l’oggetto del Bando all’essenziale per ridurre i costi di avvio di 63.500 euro e della  gestione della concessione.  

Per ottenere la diminuzione drastica dei costi della Velostazione, invece di   tanti servizi,  la prestazione da erogare deve ridursi al deposito custodito e in sicurezza delle biciclette con un parcheggio automatizzato e veloce per chi va a prendere il treno, come avviene nel Nord Europa e in diverse città italiane.

Pertanto, devono essere eliminati dal Bando: il servizio bar, l’attività a carattere commerciale legata ai cicli, la manutenzione e riparazione biciclette, anche per non fare concorrenza alle attività locali.

Dopo la spesa di 150.000 euro per la manutenzione e utilizzo del capannone ex Globo, l’Amministrazione Comunale, visto che sono  trascorsi ormai 3 anni, deve realizzare subito il parcheggio ordinato e in sicurezza delle biciclette per eliminare il disordine e il degrado antistanti l’ingresso della Stazione di Rimini.

 
 

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