Zingari: come ha girato Gnassi la frittata delle aree per "nomadi" per imbonire i cittadini
09/09/2016
 
Dopo 4 ore di critiche della minoranza e di proteste dei cittadini in Consiglio Comunale contro il progetto di realizzazione delle 3 micro aree per gli zingari ( non sono più nomadi) alla Grotta Rossa, alla Gaiofana e in Via Islanda, approvato dalla Giunta Comunale  il Sindaco Gnassi ha solo girato la frittata per renderla più digeribile ai cittadini interessati.

Ha solo sostituito  le parole  “micro aree” con  “piazzole” per roulotte da realizzare per ogni gruppo famigliare (15 persone) da insediare in ogni quartiere della città, (quante sono?) senza mettere in discussione o revocare le scelte già fatte di Via della Lontra, Via Maceri, via Islanda, e senza precisare la destinazione della settantina di zingari tutt’ora  in via Islanda.

Al Sindaco evidentemente  non basta l’esperienza in corso a Rimini delle roulotte in mezzo alle abitazioni per rendersi conto dei problemi igienico sanitari e di sicurezza (furti) che ricadono sui cittadini e sulle Forze dell’Ordine (Carabinieri) ed evitare il proliferare di tali situazioni nella città. Promuove la sperimentazione!


 
 
Non sono bastati i decenni di permissivismo da parte della Amministrazioni di Sinistra che hanno consentito la vergogna del campo abusivo di Via Islanda, una  zona franca,  di illegalità, pericolosa all’esterno per l’abitato circostante e all’interno per le pessime condizioni di sicurezza e igienico sanitarie, con il Comune che  spende  ancora 33.000 euro per interventi urgenti ordinati dalla AUSL  invano  agli occupanti.

Continua la politica fallimentare, dal permissivismo all’ assistenzialismo, con la spesa di soldi pubblici per 200.000 euro a favore degli zingari  per acquistare, urbanizzare  e cedere in “diritto di superficie” le cosiddette “micro aree” , per la concessione di contributi economici agli interessati  alla assegnazione degli alloggi della emergenza abitativa e di contributi economici  a favore addirittura dei non residenti.

L’integrazione degli zingari residenti da decenni a Rimini è risultata fallimentare, perchè le Istituzioni invece di fare rispettare le leggi, le regole, uguali per tutti  hanno praticato la demagogia, la  tolleranza, la deresponsabilizzazione,   verso chi non paga le bollette, le tasse, sfrutta i minori e le donne, vive di furti invece di lavoro -

Vorrà pure dire qualcosa se, cittadini di destra e di sinistra, la  pensano  al riguardo tutti allo stesso modo e ieri sera in Consiglio Comunale protestavano insieme contro le micro aree o le piazzole di Gnassi  per “nomadi”.




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