Ricollocare la statua storica di Giulio Cesare nella Piazza dov’era!

 17.07.2023

L’Amministrazione Comunale non ha ancora deciso quale sarà il destino della statua di Giulio Cesare, attualmente trasferita, per il restauro, dall’ex Caserma Giulio Cesare a Parma.

Auspichiamo solo che la “damnatio memoriae”, che ha perseguitato la statua da quasi 80 anni, abbia fine, con il suo ritorno nella piazza originaria.

La statua non può essere “colpevole” di esser stata donata da Benito Mussolini, alla Città di Rimini, e inaugurata il 10 settembre 1933. Installata sotto la Torre dell’Orologio, in Piazza Giulio Cesare, lì è rimasta per 12 anni, fino al 20 Giugno 1945, quando, caduto il regime fascista, è stata rimossa e trasportata dai Vigili del Fuoco in un capannone di Via Dario Campana e poi sepolta nel greto del Fiume Marecchia.

Dopo 8 anni, nel 1953, è stata casualmente riesumata, e concessa dal Sindaco Ceccaroni in modo “liberatorio”, essendo patrimonio del Comune, al Reggimento Artiglieria di Rimini e collocata all’ingresso della Caserma.

Dal 1960 al 1985, il Comm. Umberto Bartolani si adoperò instancabilmente per ottenere la restituzione della statua e riportarla dentro le Mura urbane.  

Purtroppo, per motivazioni ideologiche, l’Amministrazione Comunale, dal 1987 fino al 2021, ha sempre respinto in Consiglio Comunale le Mozioni consigliari, con le quali chiedevo di ricollocare la Statua nel centro della Città, nella Piazza dov’era, per rispetto della storia.

La Statua era stata originariamente installata al centro di Piazza Giulio Cesare, proprio per rievocare l’eccezionale fatto storico qui avvenuto, nel 49 a.C.: nell’allora Foro romano, Giulio Cesare, tenne il discorso ai legionari, dopo aver varcato il fiume Rubicone e pronunciato la famosa frase ”il dado è tratto – jacta est alea ” ( motto sul Gonfalone di Rimini) per marciare alla conquista di Roma e fondare l’Impero Romano.

Una pagina importante ed unica della Storia di Rimini che non è stata valorizzata nel dopoguerra.

In controtendenza, il Sindaco Chicchi, il 27/02/1996, deliberò di collocare in Piazza Tre Martiri, di fronte all’Unicredit, una copia della statua di Giulio Cesare  concessa alla  Caserma; realizzata grazie al Rotary Club di Rimini e della Cassa Rurale San Gaudenzo, che sostennero le spese della Fonderia.

Ora, dopo la chiusura della Caserma e la restituzione al Comune di Rimini,  chiediamo che la statua di Giulio Cesare sia finalmente ricollocata nella Piazza da dove è stata “sfrattata” e venga valorizzata in un sito centrale, senza lo sfondo di un bancomat con le biciclette di contorno.

Certamente, non si può continuare a sottrarre alla vista dei cittadini la statua storica di Giulio Cesare, dopo che è stata sepolta 8 anni nel fango e segregata per 68 anni nella Caserma.  

 
La riconsegna alla città della statua storica del 1933 di Giulio Cesare deve avvenire in Piazza Tre Martiri, riconoscendo l’importanza del monumento, le radici della storia millenaria di Rimini e la nostra identità.  


 
 

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