GREEN IS NOT ENOUGH! Invito all'architettura: progetti per le persone dalle persone
Rimini 25/05/2017 - Un contributo del nostro collaboratore, Architetto Taron Mussoni.
 
Chiunque in qualunque campo negli ultimi anni sta abusando della parola “verde” e del concetto ad esso legato.
E l’architettura non è certo da meno! IL MIO è UN NO! UN NO CATEGORICO! Ma non all’idea o al concetto di verde ma piuttosto nei confronti del suo uso ed abuso.
L’architettura è ed è sempre stata un’idea sostenibile… se fatta e PENSATA in modo CORRETTO!

TUTTO IL RESTO NON LO È ARCHITETTURA! Molto semplice. Non si deve pensare che si sia persa o trascurata la sua importanza nel tempo…piuttosto si è persa e trascurata una tradizione legata ad una professione che negli ultimi 40 anni specialmente in Italia è andata a disgregarsi sotto qualsiasi valore, da quello morale ed economico a quello burocratico. Questa professione, che in Italia ha assunto più sembianze da scribacchino che di altro, non viene affatto presa con la giusta importanza e rispetto che se ne dovrebbe avere: il fatto è che mi stia riferendo ai tecnici stessi! I quali, sia per motivi diretti ma anche per svariate motivazioni indirette, hanno come si suole dire perso la retta vita, lungo la quale la burocrazia, la committenza e la mentalità hanno eretto ostacoli oramai insormontabili.
Siamo nel decennio di slogan come: BIO, ECO, GREEN, SOSTENIBILE, IMPATTO ZERO… come se solo pronunciando queste parole potessimo ottenere la pace dei sensi quando in realtà sotto c’è ben altro e non è certamente così scontato.
 
L’ARCHITETTURA È SOSTENIBILE QUANDO L’ARCHITETTO STESSO LO È!
 
Come dire che una cosa è intelligente se fatta da una persona intelligente. Tautologia scontata e banale come quanto sia scontato e banale chiunque creda basti nascondersi dietro qualche schema ben pensato e un po’ di verde qua e là per vendere il prodotto di tendenza del momento. Dicesi esclusivamente linguaggio pubblicitario! Le persone sono rinfrancate da queste idee e preconcetti e naturalmente alle persone si dà quello di cui hanno bisogno. Infatti diagrammi e rappresentazioni grafiche di spot, ditte e architetti stessi fanno presa proprio su questo. E le persone se ne convincono a tal punto da travisare il vero significato e scopo che c’è dietro ad una architettura intelligente: la vita delle persone.
Non basta dire “verde” per trasformare una catastrofe in un eden. Non basta usare i migliori materiali e le più avanzate tecnologie quando ancora siamo limitati al concetto “vado dal tecnico che mi costa meno!”
L’ARCHITETTURA È SOSTENIBILE SE PENSATA IN MODO SOSTENIBILE. Ma se le persone in primis non capiscono quanto sia importante il luogo in cui passeranno l’80 % della propria vita non si andrà da nessuna parte.
 
L’IDEA È DI DIFFONDERE UN CONCETTO DI ARCHITETTURA SEMPLICE MA EFFICACIE
UN LUOGO PIACEVOLE DOVE VIVERE È UN LUOGO PIACEVO DOVE STARE
 
L’ARCHITETTURA DI CUI IN ITALIA NON SI PARLA MAI O SE SE NE PARLA LO SI FA IN TERMINI IRRISORI E MEDIOCREMENTE STEREOTIPATI NON AIUTA!
NON INSEGNARE A SCUOLA LE ARCHITETTURE DEL NOSTRO VIVERE CONTEMPORANEO È INTOLLERABILE E CREDERE CHE I NOSTRI METODI E LE NOSTRE SCELTE SIANO LE MIGLIORI è ANCOR PIÙ DEPRECABILE!!

BISOGNA COMINCIARE A FARE APRIRE GLI OCCHI ALLE PERSONE, NON è SUFFICIENTE REALIZZARE PER LORO CASE ALTAMENTE PERFORMANTI QUANDO LE PERSONE NON SONO MINIMANETE INTERESSANTE ALLA TEMATICA MA SOLO SE IL LORO TETTO POSSA CADERGLI IN TESTA O MENO.
Il consiglio nazionale ha realizzato questo evento proprio per APRIRE fisicamente ma soprattutto idealmente questo mondo alle persone. Cosa nella quale credo e confido da anni! E il fatto che persino il Consiglio Nazionale si sia dato da fare in questa direzione è da un lato preoccupante e allo stesso tempo stimolante per tutti noi professionisti. E mi auguro sarà un impulso per la nostra categoria a migliorarsi e non esclusivamente sotto il profilo tecnico, economico e burocratico ma specialmente sotto il profilo UMANO e interdisciplinare che accomuna l’architettura alla società e alle persone in un legame inscindibile che quasi nessuno comprende e apprezza.
L’architettura deve trasformarsi in archiCULtura, e noi in Italia ne abbisogniamo più di ogni altro paese al mondo e non possiamo perderci questa prima, e si spera non ultima, occasione di diffondere le nostre idee.

Semplicità, pragmatismo e consapevolezza di come l’architetto sia la figura fondamentale e indispensabile nella rigenerazione urbana e sociale di un paese!


 
 

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