Il canone sui passi carrai �? contro il pubblico interesse e discriminatorio tra i cittadini

14/12/2017

A poche ore di presentazione del Bilancio di Previsione 2018 è arrivata questa mattina in Commissione la proposta della Giunta Gnassi di modifica al Regolamento Comunale per l’introduzione del canone sui passi carrabili.

Alle fragili giustificazioni dell’Ass. Brasini, ho replicato subito, sostenendo che il canone sui passi carrai è ingiusto per principio in quanto tassa i cittadini che fanno l’interesse pubblico: quello di avere il minimo di autoveicoli in sosta sulle strade.

Infatti chi lascia l’auto in strada, ingombra, intralcia, inquina ( ricerca del parcheggio, partenze a freddo in inverno, vapori di benzina in estate, vandalismi e furti a parte), penalizza tutti.

Per questo chi ha impiegato risorse proprie o fatto un mutuo  per comperarsi un garage e per togliere l’auto dalla strada, ha sostenuto personalmente dei costi a vantaggio di tutti, non dovrebbe essere perseguitato da questo canone.

Il canone previsto sui passi carrai  è anche discriminatorio, in quanto per la medesima larghezza di un passo carraio prevede addirittura differenti oneri, maggiori  per il Centro Storico ( 25 euro al metro lineare ), decrescenti sotto la Statale (21 euro)  e nel forese ( 17 euro).

Non si comprende in base a quale logica il canone di un passo carraio nel Centro Storico debba essere superiore fino al 50% del canone di un passo carraio in periferia.

Chi realizza o compra un “garage” o “ posto auto” nel Centro Storico, di solito sostiene costi più alti che altrove, non solo, ma rende il Centro Storico, con pochi parcheggi, più accessibile, più frequentabile, più vivibile, più facilmente pulibile per i mezzzi di Hera,  più  attraversabile per gli autobus del trasporto pubblico.

Invece, così si continua a penalizzare coloro che abitano nel Centro Storico, già abbastanza gravati dalla maggiore tassazione degli immobili,  e dalle difficoltà per residenti rispetto ad altri cittadini.    

L’utilità pubblica dei passi carrai, andrebbe premiata, incentivata,  non colpita, mentre l’Amministrazione Comunale  agevola la dismissione dei passi carrai, come  previsto dalla  delibera, consentendo ai 35.000 potenziali soggetti passivi di essere esonerati dal pagamento del canone per le occupazioni effettuate con passi carrabili se rinunceranno al “ cartello” entro il 31 Maggio 2018.

Conclusione : L’ Amministrazione Comunale  si dimostra alla frutta,  non riesce  a trovare  1.400.000  euro senza reinventarsi il canone sui “passi carrai “,  quando su un Bilancio Comunale con una spesa di 180 milioni  basterebbe tagliare tante spese superflue a cominciare dalle feste o risparmiare su tanti interventi malfatti e costosi .  

 
 

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